Il 2016 sarà l’anno di Lubiana. La capitale slovena ha attirato l’attenzione internazionale dopo l’assegnazione dell’European Green Capital Award, che premia ogni anno la città modello per l’ecologia. Negli ultimi quindici anni, infatti, la capitale slovena ha cambiato aspetto e si propone oggi come meta ideale per turisti e visitatori in cerca di vacanze “green”. Il centro storico è interamente chiuso al traffico e chi non vuole spostarsi a piedi ha a disposizione un’efficiente servizio di bike sharing e di veicoli elettrici pubblici. Cittadini e turisti possono usufruire delle ampie reti di piste ciclabili, di sentieri per il trekking e di escursioni attorno alla capitale, oltre alle “treetop libraries”, vere e proprie biblioteche all’interno dei parchi della città.
Ma è il centro pedonale e ciclabile che si estende su entrambe le sponde del fiume Ljubljanica ad affascinare di più: nei tre borghi di Mestni, Stari e Gornji è racchiusa la Lubiana barocca, con l’edificio quattrocentesco dell’odierno Municipio, la fontana di Francesco Robba e la chiesa di San Giacomo davanti la quale si erge la colonna mariana del 1861.
Attraversando il fiume, invece, si arriva in Kongresni trg, la piazza del Congresso circondata dal palazzo dell’Università, dall’edificio della Filarmonica e dal convento delle Orsoline. Più a nord, il Teatro dell’Opera e il Museo Nazionale precedono l’entrata del Parco Tivoli, il cui viale principale è stato trasformato in una galleria d’arte a cielo aperto.
Verso est, invece, il Nebotičnik, grattacielo di 70 metri che negli anni trenta era lo stabile più alto dei Balcani, segna l’inizio della Lubiana in stile liberty. Lungo la via Miklošič sorgono, infatti, gli edifici del primo decennio del secolo XX, il più interessante dei quali è sicuramente quello che oggi ospita la Banca Commerciale delle Cooperative, con l’ornamentale facciata ad opera di Ivan Vurnik.
[alert color=”EF9011″ icon=”9998″]LEGGI ANCHE: Suping sui laghi della Slovenia[/alert]
Si giunge così al cuore pulsante della capitale slovena, la Prešernov trg, piazza dominata dal monumento al poeta France Prešeren che volge lo sguardo verso la casa del suo grande amore, Julija Primic. A destra del monumento, la suggestiva facciata rossastra della Chiesa dei Francescani è uno dei simboli più riconoscibili di Lubiana, mentre dall’altra parte della piazza i commercianti espongono la loro merce sui banchi del mercato centrale. Il mercato coperto, invece, si estende lungo il colonnato che curva seguendo il corso del fiume. A fare da ombra, la bella cattedrale barocca di San Nicola con la porta principale in bronzo che ritrae la storia del cristianesimo sloveno.
La Lubiana moderna è, però, nata dalla mente geniale del grande architetto Jože Plečnik (1872 – 1957), noto soprattutto per la progettazione dei numerosi ponti che collegano le due sponde del fiume e che regalano una suggestiva e pittoresca immagine della città. Il “ponte dei Draghi”, caratterizzato dalle sculture di grottesche ed agghiaccianti creature, rappresenta una delle immagini più famose di Lubiana, ma anche il “Triplice ponte” e il “ponte dei Calzolai” – così chiamato perché qui un tempo sorgevano le botteghe dei ciabattini – sono complessi architettonici di particolare bellezza.
Di sera, la vita notturna della capitale slovena si svolge sul lungofiume Breg dove ci si incontra per l’aperitivo o la cena nei numerosi caffè, locali e ristoranti: uno dei migliori è l’ ”AS Aperitivo” che si trova proprio a ridosso di Prešernov trg.
I lubianesi rispecchiano lo spirito della loro città: i ritmi lenti e rilassati con cui scorre la vita lungo le rive del Ljubljanica sono la caratteristica principale di una capitale mitteleuropea che vanta una vivace scena culturale. Chi arriva a Lubiana, incontra oggi una città a misura d’uomo, che ama e rispetta il verde, moderna, compatta e dal ricco retaggio storico-culturale: una città in cui si intrecciano il barocco, il liberty e gli azzardi architettonici più recenti, con un castello medievale, un possente drago e un fiume dai sette nomi a fare da splendida cornice.
di Angelo Laudiero |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com