Un viaggio nel deserto del Sahara algerino significa immergersi in un ambiente coinvolgente, spettacolare, impressionante nella sua grandiosità.
Il viaggio, sulle piste poco battute dal turismo di massa, si snoda con le jeep guidate dai Tuareg che conoscono ogni angolo suggestivo, ogni roccia e, soprattutto, sanno guidare senza le indicazioni di google maps senza mai perdersi. Il tour comincia con una tappa ad Algeri, la capitale “bianca” con palazzi e viali alberati che hanno il sapore di Cannes e di Parigi e un cuore tutto da scoprire nella parte più antica dove la vita brulica nella Casbah, patrimonio dell’Unesco, nelle cui viuzze, fra mosaici e bottegucce di artigiani si individuano le pagine di una storia che risale ai fenici, passa per i romani, i bizantini e gli arabi, fino alla colonizzazione francese e all’indipendenza ottenuta nel 1960. Da Algeri, in volo si raggiunge Djanet “la perla del Tassili” che si affaccia sul deserto. Un avamposto fra i palmeti con un cuore antico fatto di abitazioni di fango e un mercato dove è possibile acquistare viveri e acqua per affrontare il grande viaggio nel nulla e nella sabbia.
La meta è l’Acacus, uno degli angoli più spettacolari dell’intero deserto del Sahara con quelle scenografiche dune color albicocca che diventano rosse al tramonto. L’itinerario proposto da I Viaggi di Maurizio Levi non è lunghissimo e gli spostamenti giornalieri consentono di apprezzare e gustare a fondo gli aspetti più belli del grande deserto: le maestose dune, gli impressionanti torrioni d’arenaria erosi dal vento che assumono forme bizzarre e i colori , diversi a seconda delle ore della giornata, che solo questo deserto offre. Spettacolare e molto americano il wadi In-Djeran che attraversa l’Acacus, dove si trovano delle rocce riparate dagli agenti atmosferici che conservano stupende pitture e incisioni rupestri di epoca neolitica.
Una galleria d’arte su roccia con giraffe in corsa, oppure “la giraffa accucciata”, gruppi di elefanti, scene di vita quotidiana, per non parlare della famosissima “la vacca che piange” , hanno un forte impatto emotivo e trasmettono la volontà di comunicare del popolo neolitico. Il Sahara è una scoperta continua. Chi pensa che il deserto sia privo di vegetazione, qui ha una delusione: fiori e piante sbucano in questo terreno arso dal sole e le piccole zucche rotonde costeggiano le piste. Quando si raggiunge il circo di montagne di Tin Merzouga, si entra in un mondo dove tutto è rimasto immutato da millenni e dove però ogni giorno la visuale cambia prospettiva. Si dorme in piccole tende canadesi e si mangia attorno al fuoco in un magico mondo fatto di rocce, di sabbia, di silenzi e di colori. E le notti sotto le stelle in un cielo a cupola blu scuro scolpiscono nell’animo del viaggiatore emozioni indimenticabili.
Viaggio organizzato suggerito da Latitudes * I Viaggi di Maurizio Levi Algeria deserto sconosciuto L’erg Tihodaine e la Monument Valley del Sahara (Autunno-Inverno 2018-2019) 12 giorni. A partire da € 2.250 +spese accessorie
Testo e foto di Graziella Leporati | ©Latitudeslife
*Viaggio organizzato suggerito da Latitudes è una libera scelta redazionale
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