La Renaissance! I bellissimi giardini e parchi dei castelli della Loira, famosi in tutto il mondo, raccontano il Rinascimento. Cosa vedere nei giardini dei castelli della Loira? Venite a scoprire con noi le bellezze che ornano cinque magnifici castelli, per ritrovare il tempo e l’atmosfera raffinata delle corti francesi. A cominciare dall’ultima dimora del maestro da Vinci, il Clos Lucé e dal castello di Amboise.

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Il giardino del castello di Amboise affacciato sulla Loira ©Shutterstock

I magnifici giardini del Rinascimento francese

Ispirata alla tradizione medievale, l’arte dei giardini si è sviluppata ed è fiorita nel corso del Rinascimento fino a diventare un’arte tipicamente francese. Classico o contemporaneo, decorativo e ricco di erbe medicinali. Intimi, faraonici, artistici o biologici: i giardini sono parte integrante della Valle della Loira.

Come un riflesso caleidoscopico della natura, della cultura e del patrimonio, i giardini degli château coltivano il bello, il biologico e il buono e fungono da ornamento sublime alla maestosità degli edifici.

Per preservare questo incredibile mosaico di vegetazione e far vivere i castelli in modo diverso, incoraggiando la biodiversità o condividendo le buone pratiche, molti giardinieri dei castelli della Valle della Loira hanno proposto nuove idee, nuovi giardini, e inventato nuove attività: picnic panoramici e astronomici, raccolta di fiori commestibili e preparazione di tisane e prodotti per il benessere, visite guidate e tour botanici e serate tematiche nei giardini.

Lo stile Renaissance di Château du Clos-Lucé presso Amboise, per una full immersion in uno dei giardini più belli e interessanti dei castelli della Loira.

Il Castello Clos-Lucé e la meraviglia del parco Leonardo da Vinci

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La vite a elica, da un disegno di Leonardo da Vinci, di fronte al castello di Clos Lucé, nei pressi di Amboise, Valle della Loira, Francia ©Lucio Rossi

I giardini dei castelli della Loira sono tutti esempi eccelsi di come utilizzare fiori, piante, alberi, frutti per creare costruzioni di bellezza. Architetture complesse o abbinamenti armoniosi che esprimono perfezioni geometriche ed estro pittorico. Dunque niente di meglio che iniziare il nostro viaggio da un personaggio eccezionale, sintesi inarrivabile di creatività e genialità, e dal maniero in cui visse, seppure per un breve tempo.

Leonardo da Vinci, su invito del re Francesco I, passò gli ultimi tre anni della sua vita, dal 1516 al 1519, allo Château du Clos-Lucé in Amboise, edificato in puro stile Renaissance.  A poco più di cinque secoli da quel soggiorno, sereno e fecondo anche se segnato dalla malattia, la Francia non cessa di omaggiare il grande toscano.

Il Parco Leonardo da Vinci circonda il castello e permette ai visitatori di passeggiare divertendosi fra gli strani marchingegni che si trovano sul percorso, inventati da Leonardo da Vinci e ricostruiti a partire dalle sue bozze originali.

Meccanismi incredibili che anticipano il futuro, tutti da scoprire

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Una delle tele di Leonardo che ornano il giardino di Clos Lucé, Amboise, Valle della Loira, Francia ©Lucio Rossi

Sono 20 le macchine a grandezza naturale che possono essere manipolate e 40 le tele giganti raffiguranti dettagli dei dipinti del maestro. Come fosse un museo a cielo aperto, il parco rende palese il genio universale di Leonardo da Vinci, che non era solo pittore, ma anche illustre ingegnere, architetto, anatomista e soprattutto matematico.

Ad adulti e bambini è offerta l’eccezionale possibilità di mettere in funzione il ponte girevole, la vite aerea, la mitragliatrice a ventaglio, il carro armato, la ruota e la barca a pale leonardesca sul lago del castello.

Una quarantina di tele translucide, di tre o quattro metri, sono appese lungo tutto il percorso per scoprire i diversi aspetti dell’opera di Leonardo da Vinci: ritratti, sguardi, forme del corpo, disegni di botanica, di anatomia o legati al genio civile e militare.

Un giardino a misura di genio

Per scoprire l’influenza della natura sul lavoro del maestro si accede al Giardino di Leonardo, frutto di due anni di ricerche. Nel giardino sono state reimpiantate più di 30 specie di piante disegnate dall’artista, come pini, frassini, cipressi, ecc. e ricostruiti dettagli di rocce, grotte, sorgenti e cascate, e la nebbia sullo stagno, che rievoca il famoso sfumato dei suoi dipinti.

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La rosa Monna Lisa nel giardino di Clos Lucé©Léonard de Serres

Disperse nel giardino, si incontrano illustrazioni e riproduzioni di molte opere leonardesche perfettamente ambientate in mezzo a piante e fiori, fra cui spicca la rosa Monna Lisa.

Le sorprese e gli stimoli del giardino leonardesco non finiscono qui. Camminando si possono ascoltare i pensieri del maestro nelle app acustiche segnalate e sparse per il parco. Sono riflessioni che Leonardo condivideva con il suo allievo Francesco Melzi su tutti i temi che lo interessavano. Un’immersione totale nella vita sempre dinamica e attiva di questo grande studioso.

Il percorso a ritroso nel tempo si conclude degnamente all’Auberge du Prieuré, piccolo ristorante dedicato alla cucina rinascimentale. Una graziosa fantesca racconta la tavola del Cinquecento: le preparazioni, le spezie, le erbe, gli ingredienti dei piatti proposti. Rincorrendo la storia della cucina medievale francese, una bella occasione di cibo e cultura, solo su prenotazione.

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Il Saint Jerome di Leonardo al castello di Clos Lucé © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – Musei Vaticani. Tutti i diritti riservati

Dentro al Castello di Clos-Lucé da visitare il nuovo spazio espositivo di 500 mq: le gallerie “Léonard de Vinci, peintre et architecte” (Leonardo da Vinci, pittore e architetto). La mostra, ludica e interattiva, espone le ricerche del genio italiano in materie quali la matematica, l’urbanistica e l’architettura attraverso videogiochi, filmati 3D e modellini. Al piano terra, uno spettacolo audiovisivo completamente immersivo si concentra sui dettagli della Gioconda, la Dama con l’Ermellino e di altri capolavori e disegni preparatori di Leonardo.

Il castello dal 1854 diventa proprietà della famiglia Saint Bris che lo recupera in tutto il suo splendore. Entrando si viene accolti da un’atmosfera intima, legata alla quotidianità di Leonardo da Vinci: la torre di osservazione e la piccionaia sono, infatti, una testimonianza medievale. Percorrendo la galleria coperta che porta alla dimora, composta dalla grande sala rinascimentale dove il maestro riceveva gli invitati importanti, si sente il respiro del maestro, così come entrando con reverenziale silenzio nella sua stanza, da dove amava osservare il castello reale d’Amboise. Sembra quasi di scorgerlo mentre cena insieme alla sua fedele serva, Mathurine, che gli preparava piatti vegetariani e dietetici per mantenersi in buona salute.

Inoltre al piano terra è possibile ammirare i modellini di quaranta invenzioni realizzate secondo i disegni originali di Leonardo, tra cui il primo ponte girevole, un rudimentale carro armato, quella che potrebbe essere l’antesignana dell’automobile, l’imbarcazione a pale, la macchina volante antenata dell’aereo. E il ponte sul Corne d’Or, il progetto di un ardito ponte sul Bosforo, che lascia senza parole.

Allo Château du Clos Lucé è in corso una mostra-evento dedicata a un capolavoro incompiuto di Leonardo da Vinci: il San Girolamo penitente. La mostra celebra lo spirito immortale di Leonardo da Vinci proprio nel luogo in cui visse negli ultimi anni di vita.

Questo capolavoro, in prestito eccezionale dai Musei Vaticani, è considerato uno dei più intensi del maestro toscano. Al Clos Lucé il dipinto sarà esposto in uno spazio apposito, nella Sala Museografica situata nel cuore del Parco Leonardo da Vinci, fino al 20 settembre 2022

Per informazioni:

Castello di Clos Lucé

www.valledellaloira-francia.it

Castello Reale di Amboise: giardini sempre nuovi e stupendi

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Un maestoso cedro del Libano incornicia la sagoma del Castello reale di Amboise, Francia, Loira ©Shutterstock

Dopo essere recentemente entrato a far parte dei Jardin Remarquable ed essere diventato Rifugio della Lega Nazionale Protezione Uccelli, il Castello reale di Amboise svela la sua ultima creazione paesaggistica: il giardino di Napoli. Vera e propria ode alla natura e alla sua salvaguardia, questo giardino è immerso in un’atmosfera italiana che ricorda quella delle città medicee.
 
Il giardino di Amboise racconta tutto un capitolo della storia reale del castello che inizia sotto il regno di Carlo VIII, alla fine del XVI secolo. Affascinato dalle creazioni paesaggistiche del Rinascimento, il re farà realizzare il primo giardino al napoletano Dom Pacello da Mercogliano.

Questo monaco giardiniere plasmerà allora un grande tappeto verde che parte dall’appartamento reale e prosegue sospeso a strapiombo sul fiume.

Quando la Corte lascia la Valle della Loira alla fine del XVI secolo, il giardino sarà quasi abbandonato per circa 250 anni, fino ai grandi lavori avviati da Luigi Filippo. Sarà proprio lui a donargli il fiero aspetto attuale che non smette mai di arricchirsi.

Il giardino di Napoli

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©Lucio Rossi

L’ultima scultura paesaggistica è stata svelata nella primavera 2017 con il nome di “Giardino di Napoli”, in memoria delle origini italiane del giardiniere che lo progettò. Come nelle ville medicee, vasi in terracotta dividono i parterre in scompartimenti, apportando rilievo alla terrazza attraverso tocchi verticali di colore.

Il rosso bruno dei vasi si mescola alla sinfonia di tinte e tonalità delle specie vegetali e dei fiori, creando così un’atmosfera festosa e quieta, propizia alla meditazione.

Il piacere di passeggiare si fonde totalmente alla concezione eco-responsabile del giardino: non sono utilizzati né prodotti fitosanitari né concimi chimici per la sua coltivazione.

Una pratica che rientra a pieno titolo nella politica globale del castello volta al rispetto dell’ambiente e che gli è valsa, tra l’altro, l’inserimento tra i Rifugi delle Lega Nazionale Protezione Uccelli.

Dai giardini al castello, sulla tomba di Leonardo

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La cappella di Saint-Hubert, dove si narra riposino le spoglie mortali di Leonardo da Vinci, Castello Reale di Amboise, Valle della Loira, Francia ©Lucio Rossi

I giardini, semplici e accoglienti, sono stati pensati per essere vissuti: si può passeggiare, sedere, giocare, raccogliere l’uva e mangiarla. Dal belvedere, se il tempo è buono, lo sguardo spazia fino a Tours, si stende alla Loira e sul paese di Amboise dalle storiche case a graticcio ben conservate.

A poche centinaia di metri si staglia imponente il Castello Reale di Amboise. Una rampa ellittica da dove transitavano le carrozze reali conduce all’interno. L’emozione è palpabile, perché qui è sepolto Leonardo, non nella tomba originaria, ma nella Cappella di Sant’Umberto.

Un picnic regale sotto le stelle

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Pic-nic panoramico al Castello di Amboise © FSL

Come un balcone con vista a 360° sul centro della Valle della Loira, il giardino del castello di Amboise eccezionalmente apre i suoi prati la sera.

Un vero e proprio picnic panoramico in un clima festoso accompagnato da sottofondo musicale. Per prolungare il piacere di cenare sotto le stelle, ci sono le serate astronomiche che combinano picnic e una visita guidata alla volta celeste! Bilancia, Scorpione, Corona del Sud e Centaurus… raccontati dai Cercles della Touraine, per una serata indimenticabile all’insegna del romanticismo.


– Piques niques panoramiques:  16/07, 06/08 e 03/09
– Piques niques astronomiques: 30/07 e 16/08
Accesso al sito (cappella e giardini unicamente) dalle 19.30 alle 20.30

Per informazioni

Castello di Amboise

www.valledellaloira-francia.it

Per ogni altra informazione sul turismo in Francia consultare il sito www.france.fr

Testo di Teresa Scacchi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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