Cambiamento climatico: viaggiare tutelando l’ambiente

I voli contribuiscono alle emissioni globali di anidride carbonica. Per questo, viaggiare responsabilmente diviene sempre più importante. La compensazione del carbonio può aiutare a contrastare l’impronta inquinante che i viaggi in aereo provocano. Vediamo come.

Foto di imagii da Pixabay

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L’estate si sta avvicinando ed è probabile che, dopo quest’anno di chiusura, molti di noi decideranno di intraprendere un viaggio. Altrettanto probabile è che per arrivare alle destinazioni scelte, dovremo salire su un aereo. Sulla scorta di un articolo apparso recentemente su Thrillist, vogliamo riflettere su quanto volare incida sul cambiamento climatico e su come si possa, in minima parte, rimediare.

Spieghiamoci meglio: il viaggio aereo è uno dei maggiori responsabili del cambiamento climatico. Secondo dati diffusi dall’Air Transport Action Group il settore dell’aviazione è responsabile del 2% circa delle emissioni di CO2 prodotte dall’attività umana globalmente. Un volo con in media 88 persone a bordo produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero per ogni chilometro percorso.

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Per quanto si voglia tutelare l’ambiente, spesso viaggiare in aereo è inevitabile. Certo, si possono scegliere altri mezzi, come l’auto o il treno, ma a volte davvero volare è l’unica soluzione (se non si vuole rinunciare alla destinazione scelta). Vogliamo allora parlarvi di un modo per trasformare un volo in aereo in un’occasione per contribuire alla conservazione del pianeta: la compensazione del carbonio.

Cos’è la compensazione del carbonio?

Ogni volta che un aereo effettua un percorso, produce una certa quantità di emissioni di anidride carbonica, che prende il nome di impronta di carbonio. Sono stati realizzati dei programmi con lo scopo di contrastare questa impronta. Attraverso uno speciale strumento viene calcolata la quantità di carbonio prodotta durante il viaggio, tenendo in considerazione variabili come il numero di passeggeri e la distanza percorsa. Dopodiché viene calcolato un importo in denaro equiparabile all’impronta carbonica, che può essere investito in un programma che finanzia energia pulita e rinnovabile.

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Quindi, l’idea che sta alla base di questa iniziativa è che attraverso questi programmi si possa rimediare alla scelta dell’aereo come mezzo con cui muoversi.

Come attuare questa compensazione?

Alcune compagnie aeree, come Delta, Qantas, United, Air New Zealand e Qatar, propongono questa possibilità al momento dell’acquisto del biglietto. È possibile utilizzare il loro calcolatore online. Ad esempio, il costo per compensare il volo di andata e ritorno da New York a Reykjavik è di circa $ 7. Dopodiché, si può scegliere tra le varie iniziative e i diversi progetti finalizzati alla tutela dell’ambiente.

Se ci si rivolge a compagnie aeree che non svolgono questo tipo di servizio, è comunque possibile usare calcolatori online e scegliere autonomamente l’iniziativa in cui investire.

La compensazione è affidabile?

Non sono programmi perfetti. I programmi di compensazione non sono completamente regolamentati e alcune organizzazioni sono a scopo di lucro, ma ci si sta mobilitando per un maggiore controllo. Molti ambientalisti hanno criticato questo tipo di servizio in quanto colpevole di aver deresponsabilizzato le persone e i viaggi in aereo per il cambiamento climatico.

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D’altra parte, ad oggi soluzioni verdi in ambiato dell’aviazione non ce ne sono ed è irrealistico pensare che le persone smetteranno di viaggiare in aereo. Quindi, ovviamente consigliamo a tutti di preferire altri mezzi, anche se meno veloci, per intraprendere determinati percorsi. Quando questo però non è possibile, riteniamo che i programmi di compensazione di carbonio possano, anche se in minima parte, avere una certa utilità per la tutela dell’ambiente.

Testo di Giulia Riedo | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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