Il biglietto che consegnano all’ingresso è la riproduzione dell’originale Boarding Pass, dato ai passeggeri del Titanic per il viaggio che li avrebbe portati in America, se non fosse accaduto il disastro che conosciamo, tra la notte del 14 e 15 aprile del 1912. Dietro c’è scritto il nome del passeggero, chi lo accompagna, i dati personali e la cabina appartenente. Un brivido corre lungo la nostra schiena entrando in un atmosfera che emoziona, nel bene e nel male. Una nave dalla lunghezza di 269 metri, una larghezza di 29, un’altezza di 53 – come un edificio di 11 piani -una capienza di 3320 tra passeggeri ed equipaggio, ad una velocità di 23-24 nodi pari a 52 km/h. Nei primi Novecento era la più grande nave costruita all’epoca, guidata dal Capitano Smith, che salpando da Southampton doveva dirigersi verso il sogno americano. Dopo il ritrovamento del relitto avvenuto il 1° settembre 1985,la RMS Titanic, Inc si è impegnata a recuperare, restaurare e rendere visibili tutti gli oggetti e i suoi reperti, per perpetuare la memoria della nave e di tutti coloro che vi perirono, famiglie che viaggiavano per raggiungere i loro cari, per andare in vacanza, per affari o per storie d’amore. L’interessante mostra sta girando il mondo da diciotto anni con più di 25 milioni di visitatori e dopo tante tappe in America è sbarcata in Europa, ora è a Parigi. Per la grande affluenza che ha avuto dal 1° giugno di quest’anno, data d’inizio, il termine è stato prorogato al 29 settembre e, chi si trova in città o ha un pretesto per andarci, non può assolutamente mancare di vederla.
Paris Expo, alla Porta di Versailles, raggiungibile facilmente con la metro verde n.12 e poche fermate da Place de la Concorde, ci accoglie un imponente cartellone con l’immagine del Titanic in navigazione. Una coda veloce e silenziosa, che con adulti e bambini si immerge nello stend allestito come se si entrasse veramente nella nave: grandi sale espongono gli oggetti originali recuperati in tanti anni di ricerca, alcuni impossibili da restaurare, altri intatti, altri restaurati e tornati a rivivere. E ci si accorge già all’ingresso, con una rappresentazione degli avvenimenti e i personaggi del tempo che la vita di bordo del Titanic è un chiaro specchio della realtà sociale dell’epoca, facendoci entrare nella storia con una impalpabile sensazione di esserci. Un grande blocco di ghiaccio che si può toccare, ci fa percepire l’intensità del freddo che poteva fare in quella maledetta notte, poi ci si incanala in un corridoio illuminato, tutto in legno bianco, fregi e lumetti dorati, con un tappeto vermiglio come era in origine e che ci conduce nelle suite, nelle cabine, nei servizi, facendoci rivivere in breve tempo l’emozione di chi vi aveva alloggiato. Strumenti di navigazione, porcellane, argenti, oggetti di uso comune, borsette, gioielli si susseguono uno accanto all’altro e alla fine del percorso non si può fare a meno di commuoversi. Osservando sulle pareti e nelle bacheche gli oggetti personali dei sopravvissuti, una piccola gioia ci viene leggendo la storia di qualcuno che ce l’ha fatta, che si è salvato dalla sciagura e ha potuto ricominciare una nuova vita, come l’ultima superstite, Millvina Dean, una bimba di appena due mesi, la più giovane dei passeggeri, morta nel 2009 all’età di 97 anni, con stampato nel cuore ignaro “il ricordo” di quella notte infinitamente lunga.
Info utili
Cosa: Titanic l’Exposition
Dove: Paris Expo – Padiglione 8
Quando: fino al 29 settembre 2013
Orario: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 fino al 29 settembre con notturni il sabato 21 e 28 settembre fino alle 22
Testo di Simonetta Bonamoneta © RIPRODUZIONE RISERVATA
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