Per tanti anni sede della Philips si è via via trasformata in una fucina di idee, progetti e start up innovative. Ci sono molte cose da vedere, parchi da visitare e locali “frizzanti” punto di ritrovo per residenti e turisti.

Eindhoven è una città del sud dell’Olanda con poco più di 230 mila abitanti, la quinta più grande dei Paesi Bassi. Si trova nella provincia del Brabante Settentrionale ed anche se lontana dai grandi flussi turistici ha molto da offrire al visitatore.
Vivace, moderna e piena di energia è la culla della Philips. Qui infatti Gerard Philips nel 1891 avviò una fabbrica di lampadine ad incandescenza e la città, nei decenni successivi, fece registrare uno sviluppo prodigioso, proprio all’ombra del gigante dell’elettronica e della Health Technology.
Poi nel 1998 quando l’azienda, nell’ambito di un ampio programma di ristrutturazione, chiuse gli impianti produttivi in città, Eindhoven si è reinventata come poche altre in Europa. In pochi anni ha trasformato la sua intera eredità industriale in centri creativi, per il tempo libero e per la ristorazione.
È anche diventata sede privilegiata per talenti provenienti da tutto il mondo che l’hanno resa degna della sua reputazione, quella di città innovativa e orientata al design.
Città non convenzionale e straordinaria

Una combinazione affascinante che la rende un luogo non convenzionale e straordinario. Qui, ingegneri e creativi lavorano a tempo pieno su progetti mirati per fare in modo che design e tecnologia siano sempre più al servizio della collettività.
Inoltre l’importante patrimonio industriale lasciato dalla Philips, come le vecchie fabbriche e le centrali elettriche, è stato via via trasformato in negozi alla moda, ristoranti interessanti, loft di lusso e luoghi di lavoro creativi. Questa trasformazione è ben visibile in molte parti della città, ad esempio nei quartieri di Strijp- S, Strijp T e di Strijp R.
Il primo da “città proibita”, per via delle recinzioni che la rendevano accessibile ai soli dipendenti Philips, si è trasformato nel quartiere più innovativo e creativo della città.
Il secondo da centrale elettrica, in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di Philips, è diventato una fucina di design ed innovazione. Gli imponenti edifici del dopoguerra con il loro caratteristico aspetto industriale sono stati ottimizzati negli ultimi anni per operazioni commerciali sostenibili.
Nel terzo a fianco dell’ex laboratorio di ceramica di Philips, dove decenni fa venivano prodotte radio e televisori si incontrano oggi aziende creative e studi di design tra cui il laboratorio multitasking di Piet Hein Eek, un designer di fama mondiale.
Accanto al laboratorio ha creato spazi per il suo ristorante, l’Het Lobby Restaurant dove concedersi una sosta gustosa, una sala per eventi pubblici, uno showroom ed un albergo di design, il PHE Hotel, dove ogni stanza è diversa dall’altra e combina lo stile personale di Piet Hein Eek con quello degli artisti della sua galleria che hanno aggiunto il loro tocco personale.
Cosa vedere ad Eindhoven

Sono tante le cose da vedere ad Eindhoven. Il centro storico è a “misura d’uomo” e si può tranquillamente visitare a piedi o in bici grazie alla fitta rete di piste ciclabili che arrivano in ogni punto della città.
Davanti alla stazione ferroviaria, al n.18 di Septemberplein, c’è un grande parcheggio sotterraneo per biciclette, chiaro esempio di gestione intelligente della città.
La visita può iniziare dalla Piazza De Markt (del mercato), circondata da numerosi locali, soprattutto bar e ristoranti.Al sabato ospita un grande mercato alimentare noto in tutta la regione.
A due passi si trova l’imponente chiesa cattolica Sint Catharinakerk, dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. Costruita in stile gotico a metà del XIX secolo è caratterizzata da due torri (alte 75 metri) dedicate alle figure di Maria e Davide che sovrastano sulla facciata.
Bella fuori ed ancora più dentro dove nelle vetrate ed in altri elementi è ricorrente il tema della “ruota” che ricorda il martirio di Santa Caterina, morta dopo essere stata torturata legata a una ruota. Caratteristico anche l’originale carillon donato dalla Philips, che suona alle 12 e poi più volte al giorno.
Non può mancare una tappa al Museo Philips che ricorda lo stretto rapporto che intercorre tra l’azienda e la città. La visita comprende sia un percorso “reale” tra prodotti e cimeli elettronici più o meno recenti ed uno spazio “interattivo” dove sono riportate le invenzioni che hanno contribuito al successo della multinazionale olandese.
Il DAF è un altro museo dedicato ad una azienda storica di Eindhoven, la DAF appunto, costruttore di camion, trattori, carri armati e veicoli pesanti che all’interno del museo vengono presentati nel loro ambiente reale a mezzo scenografie che ripropongono strade, campi di battaglie e caserme.
Assolutamente da vedereanche i Birilli Volanti, una installazione realizzata da due artisti,Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Lunghi fino ad otto metri e larghi poco meno di tre sono diventati in poco tempo il vero simbolo della città.
Una tappa quasi d’obbligo anche all’Evoluon, il disco volante di Eindhoven che ricorda un’astronave aliena, al Blob una tra le costruzioni più iconiche e caratteristiche della città. Progettata da Massimiliano Fuksas è composta principalmente da vetro ed acciaio ed ha un’ispirazione futuristica ed al Museo di Van Abbe, collocato proprio sul fiume Dommel, che attraversa la città.
È uno dei poli di arte moderna e contemporanea più importanti d’Europa. In esposizione oltre 1000 sculture, altrettante opere su carta e 700 dipinti.
I cinque parchi cittadini

La città del Brabante Settentrionale è anche ricca di verde. Sono cinque i parchi principali dove godersi il sole o fare un picnic con i figli circondati da una natura rigogliosa ed impagabile. Appena fuori Eindhoven si incontra lo Stadswandelpark, un posto meraviglioso dove trascorrere un pomeriggio di assoluto relax.
Il Genneper Park è una riserva naturale, estensione dello Stadswandelpark con tanti sentieri escursionistici. Nel nord della città si trova l’ Henri Dunantpark: un luogo dove possono divertirsi bambini ed adulti grazie agli ampi prati, ideali per fare picnic, giocare e godersi il laghetto per la pesca.
Gli ultimi due parchi cittadini sono il Parco Pedonale che si trova appena fuori dal centro ed il Philips Fruit Garden, un frutteto messo a dimora dalla famiglia Philips, un posto speciale per una passeggiata od una escursione in bici in assoluta libertà.
La Top 5 dei luoghi frequentati da residenti e turisti

Come detto, Eindhoven oltre ad essere la “città della luce”, per via delle lampadine ad incandescenza costruite dalla Philips, è anche una realtà frizzante, con una vita notturna molto intensa. Molti dei luoghi che sono stati recuperati (ristoranti, bar e locali alla moda) sono oggi frequentati assiduamente da residenti e turisti.
Il primo è la spiaggia cittadina Subbar. Si trova nel cuore del parco commerciale de Hurk nel Plan-B, ed è l’unica vera oasi verde della zona. Un posto unico dove vanno coloro che, dopo una giornata di lavoro, non vedono l’ora di godersi un drink o una cena con colleghi e amici.
Dalla terrazza posta sul tetto dello Strijp-T si gode una vista mozzafiato su Strijp-S e sul centro della città. Il bar del Van Abbe Museum è un piccolo gioiello nascosto. Un posto speciale per bere un caffè, gustarsi un drink e rilassarsi e guardare le anatre che si muovono con eleganza nel fiume Dommel.
Il secondo piano del Blob ospita il Sissy-Boy Daily, dove, tra un acquisto e l’altro, si possono gustare tante prelibatezze. Il locale è un vero paradiso di colori e stampe dal quale si gode una bellissima vista sulla città. Ultimo dei luoghi inseriti nella top 5 è il Pad Mariënhage, una perla nascosta nel centro cittadino.
Si trova vicino al fiume Dommel ed è arricchito da piante e alberi di ogni genere. A pochi passi si trovano numerosi bar e bistrot, dove recuperare le forze dopo la passeggiata.
Testo di Tiziano Argazzi Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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