L’atto del viaggio si connota dall’ereditare un luogo di partenza, meno dall’immaginarne uno d’arrivo. Altrimenti, perdendo o dimenticando l’identità di tale radice, il viaggio lascia malinconicamente posto a un disperato vagabondaggio, errante nelle direzioni e nei pensieri. Perciò si vuole inaugurare questa rubrica di libri di e da viaggio col saggio d’arte del professor Flavio Caroli, volto noto della Tv.
Figli di questa civiltà e del suo tempo, noi viaggiatori occidentali non possiamo né dobbiamo illuderci d’evitarne il confronto, cosicché l’appartenenza all’origine culturale del secolo XX diventa medium essenziale per poter poi comprendere e affrontare differenti luoghi e altre esperienze. Ossia, appunto, viaggiare. Caroli esamina più di venti dipinti da lui ritenuti punti focali della visione umanistica, che copre omogeneamente il centenario dal 1889 al 1989. La prospettiva artistica si trasforma allora da semplice esegesi sui quadri ad analisi psicologica del cammino (di nuovo, quindi, un viaggio) compiuto dalla sensibilità estetica del nostro mondo, europeo e statunitense. L’approccio del critico è come sempre formidabile nella sua acutezza, misura e poesia. Ne esce non solo uno strumento fondamentale per cogliere il senso di opere pittoriche capisaldi dell’intera ottica culturale occidentale – da cui partire per raggiungere a est e a ovest ulteriori espressioni visive e intellettuali; ma anche perfetto per svelare certe dinamiche razionali alla base delle ricerche spirituali dell’uomo d’Occidente.
Le avanguardie, per esempio, con quel continuo moto a spirale dell’impeto e del dubbio, in avanti e all’indietro, esplorando l’ignoto e recuperando la tradizione, dove la soddisfazione non è mai contemplata, e dove la vera innovazione è data dall’indipendenza a tutto, anche alla stessa smania d’innovazione. E sempre dagli sguardi sui quadri si riconosce lo spiritualismo dei cattolici paesi mediterranei, il grottesco impietoso del nord Europa protestante, l’iconoclasta astrattismo dell’est slavo, il realismo solitario delle metropoli americane, e così via. Tali sono i bagagli che il viaggiatore deve tenere con sé per comprendere l’immagine dell’Occidente moderno e confrontarla con l’altrove che percorrerà. Il viaggio e l’arte, in fondo, altro non sono che avventura, gioco, giovinezza, e Picasso stesso ammoniva che «occorrono molti anni per diventare giovani». Buono viaggio, quindi, con questa nuova rubrica di letture!
Il volto dell’Occidente | Flavio Caroli | Mondadori collana Saggi Milano 2012 | pp. 216 | prezzo: 22,50 euro
Testo di Andrea B. Nardi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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