È davvero il momento di vivere vacanze in libertà, cercando natura e bellezza. La Francia con la regione della Loira è un mosaico di siti perfetti per un viaggio slow, fra città d’arte e meravigliosi castelli che posseggono giardini considerati a ragione autentiche opere d’arte. Ideale per grandi e bambini, anche last minute.

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Il Castello di Villandry con i suoi giardini, Valle della Loira © CRT Centre Val de Loire

C’è bisogno di grandi spazi e di paesaggi che aprono il cuore. Con 280 km di territorio tutelato dall’Unesco, la Valle della Loira è il più vasto sito francese mai inserito nel Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Ripartire da qui significa entrare in un mondo d’incanto, nella regione preferita dall’antica nobiltà per costruire le proprie sontuose dimore di campagna e ornarle di parchi e magnifici giardini.

Oggi la Francia ha riaperto al turismo e sono cadute pressoché tutte le restrizioni. Negozi e locali aperti con orari normali, così come i musei (controllare però sempre le effettive aperture), niente mascherina all’aperto, libera circolazione. Si entra con il Green Pass Europeo o tampone, esclusi i bambini sotto i 12 anni.

E’ notizia di questi giorni che pass sanitario sarà necessario per accedere a tutti gli eventi o luoghi in cui siano riunite più di 50 persone. Per il rientro in Italia, in assenza di Green Pass, invece il tampone è richiesto sopra i 6 anni. Dunque, che Francia sia.

La valle della Loira, castelli, giardini e gioia di vivere

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Per visitare i Castelli della Loira bisogna mettere in conto un viaggio di almeno cinque giorni © Max Coquard Bestjobers.com

E la Loira è la meta perfetta. Perché è verdissima, facile da girare, piena di suggestioni imperdibili per tutti. Fra queste i giardini dei castelli, che attingono da una tradizione risalente al Rinascimento, ma oggi propongono anche nuove idee, unite a esperienze originali e interessanti.

Ma quanti giorni dobbiamo mettere in conto per un viaggio minimo nella Valle della Loira? E cosa si può fare per godere al meglio l’offerta del territorio?

Secondo Isabelle Scipion, responsabile stampa e promozione Comité régional du tourisme Centre-Val de Loire: “Un tour nella Loira è adatto a un turismo slow, ma non per questo pigro. 5 giorni sono sufficienti per visitare alcuni dei castelli: ce ne sono circa 150 che possono essere visitati nella regione, e la scelta non è facile.” Continua Isabelle: “L’ideale è alternare le visite dei castelli, che spesso già propongono esperienze interessanti, ad altre possibili.

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Degustazione di vini nella cantina di un castello della Loira credit Pierre Merat

Con una degustazione in una cave coi migliori vini locali, un tour in barca, in houseboat o in bicicletta, o partecipando a un atelier di cucina, cosmetica, scoperta delle erbe.”

Clos-Lucé, a casa di Leonardo

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Clos Lucé, i giardini di Leonardo con la riproduzione delle invenzioni leonardesche © David Darrault – ADT Touraine

Per una full immersion nei giardini più belli e interessanti dei castelli di Loira, niente di meglio che iniziare dal maniero in stile Renaissance di Château du Clos-Lucé presso Amboise.

Dove Leonardo da Vinci su invito del re Francesco I passò gli ultimi tre anni della sua vita, dal 1516 al 1519. Qui il giardino è soprattutto un viaggio fra le opere del genio. La promessa di una passeggiata culturale e iniziatica.

Il Parco Leonardo da Vinci ospita 20 macchine a grandezza naturale che possono essere manipolate e 40 tele giganti che raffigurano dettagli dei dipinti del maestro.

Macchine meravigliose

Grandi e piccini possono penetrare nel cuore dell’ispirazione leonardesca. Per scoprire invece l’influenza della natura sul suo lavoro, si accede al Giardino di Leonardo.

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Clos Lucé, i giardini di Leonardo e la rosa Mona Lisa © Leonard de Serres

Rocce, grotte, sorgenti, belvedere, cascate ed effetti nebbiosi evocano la tecnica dello sfumato. Particolare fra le fioriture, la rosa Monna Lisa.

Come un vero e proprio museo a cielo aperto, lo Château du Clos Lucé ha portato alla vita disegni botanici, studi geologici e idrodinamici e paesaggi.

Il percorso a ritroso nel tempo si conclude degnamente all’Auberge du Prieuré, piccolo ristorante dedicato alla cucina rinascimentale. Una graziosa fantesca racconta la tavola del Cinquecento: le preparazioni, le spezie, le erbe, gli ingredienti dei piatti proposti. Solo su prenotazione.

Pic nic a testa in su nel Castello Reale di Amboise

Ci si sposta di pochissimo per un’altra meta imperdibile: il Castello Reale di Amboise. La Storia di Francia di due secoli incrocia queste magnifiche mura.

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Pic-nic panoramico al Castello di Amboise © FSL

Il palazzo grandioso dei re Carlo VIII e Francesco I durante il Rinascimento. Una rampa ellittica da dove transitavano le carrozze reali conduce all’interno.

L’emozione è palpabile, perché qui è sepolto Leonardo, non nella tomba originaria, ma nella Cappella di Sant’Umberto. I giardini, semplici e accoglienti, sono stai pensati per essere vissuti: si può passeggiare, sedere, giocare, raccogliere l’uva e mangiarla.

In più quest’anno il giardino del castello apre eccezionalmente i suoi prati la sera. Organizzando un vero pic nic panoramico, mentre i cesti dei pasti dei visitatori sono accompagnati da un’atmosfera musicale festosa.

Le serate astronomiche

Per prolungare il piacere di una cena sotto le stelle, un’altra proposta seducente. Le serate astronomiche, che combinano il pic nic con una visita guidata della volta celeste.

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Photo by Mark de Jong on Unsplash

Bilancia, Scorpione, Corona del Sud, Centaurus. Organizzate dai Cercles astronomiques della Touraine, saranno notti piene di romanticismo e poesia. Dal belvedere se il tempo è buono lo sguardo spazia fino a Tours, si stende alla Loira e sul paese di Amboise dalle storiche case a graticcio ben conservate.

In una di queste è stato ricavato di recente un piccolo delizioso hotel dal nome evocativo, l’Hotel Au Charme Rabelaisien.

Il monaco italiano maestro di giardini

Prossimo al castello reale di Amboise, uno sito poco conosciuto è il parco di Chateau Gaillard: un meraviglioso giardino-orto creato sul modello dell’originario ideato dal maestro giardiniere italiano Dom Pacello.

Il religioso arrivò al seguito di Carlo VIII e nel 1496 su incarico del re realizzò il primo esempio di giardino rinascimentale francese, introducendo concetti paesaggistici e metodi di acclimatazione agronomica, in particolare per gli agrumi coltivati nell’innovativo spazio dell’Orangerie.

Chambord: il castello delle fiabe

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Il Castello di Chambord Foto di Gilbert Simonart da Pixabay

Il re Francesco I decise di costruire il castello di Chambord nel 1519 sulle rive del fiume Cosson.

I giardini e il parco del castello coprono ben 5400 ettari di natura incontaminata, paradiso di cervi, cinghiali, volpi e altre specie selvatiche.

Il maniero veniva abitato solo per brevi periodi, come quasi tutti i castelli della Loira, e poteva accogliere tantissimi ospiti.

Ci sono più di 300 stanze, alcune davvero grandiose, e altrettanti camini. Ma la vera attrazione sono le scale a doppia elica progettate da Leonardo, magistrale esempio di ingegneria, che si incrociano conducendo alle ampie terrazze.

Qui ancora risuona il cicaleccio delle dame che organizzavano incontri, pranzi e mercatini. Un vero proprio tempio dello shopping ante litteram, dove i mercanti esponevano preziosi monili, stoffe pregiate, tappeti. 

Dalla permacoltura superbi orti-giardini

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Gli orti del Domaine National de Chambord © Leonard de Serres – Domaine National de Chambord

Nel castello oggi stupisce un altro ambiente green davvero originale. Progettati dal giardiniere paesaggista Rémi Algis, specializzato nella concezione di giardini nutrienti coltivati secondo i precetti della permacoltura, gli orti-giardini di Chambord abbondano di mesticanza, rape, barbabietola, pomodoro, ma anche renette, jolibois, mele rubinette e finocchio.

Come parte di un processo di innovazione e sperimentazione, ispirato dalle pratiche agricole d’avanguardia di altre grandi fattorie biologiche nel mondo, la tenuta offre 4 piazze di colture in orticoltura in bio-intensiva, non meno di 140 varietà antiche di meli, peri e peschi ma anche nicchie ecologiche con piante medicinali e aromatiche.

Le dame di Chenonceau

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Il Castello di Chenonceau © Thierry Cantalupo Inventaire General region Centre Val de Loire

Il Castello di Chenonceau è detto anche il Castello delle dame perché fu amato da donne raffinate come Diana di Poitiers e Caterina de’ Medici.

Proprio le due aristocratiche all’epoca della Renaissance lasciarono la loro impronta nei giardini in gran parte ancora oggi visibili com’erano in originale.

Sono appunto il giardino rinascimentale di Diane de Poitiers e il più intimo giardino Catherine de Médicis. Ci sono poi il giardino Verde e la sua collezione di alberi, e il labirinto (sempre ispirato da Caterina).

Il giardino ritrovato

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Castello di Chenonceau, il giardino “Russell Page” © AVerger CRT Centre Val de Loire

Il tour botanico, di 1h30, guidato da Nicholas Tomlan, permette di scoprire i giardini storici, la loro evoluzione nel corso dei secoli, ma anche la nascita di alcuni più contemporanei. Il must? Il giardino Tribute to Russell Page, creato dopo che Laure Menier, curatrice del castello di Chenonceau, ha trovato nei suoi archivi di famiglia i piani di un giardino disegnati dalla mano del grande giardiniere paesaggista inglese del 20° secolo!

Merita la visita il laboratorio floreale dove si creano i bouquet che addobbano le stanze del castello. La squadra di fioristi di questo atelier floreale unico in Francia lavora i fiori coltivati in un giardino riservato esclusivamente a loro, l’Orto dei Fiori. Bellezza e gusto al castello si danno la mano.

Periodicamente Chenonceau propone serate dedicate alla degustazione, in partenariato con i produttori di vino delle denominazioni Touraine-Chenonceaux e Touraine-Azay-le-rideau.

Fortezza di Chaumont: arte, creatività e futuro green

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Domaine de Chaumont-Sur-Loire Foto di Christian B. da Pixabay

Per circa cinque secoli proprietà della famiglia d’Amboise, fu Carlo II a iniziare la trasformazione della Tenuta di Chaumont-sur-Loire in castello ornamentale di stile rinascimentale.

Le decorazioni scolpite man mano diventano gli elementi di spicco delle facciate esterne. È stata un’altra delle residenze predilette da Caterina de Medici e soprattutto di Diane de Poitiers, ma vi abitò anche la Principessa de Broglie.

Molto acclamate sono le istallazioni d’arte perenni dei Prati del Goualoup, che offrono ai visitatori un parco contemporaneo di 10 ettari. Per immergersi più profondamente nello spirito creativo che soffia in tutta la Tenuta di Chaumont-sur-Loire, specialmente con prospettive sorprendenti sul Castello e il paesaggio, ricreate dal paesaggista Louis Benech. Altre istallazioni sono disposte nel parco storico e nelle scuderie, per una fusione magnetica fra le opere e gli ambienti spitanti.

Un garden festival di respiro internazionale

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Festival Internazionale dei Giardini al castello di Chaumont-sur-Loire Ch-Mouton CRT Centre-Val de Loire

Il castello di Chaumont-sur-Loire si distingue ogni anno con il suo Festival Internazionale dei Giardini, un evento imperdibile per paesaggisti, giardinieri, architetti e scenografi di tutto il mondo. Un vero laboratorio dei giardini del futuro.

Più di 600 giardini e creazioni sperimentali sono stati immaginati dalla sua creazione, nel 1992! Una promessa di innovazione in termini di ecologia, il Festival Internazionale dei Giardini ha assegnato la carta verde nel 2021 a 24 squadre internazionali intorno al tema Biomimetica in giardino, la natura come fonte di ispirazione.

Château du Rivau, l’incanto fra natura e giardini

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L’orto biologico del Chateau du Rivau © David Darrault– ADT Touraine

Molti castelli sono diventati anche alberghi di lusso dove soggiornare per un’esperienza da favola, come Château du Rivau. Circondato dalla natura, i suoi giardini incantati si trasformano con le stagioni.

Sorprendono la loro estetica talvolta ispirata al senso dell’umorismo e le collezioni d’arte. Una passeggiata nello Château du Rivau è un viaggio onirico che inizia con la storia di Francia e prosegue in contesti naturali e modellati dall’uomo che risvegliano i sensi.

Situata nel cuore della campagna della Touraine, la tenuta Rivau sposa i principi dello sviluppo sostenibile applicato a un orto biologico, una boutique, un hotel e due ristoranti.

Fra gli altri, il giardino forse più caratteristico è quello delle farfalle. Un sistema bioclimatico: composto come un dipinto da contemplare e integrato con gli altri 15 giardini della tenuta. Un giardino “secco” in risposta al riscaldamento globale.

Conoscere le piante naturali commestibili

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Il giardino delle piante commestibili del Chateau du Rivau © Chateau du Rivau

Lo caratterizzano pacciamatura minerale in ardesia riciclata, siepe bassa di conifere nane, scelta di piante frugali e vegetazione indigena.

Una vera nicchia ecologica che promuove la biodiversità locale. In tutta la tenuta si possono fare esperienze di visita e di raccolta, e sono organizzate degustazioni e atelier di cosmetici naturali uniti alla scoperta delle piante selvatiche commestibili! Un must per imparare a scegliere, riconoscere e cucinare la borragine, la salvia, il dente di leone, la pimpinella.

L’hotel Chateau du Rivau è un luogo speciale dove si può rivivere un passato carico di storia in un ambiente prestigioso. Un soggiorno in cui le parole d’ordine sono lusso, calma e voluttà.

Ma oltre ai celebrati hotel nelle magioni d’epoca, la Valle della Loira offre alloggi insoliti. Come le case sugli alberi del Huttopia “les Châteaux” en Bracieux o Rillé en Touraine, il Loire Valley Lodges e Les Sources de Chevermy, per una green total immersion a cinque stelle.

Per informazioni

www.valledellaloira-francia.it

www.enrouelibre-centrevaldeloire.com

di Teresa Scacchi e Gianfranco Podestà|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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