Sciare in Svizzera, neve al top

Terza puntata del nostro breve viaggio dedicato alle anteprime sulla montagna invernale. Dopo lo “sci intensivo“ del Dolomiti Superski e dopo le due località valdostane dove lo sci di pista non la fa da padrone, ecco una (parziale) carrellata in terra elvetica tra stazioni che si fanno vanto della loro esclusività e che sono comunque più comodamente raggiungibili di altre dall’Italia.

Iniziamo da uno dei cantoni confinanti con il nostro Paese: il Vallese.

Verbier. Alta montagna e alto lusso: due telecabine che superano i 3mila metri, prezzi al metro quadro tra i più alti delle Alpi. A Verbier si può andare e venire in giornata (ma solo quando il tunnel del Gran San Bernardo sarà riaperto dopo i lavori di manutenzione, forse dal 1 gennaio) oppure arrivarci in treno via Briga con cambio a Martigny. I due settori del Mont Gélé e del Mont Fort, paradiso dei freerider e segnati da piste davvero impegnative, sono al top tra le esperienze sciistiche elvetiche. Ampia l’offerta alberghiera ma serve un po’ di dimestichezza per andare in caccia di prezzi abbordabili. Info qui

freeride à Verbier

Zermatt. Servono poche presentazioni. L’esclusività, qui, fa un po’ a pugni con il turismo di massa ma se si sta attenti nella scelta delle date e si vanno a cercare i settori di pista meno battuti (ad esempio Sunnegga), lo spettacolo del Matterhorn – Cervino è senza paragoni mentre sul vicino Kleine Matterhorn sta avanzando il cantiere della più alta funivia trifune del mondo che sarà inaugurata per il prossimo inverno e che è realizzata dall’italiana Leitner. Naturalmente, se le condizioni meteo lo permettono, a Zermatt si arriva con gli sci anche salendo da Cervinia con lo skipass internazionale. Per pernottare, invece, sappiate che la sola Zermatt ha più camere dell’intera Valle d’Aosta ma sappiate anche che cercare da dormire più a valle, ad esempio a Täsch, dove c’è il grande parcheggio in cui è obbligatorio lasciare l’auto, o a Randa permette di risparmiare.

In tema di esclusività, il nostro consiglio è il magnifico e discreto hotel Riffelalp Resort a 2222 metri, rifugio di vip e teste coronate in cerca di privacy e in una delle location panoramiche più belle non solo delle Alpi ma del mondo. L’hotel fa parte dei Leading Hotels of the World.

 Leukerbad. Amate le acque termali? Quelle vere? Questo è il posto che fa per voi anche perché a Leukerbad ci venivano già i Romani, il turismo termale vero e proprio si fa da almeno 500 anni e le strutture attrezzate con vasche e piscine sono oltre 30; il resto di una storia unica sulle Alpi e in Europa ve lo lasciamo da scoprire. Il risultato, in inverno, è che da queste parti è lo sci (50 i km di piste) ad essere l’ancella dei bagni e dei relax nelle spa e nelle piscine di acqua benefica e non il viceversa. Insomma, invece che cercare idee per l’après-ski, qui andrete sulle piste a fare il… before-bad. Info qui.

 Aletsch Arena. Paesini raggiungibili solo in funivia e percorsi solo da furgoni elettrici e il ghiacciaio più grande dell’Europa continentale, con panorami himalayani. In due parole è questo il succo dell’Aletsch Arena. Studiatevi con calma la mappa degli impianti e delle piste  per cercare i collegamenti migliori, ma sappiate che sosterete a lungo soprattutto sul Bettmerhorn e sull’Eggishorn perché il panorama del grande ghiacciaio è davvero unico.

Altra area di confine con l’Italia che necessita di poche presentazioni è la grigionese Engadina. La popolazione di Vip e presunti tali che sin dall’800 frequenta la splendida vallata genera talvolta quello che io chiamo “l’effetto cinepanettone”. Ma, come sempre, basta prepararsi, studiare con attenzione offerte, mappe e calendari, fare bene i conti con il proprio budget e poi si può slalomeggiare tra sfarzo e lussi godendosi la vera essenza dell’Engadina: i panorami e il sole.

Ad esempio si possono cercare le offerte di bassa stagione in qualche hotel di altissimo livello come lo splendido Grand Hotel Kronenhof  di Pontresina (ma a volte alla sera per la cena agli uomini è richiesta la giacca…); oppure ci si può regalare la straordinaria esperienza del viaggio in treno da Tirano con il Bernina Express.

Sulle piste, quest’anno i comprensori di Diavolezza, Corvatsch e Lagalb si presentano in modo integrato e quindi con proposte  più convenienti, in alternativa alla sempre prestigiosa area del Corviglia-Piz Nair.

Le sorprese positive in termini di prezzi si possono avere soprattutto se si programma a lunga gittata. Ad esempio è importante sapere che a St. Moritz ci sono 11 hotel a 3 stelle che propongono un’offerta di primavera: dal 19 marzo al 19 maggio, ponte di Pasqua incluso, due notti in mezza pensione e due giorni di skipass in tutta l’Alta Engadina vengono via a 333 CHF, poco più di 300 €. Altre offerte, proposte per l’intera stagione invernale, e tutte le info si trovano sul sito.

Infine, sempre in tema di esclusività, qualche riga su Andermatt. Non ci sono panorami da urlo, il comprensorio sciistico di Sedrun è costantemente rinnovato con nuovi collegamenti (e quest’anno avvia una politica di prezzi flessibili) ma “normale” per la media elvetica, eppure…. Eppure Andermatt ha un fascino particolare per chi lo sa cogliere: nel cuore geografico della Svizzera, crocevia di commerci e di eserciti sin dall’antichità, prima sovrastata dalla mole del Gottardo e poi bypassata e quasi tagliata fuori dai tunnel stradali e ferroviari. Montagna vera, severa, senza sconti, la segnaliamo a chi è in cerca di sguardi non da cartolina in attesa di capire se i grandi investimenti immobiliari e alberghieri in corso saranno capaci di preservare questa atmosfera.

Intanto Andermatt è sede di uno dei più interessanti esperimenti ricettivi delle Alpi, in corso da qualche anno. Il suo punto focale è l’Hotel The Chedi, aperto nel 2013 con una fascinosa formula stilistica che ha fuso lo stile architettonico delle Alpi con quello asiatico. Il risultato è una fusion a 5 stelle lusso — l’hotel fa parte dei Leading Hotels of the World  — premiata quest’anno da Gault & Millau come Best Hotel del 2017. Elencare le caratteristiche della struttura obbligherebbe a una stucchevole lista di aggettivi superlativi; citeremo solo la spa di 2400 mq. con piscina panoramica di 35 metri, l’assoluta tranquillità e la spettacolare dotazione di amenities e di comodità delle 123 camere.

Al termine del nostro breve tour tra alcune delle destinazioni di noblesse sciistica in Svizzera, val la pena di notare che i cugini elvetici si stanno preoccupando di rendere più accattivante l’offerta complessiva di montagna invernale rivolta a turisti e sciatori italiani, spesso sorpresi a storcere il naso di fronte ai prezzi elevati. Di qui la nuova campagna “Upgrade Your Winter” — vogliamo tradurre “più forza al tuo inverno”? — che prevede in oltre 30 stazioni la possibilità di far valere lo skipass giornaliero già dalle 15 del giorno precedente e che propone anche pacchetti “tutto compreso” con scuole di sci e noleggio attrezzatura a prezzi convenienti. Tutte le info qui.

E, proprio per finire, una curiosità che potrebbe fare scuola. A Blatten – Belalp, una piccola stazione nei pressi di Briga e a poca distanza dalle citate località dell’Aletsch Arena, il prezzo dello skipass scende in modo direttamente proporzionale al peggiorare delle previsioni meteo. In base al bollettino emesso ogni mercoledì dalla Tv Svizzera, chi prenoterà online il proprio skipass troverà prezzi scontati anche fino al 50%.

 Testo di Marco Berchi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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