Villetta Barrea: fuga dallo stress nel Parco Nazionale dell'Abruzzo

Un po’ tutti, almeno una volta nella vita, hanno sentito il bisogno di fuggire dallo stress quotidiano, sognando luoghi remoti dalle atmosfere magiche, lontani da tutto e da tutti. Non è il numero di km percorsi che rende speciale un posto: anche l’Italia ci regala piccoli angoli incantati, ideali per una pausa rigenerante non solo per il corpo ma anche per l’anima.

Uno di questi è Villetta Barrea, grazioso borgo abruzzese situato a quasi 1000 metri d’altitudine tra il Monte Mattone ed il Monte Sterpi d’Alto, che si affaccia sul lago di Barrea, grande bacino artificiale creato dallo sbarramento del fiume Sangro. È un luogo ideale per riposarsi, passeggiare e, nelle calde giornate estive, prendere il sole in assoluta tranquillità.

Circondata da una spettacolare natura incontaminata, Villetta Barrea si trova nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, uno dei più antichi parchi d’Italia. Qui, camosci d’ Abruzzo, lupi appenninici, cervi, orsi bruni marsicani e caprioli  crescono sereni al riparo dai pericoli.

Altrettanto meravigliosa è la flora: oltre a grandi distese di boschi di faggio, sono presenti anche querce, pioppi, salici e una speciale varietà di pini chiamati proprio Pini Neri di Villetta Barrea.

Il borgo è davvero caratteristico e conserva alcune particolarità della campagna abruzzese che lo rendono assolutamente incantevole: vita che scorre tranquilla, persone ospitali, romantiche stradine che sembrano raccontare il tempo che fu e la possibilità di praticare sport nella natura.

Inoltre, custodisce alcuni interessanti edifici come la Torre Trecentesca, collocata nel centro abitato, antica costruzione a pianta circolare che faceva parte di un piccolo Castello del 1300 utilizzato secoli fa a scopo difensivo.

L’affascinante Chiesa Nuova è stata edificata nel 1920, periodo successivo al terremoto che distrusse la Chiesa di Santa Maria Assunta, e arredata con opere d’arte che appartenevano proprio alla santa come il coro ligneo, l’altare maggiore ed il magnifico telo raffigurante l’Assunzione. Oggi qui sono ospitate anche le spoglie di San Vincenzo Martire.

Altrettanto interessante è il Palazzo di Via Fontana, un po’ il simbolo dell’espansione edilizia nella Valle del Sangro. Costruzione risalente al 1700, presenta Bifore e Trifore luminose. Il Comune ha acquistato la parte della struttura abbandonata dai proprietari in seguito agli avvenimenti sismici di inizio Novecento e ha adibito lo spazio a Museo antropologico.

Altra costruzione del 1700 è il Palazzo d’Orazio, edificio signorile appartenuto ad una delle famiglie più ricche del borgo. Oggi è la sede del Municipio: all’interno sono conservati le volte originarie, camini e documenti come il settecentesco “catasto onciario”, precursore degli odierni catasti.


Assolutamente da non perdere è la visita alla Camosciara, magnifica conca coperta dal bosco situata nelle immediate vicinanze del borgo, che racchiude in pochi ettari tutte le caratteristiche più affascinanti dell’ intero Parco nazionale d’Abruzzo. La si può raggiungere dalla normale strada asfaltata o seguendo un itinerario naturalistico che parte dal centro abitato ed attraversa la montagna. La pura e selvaggia bellezza del luogo sono semplicemente deliziose. Questa è un’escursione che possono fare tutti, anche chi non è esperto della montagna.

Dalla strada o dal sentiero nella natura: in entrambi i casi si raggiunge il piazzale della Camosciara, punto dal quale partono diverse entusiasmanti passeggiate nel verde. Realmente un mondo incantato.

Chi vuole vivere un’esperienza alla scoperta della montagna appenninica, può rivolgersi a un’organizzazione specializzata in questo settore, come la scuola di escursionismo naturalistico “I Camosci”, affermato gruppo di professionisti che ha come obiettivo la promozione del territorio. Escursioni, trekking, nordic walking, deep walking, passeggiate naturalistiche al tramonto o sotto la romantica luce della luna sono alcune delle proposte che potranno rendere davvero speciale il soggiorno a Villetta Barrea.

Non solo natura ma anche gusto: saporiti piatti tipici del posto sono l’”Orapi e fagioli”, gustosa minestra che associa i fagioli ad un particolare spinacio di montagna che nasce solo dove hanno soggiornato a lungo le pecore e i “turcnegl’e”, dolce a base di uova, vermouth, anice e rosmarino molto usato nelle importanti ricorrenze come battesimi, cresime, matrimoni.

Mangiatene quante ne volete, tanto si potrà dire che è l’ aria pura di montagna a scatenare il vostro appetito.


Testo di Gabriele Laganà, foto di Alessandro Ursitti

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