Essere una vera star significa riuscire a sopravvivere anche a se stessi, continuando a esistere nell’amore incondizionato dei fan, nelle proprie opere realizzate in vita e in quell’aura (che solo un vero e proprio mito può permettersi) che rimane imperitura nell’immaginario collettivo, anche dopo che l’uomo-divo in questione se n’è andato da questa Terra. Molto spesso capita addirittura che la fama di un personaggio, soprattutto se si tratta di un artista, esploda realmente solo dopo la sua morte.
Come si diventa un mito?
Basti pensare a celebrities del calibro di Kurt Cobain, Jim Morrison o l’italianissimo Rino Gaetano: artisti bravi e molto acclamati in vita, il cui “mito” si è però consolidato solo dopo la loro morte, rendendoli di fatto immortali. Un altro caso clamoroso è rappresentato da alcuni tra i più famosi pittori della storia, spesso indigenti o comunque tutt’altro che ricchi durante la loro vita, le cui opere dopo la loro morte hanno assunto un valore economico spropositato. Basti pensare a Caravaggio, povero e maledetto per tutta la sua vita, o ad artisti contemporanei come Gauguin o ancora Vincent Van Gogh, le cui opere valevano poco o nulla, salvo poi essere valutate svariati milioni di euro dopo la sua morte. Lo strano meccanismo che s’innesca con la dipartita di certi personaggi, oggi si manifesta nei modi più impensati: collezionismo di cimeli, tour alla scoperta dei luoghi che hanno caratterizzato la vita del proprio artista preferito e, dulcis in fundo, veri e propri pellegrinaggi alla ricerca delle cosiddette tombe famose. Uno degli obiettivi del Fan con la “F” maiuscola è quello di raggiungere il luogo di sepoltura del proprio mito, lasciarvi scritte, lettere, fiori e altri omaggi, portando via con sé l’immancabile foto ricordo, fondamentale per poter dire “io c’ero”. Questo fenomeno è cresciuto a tal punto negli ultimi anni, da suggerire ad alcuni creativi digitali un’idea tanto bizzarra quanto efficace: la creazione di un motore di ricerca dedicato esclusivamente alle tombe dei personaggi famosi in giro per il mondo, una sorta di “Google cimiteriale” chiamato ”Find a Grave”.
Le “tombe di… “ più visitate al mondo
Tra i sepolcri più ricercate dai turisti va menzionato, senza dubbio, il mausoleo che ospita Elvis Presley, tumulato nella sua casa-museo di Memphis, la mitica Graceland, che attualmente è il secondo edificio più visitato al mondo dopo la Casa Bianca. Altro luogo di culto degli Stati Uniti d’America è il Greenwood Memorial Park a Renton (WA), dove si trovano le spoglie mortali di un altro mito incontrastato della musica, il chitarrista e cantante Jimi Hendrix. In un piccolo villaggio della Giamaica chiamato Nine Mile, si trova invece la tomba-mausoleo di Bob Marley, il mito della musica reggae più amato di tutti i tempi, sepolto accanto alla sua casa natale. La tomba più visitata in Europa invece, è quella di Jim Morrison a Parigi, situata all’interno del cimitero monumentale di Père-Lachaise, che si trova al n. 16 di rue du Repos. Nello stesso luogo sono sepolti personaggi del calibro di Molière, Chopin, Oscar Wilde, Edith Piaf, Rossini, Maria Callas, Honoré de Balzac e molti altri ancora. Tra le star defunte più recenti, la più amata riposa a Londra, nell’ Edgwarebury Jewish Cemetery (Edgwarebury Lane, Edgware, Middlesex, HA8 8QP): qui sono sono sparse, infatti, le ceneri della cantante Amy Winehouse, a cui è stato dedicato un sepolcro di marmo nero con scritte rosa, meta di pellegrinaggio di decine di migliaia di fan provenienti da tutto il mondo.
Testo di Alessandra Narcisi | Foto web
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.