Gargano Outdoor

Lo “Sperone” della nostra penisola, il Gargano, in Puglia,  è una delle mete balneari più gettonate dell’Italia meridionale. Protetto da un Parco Nazionale esteso per ben 121.000 ettari, è famoso soprattutto per la bellezza delle sue coste, L’entroterra, di gran lunga meno conosciuto e frequentato, non è da meno.

Gargano. Lo scoglio di Pizzomunno, all'inizio della spiaggia del Castello di Vieste.

Buona parte del territorio montano è ancora ricoperto da quella che viene denominata la “Foresta Umbra”, il cui nome non ha nulla a che fare con la regione omonima: ha preso questa

Il centro storico di Vico del Gargano

denominazione perchè al suo interno c’è  “tanta ombra” che il sole non riesce quasi a filtrare. L’uomo, ovviamente, ha da sempre abitato quest’area ricchissima di risorse naturali e facilmente difendibile ed in ogni epoca ha lasciato tracce importanti della sua lunga civiltà. Centri storici di antichi paesi, siti archeologici di civiltà arcaiche e poi chiese, abbazie, monasteri, santuari e luoghi di culto sono sparsi un po’ dovunque. È peculiare anche il paesaggio agricolo garganico, disegnato da numerosissime masserie dai tratti architettonici esclusivi, da chilometri di muretti a secco che servivano a proteggere i campi di orzo e di frumento dal pascolo degli animali bradi. L’attività turistica nel Gargano offre solo da poco un quadro completo e variegato di possibile fruizione che abbracci quasi tutto l’anno e l’intero territorio. Alcuni operatori locali, infatti, oggi permettono di visitare il Parco davvero a fondo, fino ai suoi angoli più reconditi e selvaggi, con delle escursioni guidate nelle quali si utilizzano i mezzi per eccellenza del  “turismo lento” per terra e per mare: il kayak , la mountain bike

In kayak nella Grotta dei Pipistrelli

e il cavallo. Le escursioni in motoscafo lungo le coste del Gargano sono da sempre un “must” ma oggi, chi vuole gustare davvero appieno le mirabilie offerte dalla costa garganica, ha a disposizione il mezzo sicuramente più idoneo per muoversi in quelle acque: il kayak da mare. Piero de Vita ha 30 anni ed è figlio di Antonio, proprietario della stupenda Masseria della Sgarrazza, ubicata sui monti dell’entroterra fra alberi di ulivo e querce secolari.  Suo padre, da generazioni produce caciocavallo podolico con metodi tradizionali, un formaggio a pasta filata dal sapore e dal profumo intenso. Il figlio lo

Parco Nazionale del Gargano. Nella Foresta Umbra a cavallo.

affianca nella conduzione della Masseria, oggi anche stupendo agriturismo, ma ha la passione del mare e pratica da sempre lo sport del kayak. Così ha pensato di offrire ai visitatori della sua terra anche belle escursioni in kayak fra  Mattinata  e Vieste. Il tragitto può durare anche due giorni consecutivi dormendo nella loro masseria. Solo alcuni dei luoghi da “urlo” sono la bella spiaggia di Mattinatella dove esiste un ristorantino in riva al mare e si può anche pranzare, la stupenda Baia dei Mergoli con i suoi due faraglioni ultra famosi (peccato che negli anni “del saccheggio” siano stati costruiti nella baia due alberghi). Subito dopo comincia l’area delle grotte, lunga circa 2 km. Nell’ordine si aprono la  Grotta degli Innamorati, la Smeralda, la Cattedrale, la Campana (alta 20 metri) e la grotta dei pipistrelli. Si raggiunge quindi la bellissima Baia di Vignanotica con la sua interminabile spiaggia di ghiaia finissima incorniciata da pareti strapiombanti di un bianco abbacinante. È la volta di Vieste e la costa frastagliata riprende ad offrire altri angoli suggestivi con anfratti e grotte minori, la spiaggia del  Castello,  lunga oltre 2,5 km, che termina contro la bianca penisola rocciosa di Vieste e il famosissimo

Percorsi in mountain bike nel Parco

Pizzomunno”, un faraglione anch’esso di  candida roccia. Monika Scherrer e Roli Städler sono svizzeri ma si sono innamorati del Gargano. Oggi offrono ai visitatori un gran numero di straordinari itinerari guidati in mountain bike nel cuore del Parco. Ci sono percorsi per tutti i gusti e per tutte le gambe. I principianti hanno a disposizione itinerari  facili per seguire i quali si pedala dalle 3 alle 6 ore, senza grosse pendenze, coprendo al massimo 35 km. I più belli sono quelli della “Murgia”,che attraversa una faggeta secolare della Foresta Umbra, della “Dispensa” che dai monti scende verso la Masseria Sgarrazza dove si consuma un lauto pranzo per poi continuare la discesa verso la costa fra panorami davvero entusiasmanti, e dello “Sfinale” che, dopo una salita fino a Peschici, discende un panoramico sentiero di montagna fino alla costa e al grande Trabucco di Elia, dove ci si ferma per il pranzo, per rientrare a Vieste lungo il litorale. L’itinerario più impegnativo è quello denominato della “Gatta” che, seguendo la cosiddetta “Tacca del Lupo”,  raggiunge in pendenza un altopiano panoramico straordinario per poi tuffarsi

Monte S. Angelo al tramonto

in una discesa di ben 15 km fino al Trabucco di Elia. Nei dintorni di Monte Sant’Angelo, Michele Prencipe, invece, gestiva  un albergo di sua proprietà  ospitando soprattutto i devoti diretti a San Giovanni Rotondo per Padre Pio. Negli ultimi anni sono sorti nel paese del Santo decine di alberghi e lui si è trovato in breve … quasi disoccupato! Da sempre girovagava a cavallo con gli amici per il Gargano e così ha pensato di trasformare il suo albergo in un centro di Turismo equestre e oggi, con i suoi 50 cavalli murgesi, porta in giro gli equituristi nel Parco. Ha messo in piedi quello che è stato definito “L’anello equestre del Gargano”. Comprende 4 agriturismi ubicati strategicamente ai quattro punti cardinali del Parco e collegati fra loro da un gran numero di antichi sentieri. Vengono organizzati itinerari a cavallo di poche ore, di qualche giorno o anche di una settimana, con pasti e pernottamenti nelle quattro strutture oppure, su richiesta, dormendo in tenda. In una settimana di viaggio “ci si perde” sui monti attraversando foreste, ampie radure rocciose, raggiungendo punti panoramici straordinari, ampi fondivalle

Cagnano Varano e il lago di Varano

verdeggianti, stazzi di montagna dai tipici grandi camini. Dalle cime delle alture si osservano i laghi di Lesina e di Varano, le lontane isole Tremiti. Si raggiunge il verde fondo della Dolina Pozzantina, la più grande d’Italia. Si visitano i ruderi del borgo medievale di Devia, un sito Dauno abitato fino al medioevo, e la contigua chiesa di S. Maria di Monte Delio. Si risale sulle alture del Monte Spigno godendo dei suoi panorami. Si percorre la bellissima valle del laghetto  Piscina Pandolfi e si scende fino alle spiagge di Calalunga. Insomma, comunque si voglia scoprire la natura magica del Gargano, gli amanti dell’outdoor hanno finalmente pane per i loro denti!

Testo e foto di Franco Barbagallo

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