Un viaggio tra Costa Paradiso e Costa Smeralda per lasciarsi incantare da luoghi magici. Scopri le tappe per una Sardegna on the road mozzafiato.
Calarossa si snoda lungo la costa nord-est della Sardegna, di fronte alla bella Isola Rossa: un comprensorio di oltre 100 ettari, digradante verso il mare, da cui si ammirano i tramonti più belli di tutta questa costa. Adatto per le famiglie, dispone di graziosissimi appartamenti panoramici, in piccoli edifici dai vivaci colori, collegati tra loro da vialetti, piazzette e scalinate, circondate da giardini e macchia mediterranea. Il Residence offre una vasta gamma di svaghi, con piscine, anfiteatro, negozi e strutture sportive, ristorante, bar una caratteristica spiaggia, tra calette e piscine naturali mozzafiato.
Da qui inizia Costa Paradiso, 800 ettari destinati a parco naturale che s’affaccia sul mare trasparente con otto chilometri di spiagge bianche tra rocce e guglie, governate da La Comunità, organo di controllo, col compito di valutare progetti per nuovi insediamenti. Oltre alla sua bellezza è anche un punto strategico per fare diverse escursioni sia per mare che per terra, da Castelsardo a Palau o fino alla Costa Smeralda. Disponendo anche di una piccola imbarcazione si possono visitare baie da sogno, tra le quali Porto Leccio, Cala Tinnari e Cala Sarraina.
Per coloro invece che amano camminare, è possibile ammirare un’infinità di calette nascoste, circondate da rocce suggestive scolpite dai venti, tra cui Le Baiette, la Sorgente e Li Tamerici. Quindi, percorrendo un sentiero lungo costa di circa 500 metri, si giunge alla famosa spiaggia de Li Cossi, una caletta deliziosa con sdraio, ombrelloni e un diving center, dove si può fare snorkeling o prendere una canoa. Proseguendo, s’incontrano le attrezzatissime spiagge di Lu Litarroni, Vignola, Rena Majore, Rena di Matteu e Cala Pischina, che costituiscono le maggiori attrazioni per tutti coloro che adorano le distese di sabbia bianchissima che il vento modella in continuazione.
Non solo mare, comunque, ma anche eventi culturali, sagre e musica, a cominciare dalla Festa del Mare, alla Sagra delle Frittelle, e alla Sagra del Turista che si tengono ad agosto; senza dimenticare quella del Calamaro in settembre.
Quindi, sempre più a nord verso est si giunge a Santa Teresa di Gallura, un antico borgo a vocazione turistica che offre bellissime spiagge e scogliere nelle immediate vicinanze. Nata come Longosardo al tempo dei Romani, divenne ben presto un importante porto commerciale. Purtroppo del suo passato nulla resta oltre la cinquecentesca Torre di Santa Teresa, che troneggia nei pressi del centro abitato. La più bella spiaggia del paese è Rena Bianca che anche in ferragosto non è affollata.
A soli tre chilometri si può soggiornare a Capo Testa, proprio di fronte a Bonifacio e al parco marino di Lavezzi; qui la natura dà spettacolo: l’istmo separa la riviera di levante da quella di ponente e ad ogni ora la spiaggia, l’acqua, le rocce e la vegetazione cambiano colore. Da Capo Testa si può raggiungere a piedi la Valle della Luna, dove le rocce di granito, scolpite e levigate dal vento e dalle onde del maestrale d’inverno, assumono forme bizzarre, originali, ardite.
Da quando è stata rifatta la sua piazza centrale, Santa Teresa di Gallura è cresciuta qualitativamente, accogliendo in questo “salotto” varie manifestazioni a cominciare da quelle culturali, a quelle di moda e folcloristiche. Anche il porto, complesso residenziale che s’affaccia sul fiordo naturale, si è sviluppato turisticamente, benché tutto l’anno viva grazie all’attività dei pescherecci e dei servizi di traghetto per Bonifacio, in Corsica. Si deve alle bellezze dei suoi fondali, se a Capo Testa esistono affermate scuole sub, i cui istruttori accompagnano gli amanti del mondo sottomarino alla scoperta delle sue bellezze. Insomma, qui non ci si annoia mai, grazie alla vastissima scelta degli sport acquatici, di pub, discoteche, ristoranti e pizzerie.
Da qui, superato Palau, si può discendere lungo la costa orientale nord e raggiungere la Costa Smeralda, con Porto Cervo, Cala di Volpe, Liscia di Vacca, fino a Porto Rotondo, che negli ultimi anni si è piano piano inserito come appartenente anch’esso a questa affascinante costa che, a differenza delle rinomate località di tutta la zona, ha una vita mondana meno appariscente; e passeggiare lungo il mare della cittadina, specie al tramonto regala suggestive immagini.
Qui la vita è molto meno rumorosa ed è rilassante curiosare tra i negozietti artigiani lungo le tranquille stradine pedonali, specie quando si arriva sulla parte alta, dove troneggia la chiesa del patrono San Lorenzo dall’artistica architettura, accogliente e mistica che la rende unica. Obbligatorio entrarci: il profumo di legno di pino di Russia è inebriante. Sì, infatti è stata fatta completamente in legno, realizzata e scolpita da Andrea Cascella e Mario Ceroli nel 1966. All’interno ha la forma di una carena rovesciata con migliaia di figure che rappresentano l’ultima cena, la fuga in Egitto, il giudizio universale, l’albero della vita; all’esterno il rosone di Murano, tra capitelli e marmi.
In questa graziosa cittadina dalla spiaggia Punta Nuraghe, ci si può imbarcare sulla Babitours con il comandante Giuseppe Murgia nella motonave Matilde e il suo equipaggio, insieme alla professionale guida Andrea, che vi allieterà con i suoi racconti ed aneddoti, alla scoperta della Costa Smeralda e dell’Arcipelago della Maddalena. Tutto vi incanterà per la sua straordinaria bellezza. Il territorio ricco di macchia mediterranea, tra cale sabbiose granitiche a picco sul mare e acque di un verde intenso che baciano la sabbia bianchissima di Caprera, Spargi, La Maddalena, Santo Stefano, Razzoli, Santa Maria e Budelli, con la sua spiaggia rosa è simbolo del Parco Nazionale, insieme a tanti altri piccoli isolotti, per un totale di 180 km di coste.
Testo e foto di Simonetta Bonamoneta | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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