Oriente Occidente festival internazionale di danza a Rovereto

Dopo aver esplorato i Paesi delle rotte di Ulisse, il Festival internazionale di Danza Oriente Occidente ritorna e quest’anno varca le Colonne d’Ercole per proiettarsi verso nuovi  mondi. Il mare unisce i paesi che separa ricorda Alexander Pope nella Foresta di Windsor (1713). Qui si tratta di oceani: lo sguardo si poserà su Brasile e Cuba, su Giappone e Singapore, fino alla Nuova Caledonia. Per la 32ª edizione di Oriente Occidente si alterneranno le più interessanti compagnie internazionali che offriranno l’opportunità di avvicinare nuove culture, mix di tradizione e contemporaneità. Ospiti di questa edizione sono coreografi per lo più di formazione europea, fortemente ispirati da contaminazioni di altri orizzonti culturali. Porteranno a Rovereto tutte prime nazionali.  L’apertura è riservata a uno degli astri della danza contemporaneaEmio Greco, attivo in Olanda, che torna dopo anni di assenza. Assieme a Pieter C. Scholten debutterà col nuovo spettacolo Passione in Due, con la musica di Bach adattata ed eseguita live dal compositore Franck Krawczyk.

Nel secondo spettacolo,  Por um fio, Jomar Mesquita rende omaggio ad Arthur Bispo do Rosario (1909-1989) – una leggenda nel mondo dell’arte brasiliana – con una irresistibile miscela di samba, forrò, merengue, danza contemporanea e un visual design, composto da fili tessuti che ricordano i ricami delle opere di do Rosario.

Segue la giapponese Carlotta Ikeda che, con la sua compagnia Ariadone, si fa prospettiva femminile della danza Butoh, la cui forza drammatica in questa coreografia sfuma in ironia da cabaret.

Propongono una vivace commistione tra riflessione e vitalità Marcia Milhazes (Brasile) e Isabel Bustos (Cuba), che incarnano la più schietta anima dell’America latina, declinandola attraverso gli insegnamenti delle migliori scuole europee in dialogo con le arti visive e plastiche.

Ancora contaminazioni nella performance di Aurelia Baumgartner (Germania) e Silvio Cattani (Italia), un incontro tra scrittura coreografica e pittura, video arte, installazione.


Grande attesa e curiosità per Sharon Fridman, giovane interprete di origine israeliana, considerata dalla critica una delle più interessanti promesse dell’arte coreutica, e per Kuik Swee Boon (Singapore) alla guida di T.H.E. Dance Company, compagnia asiatica di punta della scena orientale, per la prima volta in Italia.

Ospite di Oriente Occidente anche il Kenia, con Fernando Anuang’A, danzatore e coreografo autodidatta,  e i Maasaï Vocals che intonano canti di nascita e di morte, di lavoro o di gioco, scandendo il ritmo dei caratteristici slanci e salti in verticale.


Completeranno il programma del festival, lo spettacolo vincitore della passata edizione del concorso coreografico Danz’è della compagnia Petranura Danza Megakles Ballet (Italia) e il Site Specific Young Project, laboratorio formativo creato da Mauro Astolfi, che firma la regia dell’esibizione di undici giovani danzatori trentini nella cornice del MUSE (MUseo delle ScienzE), edificio che Renzo Piano ha realizzato per Trento.


Informazioni utili

Dove: Rovereto e Trento

Quando: 1-9 settembre 2012

Come arrivare: A Trento e Rovereto si arriva comodamente in auto con l’autostrada A22. Sono molto ben servite anche dal treno, trovandosi sulla direttrice Verona – Brenenro

Dove dormire: Villa Madruzzo, loc. Ponte Alto, Cognola (TN).  t 0461 986220. In una vecchia villa appena fuori città, 3*, ottimo rapporto qualità prezzo. Hotel Rovereto, 3*, Corso Rosmini 82/D, Rovereto. t 0464435222. Nel centro storico e vicinissimo alla stazione.

Dove mangiare:Osteria a Le Due Spade, via Don Arcangelo Rizzi, 11, Trento. t 0461234343. Ristorante Tema, corso Bettini 49, Rovereto t 0464436507.

Informazioni: www.orienteoccidente.it t 0464 431660


Testo a cura di Federico Klausner

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