
Il Myanmar lancia la regione di Kayah come destinazione turistica top per il 2017. Il Kayah chiamato anche Karenni è situato nel Myanmar orientale al confine con la Thailandia. Grande poco più dell’Abruzzo (11.670 kmq), ha per capitale Loikaw e una popolazione di circa 207.357 prsone. È abitato soprattutto dal gruppo etnico dei Karenni, anche conosciuti come Karen rossi o Kayah. Le donne di etnia Kayah (dette anche Palaung) sono conosciute nel mondo occidentale anche come “donne giraffa” per l’usanza di portare una serie di anelli di metallo al collo e alle caviglie, simbolo di bellezza e prosperità.
Il lancio del Kayah come destinazione turistica è il risultato di una collaborazione tra l’International Trade Centre (ITC) e Myanmar marketing turistico (MTM). I recenti cambiamenti politici ed economici in Myanmar hanno infatti visto il paese entrare a grandi passi nella lista di gradimento del turismo mondiale, con cinque milioni di visitatori nel 2015. Kayah, che è ora accessibile per via aerea e su strada, ha aperto solo di recente ai visitatori. Il suo paesaggio naturale e la diversità etnica consentono ai visitatori di avere una panoramica sui villaggi locali ancora autentici e i modi di vita tradizionali. Gli ospiti possono seguire il “percorso degli antenati”, con gli abitanti dei villaggi come guide, e assaggiare la cucina locale in un “picnic nella giungla”. Sono ormai quasi 2 anni che l’International Trade Centre (ITC), in collaborazione con il Ministero del Myanmar di Hotel e Turismo e il Ministero del Commercio, sta sostenendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici culturali e dell’ambiente naturale in Kayah aiutando le popolazioni a prepararsi per accogliere i turisti internazionali. Il Progetto turistico Inclusive ITC in Myanmar è nato per contribuire alla riduzione della povertà attraverso la creazione di posti di lavoro nel settore turistico del paese incentrandosi proprio su Kayah. L‘obiettivo è di incrementare il reddito delle imprese e delle comunità autoctone, migliorando la competitività dell’industria del turismo in Myanmar e le catene di approvvigionamento correlati e, in ultima analisi, contribuire allo sviluppo economico sostenibile.
Attraverso il progetto, sono stati introdotti nuovi servizi turistici, come visite culturali e comunitarie per offrire ai turisti uno spaccato della vita, delle pratiche culturali e delle tradizioni delle comunità etniche locali, oltre alla possibilità di assistere a spettacoli, visitare laboratori artigianali e partecipare a dimostrazioni di cucina che costituiscono il ricco patrimonio della gente di Kayah.
In questo contesto anche i tour operator sono stati incoraggiati a migliorare la loro attività per soddisfare gli standard internazionali dei turisti in visita e il progetto prevede corsi di formazione per 25 operatori turistici per aiutarli ad acquisire familiarità con i mercati europei e asiatici, e per consentire loro di acquisire competenze pratiche in materia di esportazione di marketing, promozione e gestione. La formazione su qualità, design, packaging e misure sanitarie ha coinvolto anche gli artigiani locali e i produttori alimentari. Una caratteristica importante di questa complessa operazione di marketing è il rafforzamento delle infrastrutture istituzionali legati al turismo in Kayah.
Per info:
Testo di Graziella Leporati foto di Angela Prati|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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