La Giamaica ha svelato un nuovo programma obbligatorio di protezione dei viaggiatori. Può essere uno strumento decisivo per ripristinare la fiducia dei consumatori nei viaggi internazionali e fornire un modello per il passo successivo su come coesistere con Covid-19.

Come ha raccontato Edmund Bartlett, ministro del turismo giamaicano intervistato da Travel Industry Today, il paese caraibico ha adottato il Jamaica Cares, un programma che richiederà ai visitatori in possesso di passaporti internazionali di pagare una tassa di 40 dollari per entrare nel Paese; tuttavia in cambio riceveranno una copertura assicurativa di viaggio end-to-end che va ben oltre le cure COVID.
Cosa aspettarsi
L’iniziativa sarà lanciata la prossima settimana, ma i dettagli chiave sono già stati rivelati. Il pacchetto include una copertura in due parti per tutti i rischi che si applica alle emergenze grandi e piccole, inclusi disastri naturali, terrorismo e altre crisi sistemiche. Inoltre una parte più specifica per Covid-19, che copre test rapidi e triage, trattamento e assistenza associata; si promettono fino 50.000 dollari di copertura assicurativa medica in Giamaica, nonchè fino a 100.000 dollari di copertura sanitaria internazionale per i costi di assistenza e trasporto per il rimpatrio.
Il programma sarà coordinato dal Jamaica Operations Center (JOC) di Montego Bay e sarà finanziato dalla tariffa stimata di 40 dollari. L’addebito avverrà come parte della domanda di autorizzazione al viaggio del paese sul sito VisitJamaica.
Facciamo ripartire il turismo

Il ministro del turismo giamaicano ha affermato che i primi dettagli del programma di partenariato pubblico-privato, il primo del suo genere nel mondo, sono stati effettivamente delineati tre anni fa; tuttavia ora, mentre i paesi affrontano il catastrofico collasso del turismo, la crisi dà uno straordinario impulso alle innovazioni e alle opportunità.
La finalità è quella di accelerare la ripresa dell’industria del turismo e del settore economico del paese. L’idea è basata sulle preoccupazioni dei viaggiatori della Generazione C (connected, communicating, content-centric, computerized, community- oriented, always clicking), che chiedono molto di più quando si tratta di sicurezza e protezione nelle destinazioni.
Un nuovo modo di viaggiare
La garanzia della destinazione sta diventando una condizione essenziale per i viaggi oggi, ha spiegato. I viaggiatori fanno quello che possono per sentirsi al sicuro e le destinazioni devono dare un contributo significativo a tal fine. La fiducia deve essere guadagnata, e possiamo farlo solo con l’azione. Si riferisce ovviamente al nuovo programma di protezione in combinazione con altre misure come l’implementazione del corridoio turistico della Giamaica.
Jamaica Cares rappresenta un altro polo della nostra resilienza turistica. Il protocollo del programma garantirà la nostra capacità di accogliere i viaggiatori in Giamaica in modo sicuro. Sapremo che nel peggiore dei casi, saranno trattati secondo i migliori standard disponibili.
Ha aggiunto inoltre che si aspetta che l’iniziativa sia seguita da altri paesi. Non a caso il Segretario generale dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNTWO) si è unito all’appello ed ha dichiarato: Questo concetto deve diventare internazionale.
Un progetto a più voci

La presidente e CEO del World Travel and Tourism Council (WTTC) Gloria Guevara ha osservato che con quasi 200 milioni di posti di lavoro che si prevede saranno colpiti a livello globale dalla pandemia entro la fine dell’anno. È fondamentale ripristinare i viaggi internazionali, quindi vediamo Jamaica Cares come un’iniziativa molto importante. Darà il buon esempio in tutto il mondo che si spera sarà replicata da altri paesi. La collaborazione è fondamentale per accelerare la ripresa e questo è un perfetto esempio della collaborazione di cui abbiamo bisogno per ripristinare la fiducia dei viaggiatori.
Eliminare ogni barriera
Il programma offre anche un’importante alternativa alle barriere di viaggio come le quarantene, che secondo Guevara hanno dimostrato di essere un ostacolo alla domanda dei consumatori e per questo devono essere rimosse.
Ecco perché questo piano è molto importante per riprendere i viaggi internazionali – ha spiegato – l’annuncio di oggi sta facendo la storia nelle nostre menti. Crediamo che dobbiamo imparare a coesistere con questo virus. Non possiamo aspettare che un vaccino sia pronto o venga fornito a tutto il mondo per ripristinare i viaggi internazionali così come li conoscevamo.
A cura di Redazione | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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