Il Dolphinarium resiste chiuso e abbandonato, sul lungomare proprio di fronte a due grandi alberghi e alle loro torri in vetro e cemento, il David Incontinental e il Dan Panorama. Il sito, di giorno è triste e decadente. Qui, nel 2001, 21 giovani ebrei che ballavano in questa che era una delle discoteche più in voga, vennero uccisi da un attentatore suicida. Da allora il Dolphinarium sembra chiuso ed è come abbandonato e triste, avvolto da miasmi di urina e spazzatura che esalano sotto il sole ardente di Tel Aviv. Ma di notte la vita trionfa, resiste, rinasce, più intensa e forte. Ed ecco che ogni venerdì e sabato, il Dolphinarium risorge, riapre e accoglie migliaia di ragazzi e ragazze che ballano sotto le stelle e quasi sulle onde. Un’esperienza da non perdere: appena fuori la lapide ricorda l’attentato, dentro si balla e si beve fino all’alba in una ubriacatura di vita che sconfigge ogni tentativo di interromperla.
Dolphinarium, Alma Beach 1, Kaufman street; tel. 972-3-5106670
Testo: Lucia Giglio Foto: Alessandro Gandolfi www.parallelozero.it
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