Nelle immediate vicinanze di Borghetto sul Mincio si trova uno scrigno verde esteso per sessanta ettari. Possenti mura racchiudono al proprio interno immensi prati, aiuole fiorite, laghetti in cui sbocciano ninfee e fiori di loto, una quercia ultra centenaria ed una collezione unica al mondo di bossi, arbusti ornamentali capaci di assumere forme singolari. Ecco spiegata la ragione del proprio nome.
Non un semplice parco, né solamente un giardino ma entrambe le cose insieme.
La proprietà appartiene dagli anni quaranta del novecento alla famiglia Sigurtà che con il tempo è riuscita a trasformare questi ampi spazi in un luogo delle delizie di cui tutta la popolazione potesse goderne.
Dal 1978, anno della sua apertura al pubblico, il parco ha subito numerosi cambiamenti ed abbellimenti fino a diventare meta prediletta in Europa di botanici e di semplici amanti della natura.
Varcando il cancello d’ingresso ci si trova proiettati in un mondo verde dove la quiete regna sovrana e la frenesia di tutti i giorni viene tagliata fuori. Un nutrito team di giardinieri è costantemente impegnato, durante tutto l’arco dell’anno, nella cura e manutenzione delle piante, dei fiori e del manto erboso affinché tutto sia sempre in perfetto ordine.
Con l’arrivo della primavera il susseguirsi delle fioriture trasforma ogni angolo in un tripudio di profumi e colori che accompagna il visitatore e scandisce il divenire delle stagioni. Che sia a piedi, con lo shuttle, la golf car, il trenino o la bicicletta, la visita del parco è un avvicendarsi di scoperte. Gli ampi spazi pianeggianti si alternano a colline e a zone boschive in cui si trovano disseminate alcune particolari costruzioni come il Castelletto, fatto edificare dal Marchese Maffei, che in passato ebbe l’onore di ospitare scienziati e premi nobel del calibro di Sabin, Fleming, Lorenz, Waksman e Domagk.
Dal grande prato, collocato in posizione rialzata rispetto agli altri ambienti del parco si può osservare la valle del Mincio, le Colline Moreniche ed i resti della Rocca Scaligera che incornicia il poetico viale delle rose, sembrando parte integrante del giardino.
Da alcuni anni il patrimonio botanico è stato arricchito dalla realizzazione di un labirinto, frutto della collaborazione di Giuseppe Sigurtà e del designer Adrian Fischer.
Sei anni di lavoro e millecinquecento esemplari di tasso sono stati impiegati per il perfezionamento di una superficie di duemilacinquecento metri quadri . Un parco con numeri capaci di impressionare: un milione di tulipani, trentamila rose, diciotto specchi d’acqua. Numeri che gli hanno permesso di ottenere nel corso degli anni premi e riconoscimenti. Ma non solo le cifre contano perché a fare la grandezza del luogo sono soprattutto la sua meravigliosa vegetazione, la dedizione e la cura impiegate per conservarla ed esaltarla e la lungimiranza di chi decise di trasformare un giardino privato in un bene di tutti. Una visita al Parco Giardino Sigurtà, dalla primavera all’autunno, è un’occasione per smarrirsi nella contemplazione delle bellezze della natura sapientemente trasformata dalla mano dell’uomo in opera d’arte.
Info utili:
Dove dormire: b&b Pegaso Valeggio sul Mincio
Dove mangiare: Ristorante Santa Lucia; Trattoria Oasi del Mamaor
di Serena Borghesi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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