Lignano, tra pineta e laguna

Lignano, tra pineta e laguna

Lignano Sabbiadoro non è solo sport, mare e spiagge. Partendo dalla sua pineta ecco i consigli per vivere una vacanza di immersione nella natura alla scoperta del territorio.

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La prima luce del mattino illumina la spiaggia e la pineta di Lignano Sabbiadoro ©Shutterstock

Si dice che quando l’architetto Marcello D’Olivo, nel ’52, si accinse a disegnare l’urbanistica di Lignano Pineta come nuova città di villeggiatura, da un albero gli cadde una pigna addosso. Osservandone la spirale, che segue la regola aurea, D’Olivo realizzò quello che è ancora oggi uno straordinario esempio di utopia urbanistica e architettonica, da cui la diffusione dell’architettura organica in Italia.

La spirale della pigna, originalità creativa dell’architetto D’Olivo, creava un’urbanistica che equilibrava perfettamente il movimento centrale e la tranquillità periferica, anche per quanto riguarda la mobilità sostenibile. Ed ecco quindi che la zona Pineta è, ancora oggi, una oasi di pace, il luogo per la vacanza perfetta.

E infatti Lignano Sabbiadoro non è solo sport, mare e spiagge: partendo dalla Pineta, ecco come vivere una vacanza all’insegna della natura. Navigando lungo il fiume Tagliamento o risalendo il fiume Stella, girovagando tra i Casoni o dedicandosi alla pesca si aprono itinerari ed esperienze sorprendenti per i viaggiatori più attivi: un’immersione nella natura anche per i buongustai, all’insegna di un’autentica scoperta del territorio.

Navigando nella laguna

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Navigando nella laguna di Marano, Lignano Sabbiadoro ©Francesco Marongiu

Un’esperienza di totale immersione nella biodiversità della laguna, in un’atmosfera quasi senza tempo: una visita alla riserva naturale Valle Canal Novo. Essendo meno battuta rispetto ad altre aree protette, la Valle Canal Novo conserva tutto il fascino della natura selvaggia, da scoprire camminando su passerelle di legno a pelo d’acqua oppure imbarcandosi.

Destinazione nota per il birdwatching – non solo le famiglie di uccelli stanziali come i cigni e le oche selvatiche, ma anche alcune specie di migratori nidificano nella laguna sino alla fine dell’estate, come l’elegante cavaliere d’Italia e l’airone rosso – la Riserva ha un fascino delicato, da vivere seguendo il ritmo lento della natura. Ogni 15 giugno, dal Trecento, si svolge la Processione di San Vito, come buon auspicio per le battute di pesca.

Lungo le anse del fiume Stella: barca, sup, canoa e sapori locali

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I Casoni della laguna di Marano ©PTVFVG

Partendo dalle acque lagunari, si può risalire il corso del fiume Stella nell’omonima riserva: il contesto ideale per un tour in kayak o canoa lungo il Fiume e nella Laguna di Marano alla scoperta dei casoni, escursioni in bicicletta o gite a cavallo.

I Casoni, alla foce del fiume, sono costruzioni tradizionali simili a capanne su palafitte, realizzate con materiali locali, come la cannuccia palustre, utilizzate in passato dai pescatori come riparo e abitazione durante la pesca in laguna nelle stagioni più fredde.

Per vederne uno dall’interno, Stefano Di Baldo (348 232 4107), dà la possibilità di entrare nel proprio casone arrivandoci con la sua barca o pagaiando sul SUP fra i canneti e le bellezze del fiume. Nella Riserva dello Stella – 1.377 ettari dal delta del fiume, lungo la fascia di laguna circostante – nota anche come “Oasi avifaunistica di Marano Lagunare” ci si arriva esclusivamente via acqua.

Pranzo in una palafitta sul fiume

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©Shutterstock

Che si scelga la comodità della barca o si preferisca invece fare attività fisica sul SUP, risalendo lo Stella si punta verso una meta imperdibile: la Bilancia di Bepi, una palafitta sul fiume con una grande rete a bilancia (25 mt x 25 mt) azionata da un motore elettrico.

Bepi era il nonno dell’attuale gestore, Daniele Ciprian, che ne ha fatto una struttura molto amata, mantenendola ecosostenibile e naturale, dove degustare le specialità direttamente in loco preparate nel food truck ed osservare la pesca. Arrivarci via fiume è senza dubbio una esperienza affascinante. La Bilancia si trova nella Riserva Regionale Naturale Foci del Fiume Stella.

Sulle acque color smeraldo del Tagliamento

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Due cigni alla foce del Tagliamento ©Shutterstock

Il Tagliamento, re dei fiumi friulani, uno dei pochi in Europa che scorre naturalmente all’interno del proprio argine, lungo profumati boschi di salici. Lo si può navigare a bordo della Emerald River, il battello panoramico che prende il nome dal caratteristico color smeraldo delle sue acque. Si attraversa la zona a sud, dove il fiume si fa più dolce e placido, poco prima dell’incontro con il mare Adriatico.

Durante l’escursione si risale il corso d’acqua fino all’altezza di Pertegada per poi giungere alla foce ed ammirare le spiagge intorno da una prospettiva diversa. A bordo del battello si potranno anche degustare deliziose portate a base di pesce.

L’isola delle conchiglie

Un’altra idea per esplorare un ambiente ancora naturale e incontaminato è arrivare, via mare, all’isola delle Conchiglie: lunga circa 7 chilometri, segna il confine tra il mare Adriatico e la Laguna di Marano.

In pochi minuti, dal Faro Rosso di Lignano Sabbiadoro, si arriva sulla spiaggia tranquilla e silenziosa dell’isola che sembra trovarsi ai confini del mondo.

Scelta dagli appassionati di kitesurf nelle giornate di vento forte per le loro acrobazie in acqua, l’Isola delle Conchiglie è molto amata anche da chi fa escursioni in SUP o canoa.  

Tutte le informazioni necessarie sul sito di Lignano Sabbiadoro.

Testo di Anna Maria De Luca|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com