Navidad en Nicaragua! Una esplosione di colori, luci e profumi. In tutto il Paese i festeggiamenti iniziano già con l’8 di dicembre. Giorno della celebrazione della Purisma in Granada. Una dolcissima città coloniale, per secoli chiamata “La Gran Sultana”, la più antica città spagnola del Paese. In tutto il Nicaragua la gente costruisce altari in onore della Vergine Maria decorandoli con coloratissimi fiori, tantissime piante e la luce tremula delle candele. I bambini scendono in strada cantando inni e la gente regala loro manciate di dolci e caramelle. Ciascun quartiere della città di Granada costruisce un carro per la sfilata decorandolo con profumatissime corolle. E, su ogni carro, ci sono i bambini che, come figuranti, rappresentano scene religiose. La banda, suonando strumenti di ottone, accompagna i credenti nelle processioni lungo le strade. Per Granada, la Purisma, è una icona conosciuta come La Conchita.
Una statua francescana raffigurante la Madonna ritrovata nelle acque del Lago Nicaragua da una donna nel 1721. Questa effige è la massima protettrice della città. Solo una volta non riuscì nel suo intento. Quando nel 1855 il pirata William Walzer saccheggiò Granada e da lì tentò di conquistare l’intero Paese. Incendiò la città, danneggiando la maggior parte dei monumenti coloniali. La statua, ospitata nella cattedrale, solo per un miracolo, non venne distrutta. Misticismo, immerso in aromi di incenso pervadono case e strade durante le festività religiose di questa affascinante e poco conosciuta nazione.
Granada a Natale scintilla di mille festoni. I bellissimi edifici coloniali spalancano le loro meravigliose porte sui tipici patii che, per l’occasione, diventano la spettacolare location di presepi etnici. Adorni di superbe e rigogliose piante tropicali a fianco delle quali si muovono mollemente le caratteristiche sedie a dondolo spesso portate, dagli abitanti, sui marciapiedi all’imbrunire per godere del fresco della sera. E sì, perché bisogna ricordarsi che, mentre per noi il Natale è bianco di neve, la festa della Natività in Nicaragua ha gli splendidi colori caldi dei suoi tramonti estivi.
A parte la differenza di stagione, come molti paesi dell’ America latina, qui si continua la tradizione natalizia della vecchia Spagna. Le persone affollano le strade dove si trovano innumerevoli oggetti da comprare: candele, quadri natalizi, giocattoli e cibi. Tantissimi sono i tradizionali mercatini dove si possono comprare oltre a simpaticissimi presepi, frutto dell’artigianato locale, anche le comodissime amache e le splendide ceramiche. Attenzione. E’ d’obbligo contrattare. E’ un segno che si apprezzano molto i prodotti. Anche se, bisogna dire, i prezzi sono davvero bassi.
Durante le celebrazioni religiose ci sono sempre i bambini che portano colorati bouquet di fiori tropicali agli altari della Vergine, cantando le canzoni natalizie di provenienza spagnola. I fiori sono davvero gli accessori più belli, variopinti, eleganti e profumati della tradizione natalizia nicarguense. Qui, le stelle di Natale, che da noi vendono in piccoli vasetti, sono degli spettacolari alberi che adornano i giardini e decorano, con le loro sgargianti foglie rosse, le strade e le aiuole. Toccante e molto spirituale è la messa di mezzanotte nella Cattedrale. Usciti dall’enorme portale si può percorrere la Calzada, la via che dalla cattedrale porta al lago Cocibolca, dove le luminarie accese che collegano ogni palazzo a quello di fronte, formano una vera e propria volta stellata. Spettacolare scenografia di una notte d’amore e di pace per tutti.
Ma la notte di san Silvestro bisogna trascorrerla a San Juan del Sur. A 60 km da Granada, un piccolo e grazioso villaggio racchiuso e custodito come un gioiello all’interno dell’omonima baia. Sulla sua interminabile spiaggia di sabbia bianca vengono sparati una quantità infinita di fuochi d’artificio. E, in ogni localino del suo malecon si può mangiare, per il “cenone”, dell’ottimo pesce appena pescato a dei prezzi veramente incredibili e tutto a ritmo di musica! Si può, inoltre, passeggiare sotto la luna fino alla scogliera dove sorgono le rovine della fortezza di William Walker. E lì aspettare l’alba del nuovo anno, brindando con il sottofondo delle onde che si infrangono sulla battigia, e contando le stelle che, nel cielo limpido del Nicaragua, sembra davvero di poterle toccare e accendere con un dito.
Testo di Roberta Gallo | Foto Web
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