Perfetti per una gita fuori porta o un weekend, i borghi del Triangolo Lariano e della Valle d’Intelvi sono meta ideale per andare alla scoperta di luoghi anche poco conosciuti. Ricchi di storia, arte e, soprattutto, natura dove fare sport o rilassarsi lontano dalla folla

Affacciati sul lago o adagiati nell’entroterra, i tanti borghi del Triangolo Lariano e della Valle d’Intelvi sono luoghi ricchi di fascino e storia tutti da scoprire. Tra antiche chiese e monasteri medievali, eleganti ville signorili delle facoltose famiglie comasche e milanesi per i periodi di villeggiatura nel ‘900, e sontuosi alberghi che hanno ospitato personalità celebri, nobili artisti di tutto il mondo.
Ciascuna località ha le sue caratteristiche, ma tutte hanno in comune il sapore d’altri tempi da assaporare con calma tra visite ed escursioni nella natura che li circonda.
Cernobbio

A breve distanza da Como, situata ai piedi del Monte Bisbino e affacciata sulla sponda occidentale del lago, Cernobbio è uno dei borghi più affascinanti. Il suo centro storico è come un belvedere a sfioro sull’acqua dove passeggiare sul lungolago.
La bellezza del paesaggio e l’atmosfera tranquilla in cui è immerso, ha ispirato molti artisti e, fin dall’inizio del Novecento, è diventata meta di villeggiatura per le facoltose famiglie comasche e milanesi. Di quei tempi restano eleganti ville signorili, giardini e prestigiosi alberghi che hanno ospitato personaggi di rilievo e turisti di tutto il mondo.
La villa più prestigiosa è Villa d’Este, costruita a fine Cinquecento per un eminente cardinale comasco, è stata trasformata, nel 1873, in un albergo di charme a 5 stelle tra i più celebrati al mondo, conservando tutta la sua storia: saloni e camere sontuose, numerose opere d’arte e un parco di 10 ettari con piante centenarie.

Recentemente rinnovata è, poi, Villa Bernasconi, un gioiello Liberty del 1906 oggi trasformato in museo dedicato alla sua storia e alla famiglia Bernasconi, proprietari e imprenditori tessile oltre ad ospitare eventi d’arte e cultura.
Infine, Villa Erba, costruita fra il 1894 e il 1898, per volontà dell’omonima famiglia di industriali farmaceutici: oggi trasformata in centro congressi, i suoi interni sontuosi e il bel parco circostante sono stati usati come set cinematografici per famosi film hollywoodiani.
Bellagio

Aristocratica, elegante, dal fascino senza tempo. Bellagio, nota anche come la Perla del lago di Como, che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, è adagiata su un promontorio alla punta estrema del Triangolo Lariano, quasi a fare da vedetta ai due rami del lago.
Un punto d’incontro tra bellezza e tranquillità, circondato da querce, faggi e abeti, da scoprire tra chiese secolari, antiche scalinate in pietra e vicoli e, soprattutto, lussuosi hotel e ville storiche impreziosite da giardini all’inglese e all’italiana.
La si raggiunge comodamente in battello o in traghetto e, dall’approdo, si passeggia tra il lungolago e le sue vie immerse ancora oggi in quell’atmosfera rilassata che regnava a partire dall’800, quando divenne meta di villeggiatura dell’aristocrazia lombarda e di ospiti illustri, artisti, poeti e teste coronate d’Europa.
Da visitare, il parco di Villa Serbelloni, un’oasi di verde protesa verso il lago che ricopre quasi tutto il promontorio di Bellagio e dove passeggiare ammirando lo splendido panorama circostante; e, poi, i giardini di Villa Melzi, tra i più belli d’Italia e d’Europa, progettati da Luigi Canonica con il botanico Luigi Villoresi.
Sono un incantevole esempio di giardini all’inglese, con terrazzamenti, piccoli dossi e vialetti che corrono, tra essenze tropicali ed esotiche, sculture, un tempietto moresco e un laghetto giapponese, attorno alla Villa (privata e non visitabile), la Cappella e l’Orangérie.
Canzo

Punto di accesso alla Valassina, Canzo è una meta interessante per scoprire storia e natura dell’entroterra del Triangolo lariano. Il suo centro antico conserva ancora belle testimonianze del suo passato: la barocca Basilica di Santo Stefano protomartire, della prima metà del ‘700, con l’alto campanile laterale dal tetto in bronzo, la Chiesa Conventuale di San Francesco e l’Eremo di San Miro al Monte, meta di pellegrinaggio soprattutto per la sorgente d’acqua che avrebbe proprietà curative.
Altri luoghi di visita sono poi il delizioso piccolo Teatro Sociale, in stile neoclassico, e alcune dimore signorili tra le quali spicca Villa Meda: oggi adibita alle attività comunali, è famosa oltre che per il suo stile elegante anche per essere stata la residenza di Marianna Meda, suocera di Alessandro Manzoni, che qui trasse ispirazione per ambientare I Promessi Sposi durante i periodi di villeggiatura.

Canzo è anche il punto di partenza per escursioni nella natura circostante: al lago del Segrino, un piccolo specchio d’acqua tra i più limpidi d’Europa, dove praticare sport o rilassarsi al sole oppure percorrere diversi sentieri, dai più semplici ai più impegnativi, che si inoltrano nel paesaggio delle Prealpi lombarde.
Argegno

Porta d’ingresso della Valle d’Intelvi, lungo la statale Regina sulla sponda occidentale del lago, Argegno è un borgo medievale attraversato dalla foce del fiume Telo, che lo divide in due parti collegate da un antico ponte in pietra a sesto acuto.
Di origine romana, la sua storia è legata alla funzione difensiva per ostacolare il passaggio agli invasori che si ritrova nelle antiche case in pietra molto ravvicinate tra loro e a strapiombo sul lago.

Da vedere il Santuario di Sant’Anna, un edificio settecentesco che conserva all’interno stucchi e affreschi originari. Da Argegno partono anche diverse escursioni in montagna e nella natura: dal paese parte una funivia che sale fino a Pigra, a 881 mt. di quota, situata su di un altopiano da cui ammirare un bellissimo panorama del lago di Como.
Isola Comacina

Si trova di fronte al comune di Sala Comacina ma appartiene al comune di Tremezzina ed è l’unica isola del lago di Como. Oggi è poco popolata ma la sua storia, risalente ai romani, e la sua posizione, importante da un punto di vista difensivo, ne fanno un luogo piacevole da visitare.
Lunga circa seicento metri e larga solo duecento, è ricoperta da una fitta vegetazione di ulivi, tigli, allori, gelsi, l’isola è un incanto in ogni stagione ma diventa particolarmente suggestiva il 24 giugno, durante la festa di San Giovanni, nota anche come sagra dei Lumaghitt, la più antica manifestazione del lago, celebrato con una solenne processione di barche e il tradizionale spettacolo pirotecnico sul lago.
Del suo passato, l’unico edificio ancora integro è la chiesetta barocca di San Giovanni, mentre delle altre otto chiese presenti al tempo, sono andate distrutte durante la guerra fra i Comuni di Como e Milano e restano solo i ruderi, come quelli della Basilica Romana dedicata a Sant’Eufemia.
Infoutili
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Testo di Francesca Pace|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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