Amarcord Rimini, anche di inverno



Organizzare un viaggio a Rimini in inverno?, nella patria delle spiagge e delle feste in discoteca fino a tarda notte? Sembra una domanda a trabocchetto. Sono tante le persone, giornalisti in testa, che si chiedono cosa abbia da offrire la città delle vacanze estive negli altri mesi.

Si potrebbe scrivere un libro sulle tante domande fatte da curiosi non riminesi ad amici o parenti che vivono o che sono passati dalla città romagnola: ma Rimini ha un centro storico? ma a Rimini c’è qualcosa l’inverno? ma Rimini?… ma Rimini?… Basta, è ora di sfatare tutti i dubbi: Rimini è una città che offre molto più di spiagge, hotel e divertimento. E’ una città dal fascino un po’ inquieto, ricca di storia e di paesaggi attraenti, di vicende, di personaggi, di edifici che affondano la loro storia nel passato più antico. Ma non si può nascondere che negli ultimi decenni è proprio sul turismo estivo che Rimini ha costruito la sua fama, con un’offerta alberghiera da far impallidire molte altre località turistiche (per avere un’idea delle centinaia di hotel di Rimini e provincia ci si può collegare sul sito www.info-alberghi.com.

Città romana, ultimo avamposto della Repubblica verso le terre galliche della padania, e prima ancora abitato di origine etrusca o umbra, ma anche città felliniana (nel 2013 si è celebrato il ventennale della morte del regista), per quanto devastata dalla seconda guerra mondiale (pochi sanno che Rimini è stata la seconda città più bombardata d’Italia durante il conflitto), Rimini è ancora capace di mostrare i segni della sua antichità e gli scorci dell’immaginario onirico del grande regista, che ha raccontato le sue origini e le sue passioni in pellicole memorabili come Amarcord, o I vitelloni.

Finita l’epoca romana, la storia ha una ripresa nel tardo medioevo, quando Rimini sviluppa una interessante scuola pittorica di matrice giottesca (meritano una visita il crocifisso ligneo di Giotto del Duomo, e quello di scuola giottesca della chiesa di Sant’Agostino). Infine, grazie ai desideri di grandeur dei signori Malatesta, nel centro della città sorge la prima chiesa rinascimentale “firmata” da Leon Battista Alberti.

L’antico centro storico è ancora ben visibile, racchiuso da parte delle mura medievali. Poco più di un chilometro separa i due punti estremi della città romana: l’arco d’Augusto – voluto dall’imperatore per celebrare le sue vittorie – dal ponte di Tiberio, che proprio nel 2014 festeggia i suoi due millenni di vita. Nel mezzo di questo percorso si incontrano le due piazze principali della città: piazza Tre Martiri, l’antico foro Romano, vero baricentro del reticolo abitativo, e piazza Cavour, cuore medievale della città, in cui si trovano il palazzo dell’Arengo – il comune – la facciata del teatro Galli distrutto durante la guerra, la fontana della Pigna – restaurata da Leonardo da Vinci – e le arcate della vecchia pescheria. Qui, sulle lunghe tavole di marmo, fino agli anni ’50 veniva venduto il pescato, oggi invece è il punto di ritrovo di studenti e giovani per gli aperitivi serali, in un continuo alternarsi di cantinette, pub, vinerie, locali e ristorantini. Alle spalle del teatro, in piazza Malatesta, si erge la Rocca Malatestiana, da poco restaurata e sede di mostre ed esposizioni.

Alcuni anni fa, durante una serie di scavi di lavori ordinari nel giardino di Piazza Ferrari, sono state identificate alcune strutture romane. Ne è nato un cantiere che ha riportato in superficie gran parte della “Domus del chirurgo”, l’abitazione di Eutyches, un medico del III secolo dopo Cristo. Dai bellissimi pavimenti con mosaico si può intuire quanto fosse sofisticata e ricca la vita del “dottore romano”. Inoltre, nel museo antistante la piazza, è raccolta la più grande collezione di strumenti medici del passato.

Fare un tour delle vie del centro di Rimini con un occhio puntato sulle antichità, non vuole portare ad un’operazione nostalgica. La città romagnola è un luogo che merita di essere visitato per quello che è oggi (non tutto perfetto, ovviamente), per i suoi tanti ristoranti, il molo, il piccolo centro raccolto, ma anche gli alberghi e le stranezze non sempre belle della modernità. Rimini è questo, il suo passato e il suo futuro. Nei mesi autunnali e invernali, le spiagge vuote, il mare travolto dalla nebbia, le case basse dei pescatori nel borgo San Giuliano – la parte forse oggi più autentica della città – ma anche le strade e le vie che da porta montanara e dal lungofiume partono per l’entroterra, fanno scoprire una città molto vivibile, piacevole e ricca di scorci meritevoli.

Testo di Stefano Rossini © Latitudeslife.com RIPRODUZIONE RISERVATA

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