Langhe, la Penultima cena con il re tartufo bianco.

Il bello dell’autunno sono i regali della terra come il tartufo bianco, con i suoi profumi e sapori che diventano esperienze e occasioni di viaggio: viaggi di scoperta  e sensoriali, perché attraverso il gusto, l’olfatto e la vista si raggiungono picchi di vero piacere che si insedieranno nei nostri ricordi.


È un dato di fatto, spesso sono i momenti dedicati al cibo quelli che si ricordano maggiormente. La Fiera Mondiale del Tartufo ben rappresenta uno di questi viaggi gastro-estatici. Arrivata alla 89a edizione, nel corso del tempo ha diffuso la conoscenza di Alba e delle Langhe e del loro corredo di delizie in tutto il mondo.

In più fortunatamente questa si presenta come un’ottima annata per il tartufo, in quanto a qualità, quantità e … costi. Peraltro l’esborso per accaparrarsi il prezioso fungo ipogeo ( Tuber magnatum Pico, tartufo bianco di Alba) rimane pur sempre cospicuo, e bisogna sapere scegliere fra mille proposte.

Come riconoscere i migliori tartufi

Stefano Cometti, uno dei giudici incaricato dalla fiera, ci ha dato qualche dritta. Intanto i giudici sono lì proprio per tutelare chi compra, catalogando i tartufi posti in vendita e dando assistenza dopo l’acquisto. Basta portare a loro il pregiato pacchettino (sopra ai 10 gr) e vi diranno se avete scelto bene. In caso contrario potrete cambiare quanto acquistato. I suoi consigli? I migliori pesano fra i 20 e i 40 grammi, di colore chiaro tendente al giallino con striature verdine, profumo intenso e consistenza soda. Quelli molto grandi, seppure ricercati per le dimensioni, posso avere una maturazione diversa all’esterno e all’interno. Quello fotografato però è un super truffle!

Ma quanto e come si conserva? Mangiatelo il prima possibile, è il suo consiglio. Si manterrà inalterato nei ricordi. E comunque non bisogna attendere più di 4/5 gg., al massimo una settimana dall’acquisto, e va tenuto sempre in frigorifero avvolto in carta assorbente e in barattolo di vetro.

La stagione dei tartufi bianchi? Nelle Langhe da ora (ottobre) fino a fine gennaio, poi si passa ai neri. I migliori sono ritenuti quelli di Alba, ma il bianco si trova in tutta la pianura padana, Veneto, Emilia, fino all’Istria.

La fetta Xfetta

L’importanza di tagliarlo, anzi lamellarlo. Un tartufo senza l’attrezzo adatto non è nulla. Ci vuole il classico tagliatartufi, ma anche quello ha qualche controindicazione. Ecco allora che i grandi chef ci vengono in aiuto con Xfetta, un semplicissimo strumento in acciaio con una fessura fissa (avete presente i quadri di Fontana?) in grado di originare la fetta perfetta. L’ha ideato e realizzato Davide Oldani, assistito da un team di bravissimi tecnici, e l’ha voluto far esordire proprio in Fiera. I prezzi? A partire da € 75 per professionisti, addetti ai lavori, appassionati.  C’è poi quello in edizione limitata  in acciaio damascato sinterizzato a € 1000.

Penultima cena, le finestre digitali

Si parlava di viaggi, esperienze sensoriali e, considerando i valori espressi da questo territorio premiato dall’UNESCO, culturali. Ecco allora la suggestione: replicare la tavola leonardesca della “Penultima” cena – The Langhe Supper, con una delle istallazioni di Anotherview, un progetto di Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen, che consiste nella produzione di finestre nomadi digitali, ognuna delle quali racconta un giorno della vita di un luogo diverso del mondo.

Le finestre (sostanzialmente dei contenitori di riprese video e multimediali) raccontano quello che succede dall’alba al tramonto e sono sincronizzate sul tempo reale. Ciascuna diventa quindi un “orologio” naturale dove ognuno può associare uno specifico momento della giornata a qualcosa che accade sullo schermo.

Tutto ha seguito l’iconografia dell’Ultima Cena, con 12 persone e un cerimoniere che si sono alternati ogni 2 ore, gustando i prodotti del territorio, nella cornice onirica delle Langhe, in un bellissimo vigneto dominato dalla Torre di Barbaresco. A sorreggere i piatti di portata un tavolo d’autore, vera e propria opera d’arte costruita direttamente in loco da Duilio Forte.

Nel contempo ospiti del mondo dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia si sono susseguiti insieme ai personaggi tipici della tradizione piemontese, come i cercatori di tartufo, i membri della confraternita della Nocciola delle Langhe, i presidenti dei borghi medioevali, i bambini delle scuole materne dei comuni delle Langhe, chef stellati come Davide Oldani, Maurilio Garola e Alessandro Negrini e Fabio Pisani.

Ora la finestra mobile aperta grazie alla 89esima Fiera Internazionale del Tartufo di Alba è pronta per arricchire le pareti di contesti prestigiosi – come già è stato per le altre opere gemelle di Anotherview – quali abitazioni, luxury boat (Royal Caribbean), fiere internazionali al pari di Jingart a Pechino, Art Basel / DesignMiami a Basilea e a Miami, Salone del Mobile a Milano e PAD a Londra.

di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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