10 motivi per visitare il Centro Valle Loira: solo qualche suggerimento. Perché da fare, da vedere, da gustare c’è davvero tantissimo. Bon voyage!

Visitare i castelli
Sono tanti, diversi, bellissimi. La Valle è Patrimonio dell’UNESCO dal 2000 e fra i castelli ben 15 sono dichiarati Grandi Siti della Valle della Loira, opere magnifiche del Rinascimento francese.
Il castello di Amboise, quelli di Cheverny, Chenonceau, Chambord, Azay-le-Rideaux, Blois, solo per esemplificare, sono famosi ovunque e ogni anno ricevono migliaia di visitatori senza perdere fascino e appeal, anche grazie alle tante iniziative innovative e alle esperienze che offrono, compresa, spesso, una ristorazione di alto livello.
Anche i più piccoli e defilati, magari nei pressi di un villaggio di campagna, sono un incontro seducente.
Alla ricerca dell’ultimo Leonardo da Vinci

Il nostro genio su invito di Francesco I passò gli ultimi anni della sua vita in Francia, nella Loira. Leonardo nel 1516 venne nella cittadina di Amboise stabilendosi al Manoir du Cloux, oggi chiamato Clos Lucé.
È di questo periodo la realizzazione definitiva di tre capolavori: la Gioconda, la Sant’ Anna, la Vergine, il Bambino e San Giovanni Battista oggi al museo del Louvre. La tomba in cui sarebbe stato sepolto si trova nella Cappella Saint-Hubert, sita all’esterno del corpo principale del Castello di Amboise.
Mentre diversi modelli a grandezza naturale delle sue incredibili macchine e 40 tele giganti che raffigurano dettagli dei dipinti del maestro sono esposti al Clos Lucé. Incantevole anche il giardino con la “rosa di Leonardo”. Un pellegrinaggio carico di emozioni.
I giardini, dai più noti ai più segreti

I migliori giardinieri e paesaggisti sono al servizio dei giardini di Loira, molti di pertinenza dei castelli. Un autentico culto che origina già nel medio evo. Al castello di Chaumont-sur-Loire si tiene ogni anno il Festival Internazionale dei Giardini, prestigiosissimo e vero laboratorio dei giardini del futuro. La lista di meraviglie botaniche è infinita.
Da Château du Rivau, tutto da vedere dotato anche di un giardino delle farfalle, al castello di Chenonceau amato da donne raffinate come Diana di Poitiers e Caterina de’ Medici; dal castello di Chambord con gli orti-giardini progettati dal giardiniere paesaggista Rémi Algis, al parco di Chateau Gaillard: un meraviglioso giardino-orto creato sul modello dell’originario ideato dal maestro giardiniere italiano Dom Pacello.
I giardini forse più sorprendenti e un poco occultati stanno nel Berry. Segnatevi Apremont-sur-Allier (vedi sotto), il castello di Pesselières, il Domain de Poulaines, il castello di Ainay-le-Vieil, il Priorato d’Orsan. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Un viaggio in bici

La bicicletta è un mezzo perfetto: ecologica, pratica, sempre predisposta a una deviazione per raggiungere un castello, un paesino o un parco naturale.
La regione Centre-Loire possiede una rete fittissima di piste ciclabili (oltre 5000 km) ed è attraversata da famosi percorsi.
Il più gettonato è la Loire à Vélo, quello più sportivo, la Scadibérique, sezione francese del lunghissimo itinerario ciclabile continentale EuroVelo 3.
Ci si può organizzare autonomamente, oppure appoggiarsi ad agenzie locali, con una scelta di tour che vanno dalla giornata alla settimana e più. Tanti punti di noleggio, supporto e accoglienza per cicloturisti.
Vivere il fiume con le barche tradizionali e i kayak

Il concetto è una vacanza a ruota libera “En Roue Libre”. Significa che oltre alla bici ci sono 20.000 km di sentieri escursionistici e che i fiumi possono essere vissuti da vicino, godendo della natura e della biodiversità di ambienti in buona parte integri.
Ma anche avendo la possibilità di incontrare castelli, villaggi, occasioni di soste golose muovendosi sull’acqua. Oltre ai classici bateau promenade, ci sono i tradizionali battelli a fondo piatto (detti chaland), alcuni dotati di vela, adattissimi a esplorare gli angoli più remoti e interessanti.
Se poi siete sportivi, in kayak o canoa, accompagnati da guide esperte, si hanno a disposizione decine di itinerari. Il Parco naturale regionale Loire-Anjou-Touraine propone escursioni tematiche in kayak per scoprire l’habitat dei castori, la coltura della canapa, il tufo o gli uccelli della Loira.
Percorsi tra l’altro costellati di città e borghi emblematici come Tours, Montsoreau, Candes-Saint-Martin, Saumur, l’isola Bouchard o Chinon.
In house boat, un’esperienza tra natura e città

Navigare in autonomia su comodissimi battelli, che ospitano fino a 12 persone. Ci si muove lungo i canali navigabili e non è necessaria nessuna patente. L’esperienza esaltante di un viaggio in piena natura con tutto il confort di una casa a disposizione (bagno, cucina, terrazza…).
Un itinerario favoloso si snoda sui canali di Briare, del Loing e il canale laterale alla Loira, con più di cento chilometri di acque navigabili. Da non mancare l’attraversamento del maestoso ponte-canale presso Briare, costruito secondo le tecniche di Gustave Eiffel nel XIX secolo.
Per i sedentari, ma amanti del fiume, la possibilità di soggiornare in una casa galleggiante, con tanto di bici a disposizione.
I grandi vini, dal Sancerre al Puilly Fumé

La regione Centre-Val de Loire è una delle più importanti per la produzione vinicola di Francia. Ci sono molti vini a denominazione AOC come Vouvray, Savennières, Quarts de Chaume, Montlouis, Chinon, Bourgueil, Menetou-Salon e Muscadet.
Ma i più famosi, ricercati da ogni intenditore, sono certamente le AOC Sancerre e Pouilly-Fumé, prodotte nel territorio vocato a sud di Orléans. Il vitigno è il Sauvignon Blanc da cui si ricavano i migliori vini del mondo di questa tipologia.
Nella zona di Sancerre i vigneti crescono su terreni composti da sedimenti di gesso e selce, mentre nel territorio di Pouilly-sur-Loire, sulla riva orientale del fiume, i suoli sono principalmente in calcare, conferendo così la tipica nota affumicata al vino.
Entrambe le zone sono pittoresche e meritano una visita. Del resto i casi sono due: o siete astemi o non assaggiare (e comprare) una bottiglia di questi magnifici bianchi sarebbe imperdonabile.
Una serata in una Guinguette, le balere sul fiume

Sono i locali tradizionali per lo più della bella stagione a clientela popolare, di solito all’aperto e lungo i fiumi o i canali. Tipici delle zone rurali, vennero “importati” attorno al 1820 nei grandi centri, in particolare a Parigi. All’epoca si danzava la quadrille e anche i proibiti chahut e cancan.
Dopo un periodo di scarsa affluenza negli ultimi anni sono tornate di moda, perché il bello delle guinguettes, è la possibilità di mangiare, bere, ballare, incontrarsi e far festa.
Un pranzo o una cena a base di vino schietto e cibi semplici e gustosi (come le fritture di pesce di fiume), magari lanciandosi in una mazurka o un valzer, ipnotizzati da chitarre e fisarmoniche, vi faranno entrare nell’atmosfera del film Chocolat, senza (quasi) nulla da invidiare a Johnny Depp e Juliette Binoche!
Alla ricerca degli chef stellati in green

La prestigiosa guida Michelin ha deciso di andare oltre la consueta valutazione dell’abilità degli chef e premiare anche l’approccio sostenibile alla gastronomia nella ristorazione. È nato così il concetto di stella verde, assegnata ai locali in cui si pratica il rispetto del territorio, delle stagioni, degli animali e ci si impegna per una migliore alimentazione.
Quindi filiera corta, possibilmente orti e spazi verdi propri, riduzione dei rifiuti (soprattutto plastica), energia pulita, etc. Poi, naturalmente, tanta sensibilità ambientale va associata ad un’alta qualità della cucina, perché, in fondo, sempre di cibo si tratta.
Nel 2021 sono 31 i ristoranti francesi premiati con la stella verde. In Centro Loira l’Assa di Anthony Maubert e Fumiko a Blois, il bucolico ristorante Vincent Cuisinier de Campagne, di Vincent Simon nel villaggio di Ingrandes-de-Touraine, il pluristellato La Maison d’à Côté a Montlivault presso Blois.
Scoprire I più bei villaggi di Francia in Loira

Il marchio Les plus beaux villages de France viene attribuito ai villaggi con meno di 2000 abitanti che possiedono un ricco patrimonio naturale e architettonico e almeno due siti inseriti tra i monumenti storici. In questi luoghi si rivive la storia respirando autenticità e bellezza.
In Centre-Loire ce ne sono ben otto. Apremont-sur-Allier, a 16 km da Nevers è un borgo medievale con pittoresche case fiorite; Gargilesse-Dampierre è situato nella bella valle della Creuse: delizioso, è frequentato da artisti e scrittori e qui aveva casa Jorge Sand; è fatto di stradine, bastioni, case in pietra dai tetti aguzzi Saint-Benoît-du-Sault, che domina la valle di Portefeuille.
Alla confluenza della Loira e della Vienne, Candes-Saint-Martin specchia i suoi tesori architettonici sulle acque placide dei due fiumi. Adagiato ai piedi delle rovine del castello feudale, con le case dai tetti di ardesia, Lavardin è un piccolo gioiello medievale nel Loir-et-Cher. Yèvre-le-Châtel è un paesino fiorito con un’antica fortezza, da centellinare a tutto relax.
È fatto di strade lastricate e vecchie case di tufo Crissay-sur-Manse, fermo nel tempo. Il bel castello, le case a graticcio e tanto verde: non a caso questo ameno villaggio nel comune di Locher si chiama Montrésor.
Testo Teresa Scacchi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com


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