di Simonetta Bonamoneta
Quest’anno, in occasione delle iniziative culturali e scientifiche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Italia celebra il 150° anniversario della nascita di Jean Sibelius (1865-1957), uno dei più popolari compositori sinfonici del XX secolo e uno degli uomini più rappresentativi della Finlandia. Una molteplicità di eventi promossi dall’Ambasciata di Finlandia e altre istituzioni che raccontano l’artista, la sua vita, le sue opere. L’avventura di un uomo che avrebbe dovuto essere un avvocato, ma che suonava il violino con una passione travolgente, divenendo invece il più importante compositore sinfonico finlandese.
Nel Museo degli Strumenti Musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Auditorium Parco della Musica, attualmente è presente a Roma fino al 24 marzo 2015 la Mostra “Il mondo di Sibelius”, arricchita dai documenti originali dell’Archivio dell’Accademia, tutti i giorni dalle 11.00 alle 17.00 racconterà al grande pubblico l’artista, la sua vita e le sue opere. Un grande avvenimento che si avvarrà della proiezione quotidiana del film “Sibelius” di Timo Koivusalo, con due proiezioni giornaliere. Martedì 17 marzo, alle ore 19.00, si terrà infine la Conferenza-Concerto di Satu Jalas, la nipote di Sibelius, che incontrerà con i suoi allievi il pubblico dell’Accademia suonando il violino del nonno. Sempre alla Sala Santa Cecilia, sabato 21 marzo, ore 18; lunedì 23 marzo ore 20.30 e martedì 24 marzo ore 19.30, dopo l’inaugurazione della mostra avvenuta a gennaio scorso ci sarà il secondo omaggio del maestro Pappano a Sibelius.
Sempre quest’anno a Roma, il 28-29-30 ottobre 2015, si terrà il Convegno Internazionale di Studi Interdisciplinari, che intende stimolare nuovi studi sulle “risonanze” che il compositore finlandese Sibelius ha potuto cogliere e trasmettere nel rapporto fruttuoso con l’Italia, considerata come “terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa”, dagli incontri avuti con Ferruccio Busoni a Helsinki, ai viaggi tra Venezia, Firenze, Rapallo e Roma, di cui scrisse “Di tutte le città che ho visto Roma è la più bella e la più aristocratica”.
- Sibelius – Il Film
Una delle tematiche interdisciplinari di particolare interesse, non solo per gli studiosi ma anche per il grande pubblico, tratterà il “paesaggio sonoro” dell’Italia, riproposto attraverso l’ascolto di incisioni musicali d’epoca, così come erano eseguite allora, comprese le sue stesse composizioni. La sua musica egli l’attinse dall’incanto della natura finlandese. Sibelius si ritirava nel silenzio della sua casa, a Jarvenpaa, detta Ainola, da Aino nome della moglie: un luogo creativo nel bosco, sulle rive del lago Tuusula, in cui si estasiava creando. Così come Puccini, che si ritirava nella sua casa sulle rive del lago Massaciuccoli dove, coltivando la sua passione per la caccia, durante lunghe attese, si immergeva nei suoni della natura, attingendo alle sue emozioni più profonde per creare pagine immortali.
Nato nella piccola città di Hameenlinna e rimasto orfano di padre a soli due anni, Jean Sibelius da bambino amava vagabondare nei boschi, raccogliere del muschio e conservarlo in una scatoletta di fiammiferi che teneva sempre in tasca. A volte portava con sé il violino nel bosco. “Non ero un bambino prodigio. Ero come tanti altri e avevo ricevuto una buona educazione. Verso i quindici anni la musica mi rapì completamente e ben presto tutti gli altri miei interessi divennero marginali”. Mezzo secolo più tardi Sibelius era divenuto il compositore vivente più popolare negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in tutti i paesi nordici. Quando nel 1935 venne chiesto ai radioascoltatori statunitensi quali fossero i loro compositori preferiti, Sibelius si posizionò al vertice, prima di Beethoven e Ravel. Era allora al massimo della sua popolarità.
Sempre nel 1935, al Messuhalli (la Fiera di Helsinki) venne organizzato un grande ricevimento per i suoi settant’anni e durante i festeggiamenti al Grand Hotel Fennia, gli altoparlanti trasmisero la sua Seconda Sinfonia, eseguita in collegamento radiofonico dall’Orchestra Filarmonica di New York, diretta da Otto Klemperer. In Finlandia Sibelius era diventato ormai un’icona nazionale, un monumento di se stesso e, tra gli ospiti dall’estero, soltanto alcuni musicisti selezionati con cura poterono andare a salutarlo di persona. Nell’ultimo periodo della sua vita il compositore si sentiva ormai prigioniero di questo ruolo pubblico. Nessun finlandese, prima di allora, era mai stato oggetto di tanta venerazione. Soltanto negli ultimi decenni il fanatismo nei confronti del compositore si è attenuato. L’8 dicembre, giorno delle sua nascita, dal 2011 è festa nazionale e viene esposta la bandiera finlandese. ? sb
Link utili: Accademia Santa Cecilia – Sito ufficiale del turismo in Finlandia – Musica e Immagine
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