
Un’isola. E che isola! Il Lido di Venezia non ha bisogno di presentazioni. La sua fama di meta balneare emerge dagli albori del turismo. E prende l’avvio dopo la metà dell’Ottocento, quando ancora era un’area campestre coltivata ad orti.

Poeti come Lord Byron e scrittori come Thomas Mann iniziarono a frequentarla, e via via venne scoperta dall’aristocrazia austro-ungarica, tedesca, scandinava, e quindi dell’est europeo a seguito della rivoluzione russa. La scelta di organizzare qui la mostra d’arte cinematografica internazionale del cinema, a partire dal 1932 aprì le porte al turismo d’élite francese, inglese, americano.

Un soggiorno nel mito

Soggiornare al Lido significa entrare nel mito immortalato in romanzi, immagini, storie tracciate dalla fantasia di un maestro della creatività come Hugo Pratt, che qui aveva casa. Ma anche incrociare vicende legate a nobili e regnanti di tutta l’Europa, attori e attrici, grandi magnati dell’industria e della finanza mondiale. Oggi però gli operatori del Lido si adoperano per far conoscere tanti altri aspetti di questa incredibile striscia sospesa tra Venezia e il mare aperto. All’insegna dell’andamento lento, la modalità slow da assumere senza indugio inforcando una bici e percorrendo con calma 12 chilometri colmi di sorprese.
Slow life, spiagge esclusive, celebrities

Andando a est verso San Nicolò e la sua estesa bocca di porto da cui transitano le grandi navi, si costeggiano spiagge di larghezza oceanica, e stabilimenti balneari curati come giardini. Qui le cabine hanno alle volte la dimensione dei tradizionali capanni. I bagni del Lido sono all’altezza della loro fama anche per quanto riguarda le precauzioni sanitarie, così importanti in questo periodo. Dal lato della laguna un’ampia area verde recintata racchiude il glorioso aeroporto Giovanni Nicelli, che possiede una delle piste più antiche d’Italia, tracciata tra il 1909 e il 1915. Tornando, le inconfondibili linee del casinò e del Palazzo del Cinema campeggiano tra storici hotel simbolo del Lido. Tra cui l’Excelsior, da sempre prediletto da tante celebrities, con le caratteristiche capannine tendate sulla spiaggia.
E poi natura vera e dune sul mare aperto

Poco oltre inizia il versante il più green e vario, e anche il più affascinante. Il borgo storico di Malamocco è un piccolo gioiello di case tradizionali e canali fermo nel tempo. Proseguendo una serie di orti e coltivi ricorda l’antica vocazione del Lido. Ricavato nell’area di un forte austriaco, ecco il green del Circolo Golf Venezia. Fondato nel 1928, è inserito dal 1986 nella top ten dei migliori campi d’Italia.

Avvicinandosi alla bocca di porto appaiono pineta e vegetazione spontanea dell’Alto Adriatico, un mosaico di dune che degrada al mare. Siamo nell’ Oasi delle Dune degli Alberoni, riserva naturale WWF di grande bellezza e importanza naturalistica, che ogni anno muta le sue forme in base ai cicli stagionali. Una zona dalla complessa biodiversità ricca di flora e uccelli rari, come l’occhiocotto, lo zigolo nero, il chimerico succiacapre, il fratino e il fraticello.

Una vacanza al Lido è una pausa benefica di tranquillità, nel verde, stando al mare, con tanti stabilimenti premiati bandiera Blu e Verde, facendo sport, godendo relax, natura, wellness, cose buone. E magari provando esperienze fuori dal comune, fosse un corso di voga da gondola o un giro in elicottero sulla laguna. Poi, quando scatta la voglia, in un attimo è Venezia.

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Testo di Gianfranco Podestà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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