Cosa ci aspetta a Matera Capitale della cultura 2019. Ecco qualche spoiler sul programma previsto per il prossimo anno.
Musica e festa: 131 bande da tutti i comuni della Basilicata, 20 dalle regioni italiane e 27 da tutta Europa. Si apre così la cerimonia inaugurale del 19 gennaio 2019 per festeggiare Matera, Capitale europea della cultura.
La città dei Sassi, in occasione della sua prestigiosa nomina, si costella di eventi e si appresta ad accogliere artisti e turisti da ogni dove. Ecco allora un’anticipazione del programma presentato lo scorso 21 settembre.
Mostre
Quattro, le grandi mostre dedicate alla città e alla sua regione in cui affonda le radici, per un racconto dal passato al futuro.
Ars Excavandi: sulle città rupestri. Curata dall’architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano, e inaugurata a Matera a gennaio.
Rinascimento Riletto: sulle opere rinascimentali a Sud di Roma. Curata da Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata, e inaugurata a Matera ad aprile.
La poetica dei numeri primi: sulla scienza e la matematica con un focus su Pitagora. Curata da Piergiorgio Odifreddi, uno dei maggiori divulgatori scientifici italiani, e inaugurata a Metaponto a giugno.
Osservatorio dell’Antropocene: sulla nuova era geologica definita dalle azioni dell’uomo. Curata dal fotografo e film-maker Armin Linke, e inaugurata a Matera a settembre.
Produzioni originali
Per quanto riguarda invece le produzioni originali, ne saranno realizzate 50 e verranno distribuite in diversi luoghi della Capitale della cultura e della Basilicata. Lo scopo sarà quello di contribuire a dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: Radici e Percorsi, Continuità e Rotture, Futuro Remoto, Utopie e Distopie, Riflessioni e Connessioni. Per ogni progetto ci sarà il coinvolgimento dei cittadini e della rete del partenariato europeo.
I-DEA
Nel 2019 è prevista la progettazione esecutiva dell’I-DEA, Istituto Demo Etno Antropologico, con il coinvolgimento di 5 grandi artisti internazionali che si occuperanno di realizzare 5 grandi installazioni pubbliche. In contemporanea l’Open Design School, laboratorio interdisciplinare costituito da professionisti provenienti dalla Basilicata, dal resto d’Italia e dall’Europa, realizzerà le strutture (palchi, allestimenti, segnaletica) funzionali agli eventi del 2019.
Community Matera
Con la piattaforma della Community di Matera 2019 sarà possibile realizzare piccoli progetti di comunità: ogni comune della regione ospiterà un’iniziativa che lo renderà Capitale Europea della Cultura per un giorno.
Due categorie di professionisti, selezionati fra i giovani del Sud Italia, – i Makers e i Linkers – si occuperanno rispettivamente di fare in modo che i singoli progetti abbiano un pubblico preciso e partecipe, e di far sì che questi progetti utilizzino i migliori talenti e le migliori tecnologie. Lo scopo finale è avere un programma di altissima qualità da poter essere poi esportato nei tre anni successivi in tutta Europa.
Passaporto 2019 e Open Future
Per accedere a tutte le manifestazioni organizzate dalla Fondazione nel 2019 verrà creato e un unico semplice ticket di ingresso, detto Passaporto 2019 e del valore di 19 euro. Il passaporto conterrà un diritto e un dovere per ciascun cittadinostraordinario: il diritto a prenotarsi e il dovere di portare un oggetto a Matera. L’insieme dei diversi oggetti darà vita alla quinta, ultima e insolita mostra in città: Open Future. Uno sguardo sugli amanti della cultura in Italia e in Europa.
Iniziative tematiche
Dal 19 gennaio 2018, con la festa del Meno Uno, si è avviato il countdown verso la data della cerimonia inaugurale del 2019. Da quel giorno, ogni 19 del mese, ci sono state e continueranno ad esserci iniziative tematiche in attesa dell’anno cruciale da Capitale Europea della Cultura.
Insomma, di certo da queste parti non ci si annoierà. Ma soprattutto si respirerà un’aria di comunità e turismo condiviso mai percepita prima.
Testo di Redazione|Riproduzione riservata Latitudeslife.com
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