Suggerimenti per una vacanza indimenticabile in Alto Adige tra natura, sapori e tradizioni.
Sotto certi aspetti, si può considerare l’autunno come la stagione più romantica dell’anno. Le foglie degli alberi si tingono di rosso, giallo e arancione, i paesaggi diventano tele dai colori caldi e l’aria si fa più frizzante tanto che invita a stare al caldo in casa. In questo periodo anche la natura altoatesina si ammanta di magia divenendo una sorta di spettacolo vivente.
Tra passeggiate per ammirare il foliage ed e10sperienze ed eventi della tradizione che animano il territorio fino a novembre inoltrato, un viaggio in Alto Adige risulta essere un’esperienza indimenticabile. Sono infatti disponibili infinite possibilità per vivere appieno la stagione autunnale in piena sicurezza.
I percorsi migliori
Una moltitudine di colori
La passeggiata Tappeiner, a Merano e dintorni, è adatta a tutta la famiglia. Il sentiero passa sopra la città e si snoda per 4 km dalla Passeggiata Gilf fino a Quarazze, seguendo il profilo di Monte Benedetto. Il percorso è caratterizzato da una vegetazione dominata da una moltitudine di colori: le querce, gli alberi di eucalipto, i pini marittimi e i loti offrono una visuale davvero unica.
In Val Venosta ci sono diversi percorsi consigliati. Le escursioni sul Monte Sole a Silandro e Lasa offrono la possibilità di immergersi nella ricca vegetazione che cresce su questi pendii. Il sentiero la Testa di Tanas, di difficoltà media, è un meraviglioso percorso di circa 14 km lungo il quale boschi silenziosi e colorati si alternano a vasti pascoli. La piacevole fatica fatta per raggiungere il punto panoramico Köpfelplatte sarà ricompensata dal panorama dominato da frutteti, orti e dalle cime maestose del Gruppo dell’Ortles.
Godersi il foliage
Nella Valle Isarco l’autunno ha anche il sapore delle castagne. In questa zona, grazie al clima mite, è possibile avventurarsi in lunghe passeggiate senza particolari problemi. L’escursione circolare all’Alpe di Villandro è l’ideale per godere del foliage dall’alto; lungo circa 14 km, il sentiero conduce fino alla caratteristica malga di Villandro. Non vi è necessità di affrontare il cammino tutto in una volta; se ci si vuole riposare infatti nella tranquillità della natura si può fare una sosta al Lago alpino Schwarzsee e alla palude Rinderplatz, tra le più grandi aree paludose di tutto l’Alto Adige.
La stagione della castagne
Perchi è alla ricerca dei deliziosi sapori delle castagne, può scegliere di percorrere l’itinerario che dall’Abbazia di Novacella arriva fino all’altipiano del Reno; poi, ancora, fino a Castel Roncolo, sopra Bolzano. Il Sentiero del Castagno (Keschtnweg) è perfetto per scoprire i castagneti che caratterizzano i pendii della Valle Isarco e per godere della ricca vegetazione.
Lungo questo itinerario è inoltre possibile incontrare i contadini che offrono prodotti regionali, tra i quali proprio le castagne. Anche in Alta Badia il foliage sa regalare emozioni. Semplicemente incantevole il sentiero didattico dei larici, immerso tra boschi di larici e distese di prati. Il percorso naturalistico, lungo 5 km, sorge all’interno del Parco naturale Fanes-Senes-Braies e si estende tra le località Rü e Rudiferia ed è adattato anche alle famiglie.
Eventi autunnali
In autunno in Alto Adige sono tantissimi gli appuntamenti da non perdere che consentono di scoprire il territorio e le tradizioni. In Val d’Ega, dall’inizio di settembre fino all’11 ottobre, è possibile pianificare una settimana di vacanza all’insegna della Mobilità dolce. Tutti gli autobus pubblici del territorio sono gratuiti grazie alla Mobilcard Alto Adige. Illimitato anche l’uso di 14 impianti di risalita, mentre sono previste una serie di escursioni, come ad esempio quella con tramonto finale sul Corno Bianco.
Un’avventura sulle Dolomiti
Il Burning Dolomites, in programma in Val Gardena, non è un semplice appuntamento stagionale, ma una vera e propria avventura. Ogni giovedì dal 9 settembre fino al 4 novembre si potrà prendere parte a escursioni al calare del sole in compagnia di una guida.
Partendo da S. Cristina si cammina fino a raggiungere il Sëurasas; qui, la luce del tramonto rende l’atmosfera calda e suggestiva e regala una maestosa vista sullo spuntone roccioso Crujëta.
Usanze locali e convivialità si incontrano in occasione del Törggelen, un’antichissima tradizione culturale altoatesina che, da inizio ottobre fino alla fine di novembre, apre le porte dei masi per offrire agli ospiti un assaggio di vino nuovo e di prodotti stagionali. Il Törggelen Originale è l’occasione per andare di vigneto in vigneto, di maso in maso, a conoscere i contadini e i produttori locali della Valle Isarco, di Bolzano e Merano.
Riscoprire il territorio
Eventi dal carattere deliziosamente contadino sono anche quelli in programma nella zona di Bressanone e dintorni. Qui, dal 10 ottobre al 17 novembre, si svolge Emozioni in malga, una ricca proposta che per i mesi autunnali anima la zona. Scoprire la cultura contadina è possibile grazie alla passeggiata dedicata alle erbe di Luson, con la guida dell’esperta Herta.
Altrettanto interessante la possibilità di mettere le mani in pasta e provare la ricetta tradizionale dello strudel, in compagnia di una coltivatrice e della reginetta della mela presso la taverna Walderhof, a Naz.
Atmosfere magiche
In Alto Adige si può rigenerare corpo e spirito nei centri di energia vitale in Alpe di Siusi. In passato al massiccio dello Sciliar e ai luoghi circostanti erano attribuiti poteri mistici; oggi ad avvolgere questi territori resta una sensazione e suggestione particolare. Dal centro di Siusi partono una serie di itinerari ed escursioni che permettono di addentrarsi in questi luoghi emozionanti, dove di sente e si respira un’energia particolare.
Il bosco di Laranza, che sorge in una collina abitata già ai tempi di Ötzi, riesce ad infondere sensazioni magiche. L’area, inoltre, custodisce resti storici come il castelliere di Gschlier e il rogo votivo precristiano di Rungger Egg.
Vivere la transumanza
Anche la transumanza può rappresentare un momento per scoprire il territorio dell’Alto Adige. La tradizione secolare, che si ripete da metà settembre fino a metà ottobre, consiste nel festeggiare e ornare le pecore e le mucche che scendono di nuovo a valle dopo aver trascorso l’estate in alpeggio.
I pastori attendono questo ritorno con grande fervore tanto che non solo indossano vestiti tipici ma adornano il bestiame con campanacci, fiori di campo o perline.
Il 12 e il 13 settembre si svolge la transumanza della Val Senales, evento riconosciuto come Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, che ogni anno da circa sei secoli attira 4.000 pecore di ritorno dall’alpeggio estivo.
Il 27 settembre a Fié allo Sciliar è previsto il rientro del bestiame dalla Malga Tuff: circa 120 animali fanno il loro ritorno a valle indossando sfarzose corone di fiori e rumorosi campanacci.
Il 3 ottobre si tiene invece la transumanza di Castelrotto che, a partire dalle 10 del mattino, si anima a festa con un piccolo mercato locale e piatti della tradizione.
Il 17 e il 18 ottobre la transumanza si celebra a Riva di Tures; in questa deliziosa località ogni due anni si festeggia il ritorno di mucche, pecore e capre con carri allegorici e bande musicali.
Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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