L’odierna Rijeka anticamente era abitata dalla tribù illirica dei Liburni, ma la sua ricca storia e il suo patrimonio industriale risale al 1281. Strettamente legata al mare e all’acqua, deve il suo nome al fiume Rjecina, lungo il quale si estende una splendida passeggiata nel bosco, mentre una corona di monti la circondano e la vegliano dall’alto. Una città dall’esistenza molto travagliata nei secoli, attraverso diverse dominazioni, dove fino alla Seconda Guerra Mondiale si parlava il fiumano, ossia il veneziano “ de mar”, e tuttora è facile incontrare chi lo parla. Nel 1919 venne occupata da Gabriele D’Annunzio insieme a un gruppo di volontari e nazionalisti per ottenere l’annessione all’Italia, la sua residenza fu proprio il Palazzo del Governo in stile tardo rinascimentale, dove dal 1961 sta il Museo Marittimo e Storico del litorale croato.
Un luogo interessantissimo che, insieme alle sale dove ha vissuto il poeta guerriero fino al cosiddetto “Natale di sangue”, raccoglie tutta la storia del litorale adriatico croato, attraverso la minuziosa esposizione di reperti archeologici, modelli di velieri dall’XI secolo ai nostri giorni, antichi bassorilievi di imbarcazioni, quadri di capitani e preziosi reperti della storia, della cultura e dello stile di vita dell’alta società che ha caratterizzato la fine del Novecento. Particolarmente dettagliata è la storia di questa città, godibile attraverso dipinti e diorami del suo porto, con modelli di bragozzi, trabaccoli e altri legni dalmati. Oltre a diverse, minuziose ricostruzioni eseguite dallo studioso Prof. Ante Mestrovic, che attraverso appassionate ricerche negli archivi storici della marineria, ha potuto realizzare alcuni modelli di velieri dalmati, tra i quali un galeone del XVIII secolo, una nave croata del XII secolo, un bragozzo di Rovigno…e altri pregevoli esemplari. Per finire con i ritratti di valorosi Capitani croati, strumenti nautici, armi bianche e armi da fuoco, attrezzi di carpenteria e un giubbotto di salvataggio del Titanic, custodito gelosamente in una bacheca di vetro.
Rijeka ha un aspetto familiare, i palazzi, le strade, la gente ci ricordano tanto l’Italia. E infatti, l’antica nostra Fiume col Trattato di Pace di Parigi nel 1947 passò prima alla nuova Jugoslavia di Tito e, dopo la guerra del 1991, all’attuale Repubblica di Croazia, riconquistando in pochi anni il suo ruolo di porto principale, con la sua strategica posizione nel golfo del Quarnero a nord dell’Adriatico. In alto, il Castello medievale di Trsat, una delle più antiche fortificazioni del litorale croato, domina la città., Col timore perenne di attacchi dal mare, questa collina era il punto d’osservazione dei Liburni: ora è uno splendido belvedere sul mare, dove al suo interno si tengono manifestazioni culturali, spettacoli teatrali, sfilate di moda e serate musicali in un clima di pace. Ma il vero volto della gente, la sua rinomata ospitalità e il suo sorriso è al Grande Mercato quotidiano. Dichiarato monumento culturale protetto, si snoda nella Placa (lastra liscia) ed è composto da tre padiglioni coperti, per la carne, il pesce e i formaggi, all’esterno banchi di frutta, verdura e fiori incorniciano questo quadro di umanità che pulsa di vita.
Negli ultimi anni questa città dal celebre passato industriale, pian piano si sta trasformando in una interessante attrazione turistica, grazie all’opera di numerose associazioni di volontari che, insieme agli addetti al turismo, stanno lavorando per promuovere avvenimenti diversi di interesse locale e internazionale. Proprio dal 5 al 12 giugno prossimi ci sarà il Festival del Mare e della Tradizione Marinara, in onore di San Vito protettore della città, in cui tutti i cittadini e i tantissimi ospiti fanno allegramente un passo indietro nel tempo. Il cuore della festa, detta la Fiumare, è sul cosiddetto Canale Morto, dove tanti giovani, uomini e donne vestono i costumi tradizionali, bancarelle addobbate espongono i migliori prodotti di tutte le regioni, mentre antiche imbarcazioni a vela stanno esposte in fila, sulla passeggiata denominata “korzo” cioè il Corso, a documentare che prima qui c’era un canale. Cinque eventi contemporaneamente si intersecano: una regata di barche a remi per studenti della facoltà marittima di Fiume; la mostra di Piry Reis, il cartografo turco che regalò al sultano Solimano il Magnifico la prima mappa del mondo nel 1517; la sera grandi festeggiamenti per l’ incontro con rappresentanti e personaggi famosi della repubblica Turca, tra cui la bella e brava attrice Cansu Dere che, tra l’altro, è anche un’archeologa subacquea; un work shop di strumenti di navigazione e per la pesca; una caccia al tesoro per bambini e per adulti; una mostra fotografica e dopo una parata nel porto tutte le navi attraccate, sono aperte al pubblico insieme a tutti i musei della città.
Al termine di quest’evento con fuochi d’artificio, anche quest’anno, dal 13 al 16 giugno, continua il Sailing Show Fiumanka, l’avvenimento nautico che ospiterà cinque regate veliche e numerosi avvenimenti come la Mostra EU Expo, dove una Delegazione di membri europei ha accettato di diventare organizzatore e coordinatore principale, in occasione della imminente entrata della Croazia nell’Europa Unita. I velisti e tutti gli spettatori sulla terra ferma o ormeggiati parteciperanno gratuitamente. Nata per gioco, la Fiumanka sta diventando sempre più una manifestazione di interesse internazionale, con un fittissimo programma che sin dalla prima notte inizia con la regata notturna da Mali Losjni a Rijeka, per dare il giorno dopo inizio alla competizione.
Testo e foto di Simonetta Bonamoneta © RIPRODUZIONE RISERVATA