E’ proprio in North Dakota che Theodore Roosevelt giunse nel 1883 per cacciare il bisonte. Era un giovane newyorchese ansioso di provare l’esperienza “dude” nel West e fuggire da tristi fatalità famigliari. Non avrebbe mai potuto allora immaginare quanto questa sua avventura in questa parte remota e poco conosciuta d’America, contribuisse,successivamente, ad un cambio sostanziale del percorso della nazione.
Il paesaggio aspro e la vita strenua del North Dakota, che Theodore Roosevelt ha vissuto, hanno coadiuvato la creazione di una politica di tutela del territorio, della quale ancora oggi se ne godono ampiamente i benefici. Ecco quindi che già solo il Theodore Roosevelt National Park può essere l’incipit alla scoperta di questo stato: un parco nazionale che onora il 26° Presidente americano dove è possibile ammirare bisonti e mandrie cavalli selvaggi correre liberamente tra le badlands. Una strada scenografica conduce al Painted Canyon Overlook per meravigliose panoramiche e molteplici i sentieri per hiking e le opportunità per campeggiare.
Ma Roosevelt è solo una delle leggendarie figure che sono state forgiate dal North Dakota. Il capo indiano Toro Seduto ha vissuto nei pressi di Fort Yates, a pochi km da Fort Abraham Lincoln, dove sorge la casa che fu abitata da George Armstrong Custer, sconfitto durante la battaglia di Little Bighorn in Montana ed è proprio qui gli esploratori Lewis e Clark incontrarono Sakakawea, che guidò il Corps of Discovery nel suo viaggio verso l’Oceano Pacifico. Un viaggio in North Dakota è un viaggio alla scoperta di come vissero questi personaggi storici al Theodore Roosevelt National Park, al Fort Abraham Lincoln State Park, nei villaggi nativi all’ On-A-Slant Indian Village, al Knife River Indian Villages National Historic Site e al Fort Union Trading Post National Historic Site, punto di scambi commerciali tra trapper e nativi.
Per assaporare invece l’atmosfera del vecchio West invece si visita la piccola e graziosa Medora con i suoi saloon, la Cowboy Hall of Fame e si assiste al Medora Musical, spettacolo western in calendario ogni sera d’estate da giungo a settembre. Da non perdere Bonanzaville, città di frontiera e museo ricreati dall’originale, per conoscere la vita di una cittadina del Midwest nel 19° secolo, mentre uno spirito un po’ più urbano si respira nelle città dello stato che vantano shopping genuinamente Made in North Dakota, ottimi birrifici artigianali, intrattenimenti musicali dal vivo e molteplici attività ricreative e sportive. Come Fargo che sorge direttamente sul fiume Red River of the North al confine con il Minnesota.
Dalle sue origini pionieristiche di fine ‘800 con saloon e bordelli e solo 600 anime, la sua crescita ad oggi è stata esponenziale. Ma è il suo spirito ad ammaliare il viaggiatore ad iniziare dall’ironia della famosa cippatrice del film Fargo dei fratelli Coen, che dà il benvenuto al Visitor Center.
La zona di Bismarck-Mandan nel North Dakota è ricca di storia e cultura. Bellissimo è il North Dakota Heritage Center & State Museum, museo che ripercorre la storia dello stato dalla preistoria fino ai giorni nostri. Nel vicino On-A-Slant Indian Village si apprende come vivevano gli indiani delle praterie che abitarono queste zone tra il 1575 e il 1781. Ogni anno a settembre è possibile assistere allo United Tribes International Powwow a Bismarck, spettacolo delle tribù di Nativi americani provenienti da ogni parte del mondo: musiche di tamburi, canti ed esibizioni nel più importante powwow della zona. Oppure si naviga il maestoso Missouri River sulla Lewis & Clark Riverboat mentre a Fort Mandan, sulle sponde del fiume Missouri si percorre il Missouri Valley Legacy Trail un’iniziativa congiunta tra le città di Bismarck e Mandan,ovvero un percorso storico, ricreazionale e culturale lungo il fiume Missouri.
Il tour proposto da Cividin Viaggi ripercorre proprio il Legacy Trail e porta alla scoperta delle principali attrattive del North Dakota da Fargo a Minot fino alla zona di Bismark/Mandan.
Per info vistare il sito North Dakota
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