

Viaggi d’autore è l’appuntamento editoriale, a cura di Anna Maspero e degli autori di guide specializzati nelle diverse destinazioni, che nasce dalla collaborazione di Latitudes con l’editore Polaris, la “stella guida del viaggiatore” dal 1989. Da oltre 20 anni pubblica guide che si leggono come dei veri e propri libri, capaci di raccontare, incuriosire ed emozionare. Polaris è anche narrativa di viaggio e saggistica, con una serie di collane prestigiose per venire incontro a esigenze diverse e specifiche: “Le Stelle”, “Per le Vie del Mondo”, “Percorsi e Culture”, “Libri Fotografici” e “Polaris Romanzi”. Grandi viaggiatori, reporter, giornalisti e scrittori, tutti viaggiatori per vocazione, sono gli autori d’eccezione che vi condurranno su Latitudes alla scoperta di paesi e luoghi straordinari.
di Pierpaolo Di Nardo
Perché visitare l’India?

Almeno una volta nella vita a tutti capita di imbattersi nell’India. In fondo l’abbiamo sempre percepita come presenza meravigliosa e sconosciuta. Se ne sta laggiù ad Oriente, quasi ci aspetta. L’India è un’occasione che bisogna darsi almeno una volta nella vita. È una porta sempre aperta, bisogna mettersi in gioco e intraprendere il viaggio: tanto prima o poi l’India arriva.
Tanto vale lasciarsi attraversare, lasciarsi inondare dalla sua bellezza e dalle sue storture, dalle sue contraddizioni e dalla sua forza ipnotica, dal bello e dal brutto, dalla vita e dalla morte. Perché l’India è tutto e il suo contrario.

Avete mai sentito parlare di Maldindia? Il Maldindia è lì all’aeroporto appena ci arrivi in India, tra le case di Delhi o di Mumbai. Non lo vedi ma c’è. Il Maldindia è nell’aria pesante, solida, monsonica, quell’aria che appena si apre il portellone dell’aereo ti salta addosso e quasi ti stordisce: aria unica e inimitabile dell’India. Il Maldindia c’è e ti cammina dentro. Perché una volta che hai l’India dentro non puoi più farne a meno.
Viaggiare in India è darsi un’occasione: l’occasione per cambiarsi la vita. Perché c’è un prima e c’è un dopo: perché questo incontro non ti lascerà indifferente. Il consiglio è quello di non giudicarla, non cercare di comprenderla, semplicemente accoglierla come lei accoglierà voi.
Vi ritroverete a camminare tra la folla senza toccare terra; canterete gli inni di Krishna in un tempio senza conoscerne le parole; piangerete di fronte al silenzio di una notte himalayana sotto le stelle; sarete assaliti dai bambini vocianti che giocano a cricket per le strade polverose di un villaggio; vi sorprenderete a esplorare parti nascoste di voi stessi.
L’India è questo: la possibilità di esplorare, sempre, in continuazione. Lasciate che vi avvolga con la sua magnifica infinita complessità. L’India è l’India!
Sei luoghi da non perdere:
Il Taj Mahal di Agra: Meraviglioso monumento da visitare in vari momenti del giorno: all’alba quando giace addormentato nelle nebbie della Yamuna; durante il giorno quando il sole lo fa splendere come una gemma; al crepuscolo quando le facciate di marmo bianco si colorano di arancio-rosso-rosa.

I Ghat di Varanasi: Varanasi è la città di Shiva, culla dove tutto nasce e dove tutto ritorna. La vita si svolge lungo i ghat, le scalinate di pietra che scendono al Gange. Conoscere i colori, i riti, i significati di questa città vuol dire entrare nelle stanze segrete della religione hindu.

Jaisalmer e il deserto del Thar: Jaisalmer si trova in Rajasthan, la terra dei Maharaja, e vanta la più antica fortezza dell’India (XII secolo). Il deserto del Thar si estende nei pressi della città: concedersi una notte sotto le stelle in uno dei campi tendati del deserto è un’esperienza di grande emozione.

Le valli himalayane del Ladakh: Montagne rocciose, deserto d’alta quota, laghi turchesi a oltre 4000 metri, fiumi imponenti, ghiacciai che superano i 6000 metri, monasteri e monaci della cultura buddista, festival e tradizioni secolari: imperdibile per gli amanti della montagna.

Le backwaters del Kerala: Pezzi di paradiso lanciati qua e là tra mare e terra: questo sono le backwaters del Kerala. Canali che disegnano i confini di terre emerse, in un gioco continuo di apparizione e scomparsa. Da vivere a bordo di comode Kettuvallam, tradizionali case galleggianti.

Il tempio della Dea Meenakshi a Madurai: Il Tamil Nadu è la terra dei templi. A Madurai, nel tempio della Dea Meenakshi, si svolge una delle cerimonie più coinvolgenti dell’India: all’alba e al tramonto la dea e il Dio Shiva si incontrano al ritmo di canti, tamburi e cembali suonati dai brahmini. Imperdibile!

Gli itinerari
Rajasthan. Interesse: storia, palazzi dei Maharaja, deserto / Durata: 10-12 giorni / Tappe principali: Jaipur la città rosa; Jaisalmer la città del deserto; Jodhpur la città blu; Udaipur la città dei laghi; villaggi dei pastori Rabari; Ranthambore e la tigre.
India del Nord. Interesse: storia, templi, spiritualità / Durata: 7 giorni / Tappe principali: Agra la città del Taj Mahal; Lucknow tra cucina gourmet e palazzi storici; i templi a soggetto erotico di Khajuraho; Allahabad e il Khumbmela; Varanasi la città sacra sulle rive del Gange.
Ladakh. Interesse: Himalaya, deserto d’alta quota, monasteri buddisti / Durata: 7 giorni/ Tappe principali: l’oasi di Leh; i monasteri di Alchi e Lamayuru; i festival del monastero di Hemis e Phyang; la strada carrozzabile più alta del mondo (5350 metri); la valle del deserto di Nubra; il Pangong lake.

Kolkata e Orissa. Interesse: storia coloniale, templi medievali, villaggi e mercati tribali / Durata: 10-12 giorni /Tappe principali: la città coloniale di Kolkata; i templi medievali di Bhubaneshwar, Konarak e Puri; i villaggi tribali dell’Orissa meridionale; i mercati tribali settimanali.
Tamil Nadu e Kerala. Interesse: templi medievali, villaggi e piantagioni di tè, backwaters / Durata: 10 giorni / Tappe principali: i templi di Mahabalipuram, Tanjore e Madurai; le piantagioni di tè di Periyar e Munnar; i villaggi e le risaie; le backwaters del Kerala; la scienza Ayurvedica.
Quando andare
Il periodo ideale per viaggiare in tutta l’India va da settembre ad aprile, quando le temperature sono miti e piacevoli, e l’umido monsone di luglio e agosto è lontano.
Tuttavia è possibile viaggiare anche ad agosto soprattutto in Ladakh, in Rajasthan o in India del Sud quando il monsone si sposta verso il nord-est del paese. Maggio e giugno sono i mesi del caldo torrido ed è consigliabile viaggiare solo alle pendici dell’Himalaya (Darjeeling, Nepal, Ladakh, Himachal Pradesh).
Leggi l’articolo: India – Esperienze e conoscenze di Federico Formignani
Bibliografia
Pier Paolo Pasolini (1990) – L’odore dell’India – Guanda Editore
Alberto Moravia (1994) – Un’idea dell’India – Bompiani
Tiziano Terzani (2004) – Un altro giro di giostra – Longanesi
Guido Gozzano (2005) – un Natale a Ceylon – Garzanti
Giorgio Manganelli (2003) – Esperimento con l’India – Adelphi
Filmografia
India – Roberto Rossellini (1959)
Calcutta – Luise Malle (1969)
Salaam Bombay! – Mira Nair (1988)
Lagaan – Ashutosh Gowariker (2001)
Anam, il senzanome – Zanot Mario (2005)
Biografia autore

Pierpaolo Di Nardo, racconta storie e travel designer, ha vissuto ad Amburgo, Barcellona e Lecce. Ha compiuto viaggi in Sudamerica, Africa e Asia, oltre 70 viaggi in India e sull’Himalaya, si è appassionato alla cultura indiana vivendo nei templi e nei monasteri, incontrando attori di Bollywood e giocando a cricket nel Maidan di Kolkata. Ha scritto le guide Polaris “India del Nord” e “India del Sud”, e un libro di racconti indiani, “Maldindia”, da cui è tratto uno spettacolo teatrale di cui è anche interprete. Il suo sito internet è www.maldindia.it.
Link alla guida sul sito Polaris

Per acquistare i libri e le guide dell’autore dal sito dell’Editore Polaris
Testo di Pierpaolo Di Nardo| Foto di Pierpaolo di Nardo e di Anna Maspero | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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