Da Cervia a Milano Marittima: la Romagna del sale

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di Angela de Rubeis

La Romagna, soprattutto quella parte che si affaccia sui fiumi è sempre stata terra di passaggio. Una città come Cervia che ha fatto delle saline il centro della sua economia è stata protagonista della storia sin dall’epoca romana. Ma poi, gira e rigira, quando si parla di Romagna viene fuori un semplice concetto: quello dell’invettiva. E toccare questo punto vuol dire, inevitabilmente parlare di Milano Marittima, una città fondata da un lampo di genio, un’intuizione e alla fine dall’accordo contrattuale tra l’amministrazione di Cervia e una famiglia di industriali milanesi, poco più di 100 anni fa, 1911 per la precisione. Ma ripercorriamo con calma quest’intreccio di vicende.

Cervia è per la storia e per la geografia la città del sale per antonomasia. E non è una cosa da poco. Per capire quanto importante dovessero essere le sterminate saline di questi luoghi basti pensare che il sale (chiamato oro bianco) al pari dell’oro veniva utilizzato dai romani come moneta di scambio. E al pari dell’oro, era una delle maggiori ricchezze che una nazione poteva possedere. Anche il termine “salario” arriva dall’abitudine di pagare i miliziani con quantitativi di sale. Un vero e proprio strumento politico, utilizzato da Venezia (che a partire dal 1281 conquistò Cervia) come ritorsione. Per la serie “se non accetti le mie condizione, niente più sale”. E il sale era importante anche per un altro motivo: era l’unico elemento utilizzabile per la conservazione del cibo. Stiamo parlando di 2-3mila tonnellate di sale ogni anno. Un pezzo di economia del tempo.

Milano Marittima
Milano Marittima

Milano Marittima, una città a contratto. Il nome di questa località non è un caso, ma è la traccia tangibile del modo in cui è nata. Milanesi, infatti sono gli imprenditori (della famiglia Maffei) che ebbero il coraggio di firmare un contratto con il Comune di Cervia che disponeva di un terreno abbandonato nelle vicinanze del mare. Ai Maffei venne detto che di quel terreno dovevano farne una città/località balneare (spinti dal turismo che cominciava a farsi spazio già da fine ‘800). E così fu fatto. Si chiamarono bonificatori ed architetti per concepire la cosiddetta “città giardino” (da un’idea di Ebenezer Howard), una città dove lussuosi villini diventavano un tutt’uno con il verde. Una città concepita in modo assolutamente innovativo, capace di attirare per bellezza e “concetto” la buona borghesia di Milano. E così accadde. I Maffei portarono in quel di Romagna la Milano bene e la città ha conservato questa vocazione. Oggi, infatti, Milano Marittima, è la località più glamour della Riviera, qui si respira quell’odor di “Dolce vita” con vip e paparazzi che d’estate affollano gli ingressi dei locali più famosi.

Oggi il vecchio e il nuovo si uniscono nei paesaggi. Guardata dall’alto questa porzione di terra si mostra a strati. In fondo la striscia bianca, delle saline di Cervia, in mezzo il verde della pineta che costeggia la spiaggia di Milano Marittima e poi il la spiaggia e il mare, la zona dove si concentrano il lusso e la sfrenatezza, dove gli hotel sono pluristellati e si affacciano direttamente sul mare. Dove si è realizzato pienamente il sogno Maffei. Non c’è più posto per il sale, la vita di Milano Marittima è tutta zucchero e miele.  adr

Link utili: Sito ufficiale di Milano MarittimaComune di CerviaProvincia di Ravenna

Foto Elena Brunello e Angela de Rubeis | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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