La natura rigogliosa del lago di Como e i suoi incantevoli scorci panoramici, sono una meta perfetta per fare escursioni in mezzo alla natura. Da quelle più facili per una passeggiata alla domenica con la famiglia a quelle un po’ più impegnative per gli amanti del trekking. Ma anche per fare divertenti attività in mezzo alla natura per imparare e divertirsi

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Passeggiata a Piano Rancio, Triangolo Lariano, Lago di Como ©Eugenio Bersani

Passeggiate e trekking

La natura e la ricca rete di sentieri escursionistici sono offrono tante occasioni di escursioni, dalle tranquille passeggiate con la famiglia ai trekking più impegnativi per i più allenati.

Molto amata da escursionisti e famiglie è la salita al Monte San Primo, che con i suoi 1.682 m è la cima più alta del Triangolo lariano. Da molti è considerata la montagna più panoramica di tutto il territorio fra Como e Lecco per la vista a 360 gradi che si apre allo sguardo: sui due rami del lago di Como, le Prealpi comasche, le Alpi – nelle giornate terse si può intravedere anche il Monte Rosa – e la pianura padana.

Esistono vari percorsi che permettono a tutti di poter raggiungere la vetta facilmente, senza pericoli. Una adatta anche ai meno allenati sui 10 Km con una pendenza minore: dalla Colma di Sormano, raggiungere Pian del Tivano, dirigersi verso l’Alpe di Torno, poi Alpe Spessola, ancora Alpe di Terrobiotta e raggiungere, infine, la cima del Monte San Primo. Una più breve, di circa 6 km, ma con maggior dislivello che richiede 2 ore di camminata che parte dalla località Piano Rancio.

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Lo straordinario panorama sul lago di Como dal monte San Primo ©Shutterstock

Adatta a tutti e ideale per tutte le stagioni è la Greenway del lago di Como, una piacevole passeggiata immersa in uno splendido paesaggio naturale. È un percorso di circa 10 km che parte da Colonno, in Valle d’Intelvi, e prosegue verso Sala Comacina, Ossuccio, Lenno fino a Tremezzo, seguendo per alcuni tratti l’antica Via Regina.

Lungo la strada, tra lungolago e deviazioni all’interno, si passa tra storici borghi del lago con i loro porticcioli, antiche ville signorili e chiesette, facendo delle soste per ammirare il paesaggio disegnato da terrazzamenti, splendidi giardini in fiore e piccoli uliveti affacciati sull’acqua.

Accanto a Villa d’Este, a Cernobbio, invece, si trova un luogo speciale che è diventato parte integrante della storia recente locale. Si tratta del Giardino della Valle, un’oasi verde e fiorita, creata negli anni ’80 dalla signora Pupa Frati, nota anche come Nonna Pupa, al posto di una discarica abusiva.

Con l’aiuto di poche e fidate persone, ha trasformato questo angolo in uno splendido e rigoglioso giardino botanico aperto a tutti. Negli anni, è diventato un posto molto amato non solo dagli abitanti come luogo d’incontro ma anche da artisti, fotografi e visitatori del lago di Como. Inoltre, a maggio, si tiene il Concorso della Rosa, un fiore molto caro a Nonna Pupa che invita tutti a partecipare presentando i propri esemplari.

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La farina di castagne è largamente impiegata nella gastronomia locale tradizionale ©Shutterstock

Un’altra gita piacevole è quella che parte da Dizzasco, all’ingresso della Valle d’Intelvi, dove si trova la Valle dei Mulini. Un’area immersa nel verde così chiamata per i tanti opifici che sfruttavano forza idraulica del torrente Telo per la macina o la forgiatura del ferro.

Risalgono al XVIII secolo ed erano utilizzati per macinare grano e castagne e per fabbricare utensili agricoli. Di questi, se ne possono ammirare solo cinque, ben conservati che, attualmente, sono stati trasformati in abitazioni private.

Ogni anno, per valorizzare questa tradizione dell’attività contadina, si svolge la Festa dei Mulini durante la quale si visitano queste storiche strutture comprese quella detta del Traversa, l’ultimo rimasto in funzione fino al 1975 e di cui restano la ruota e la ciminiera e della Teresa che ha una meridiana sulla sua facciata.

Itinerari in bicicletta

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Santuario Madonna del Ghisallo, Como ©Eugenio Bersani

Le strade che percorrono sponde ed entroterra del lago di Como sono un vero paradiso per gli appassionati di ciclismo.
Uno dei luoghi amati per i fan della due ruote, è la Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti. Si trova a Magreglio, in prossimità del valico stradale che collega la Valassina con la parte alta del Triangolo Lariano, dove su un colle, sorge il bel Santuario.

La sua fama è, infatti, legata all’omonima salita percorsa dal Giro di Lombardia e, più volte, inserita nel tracciato del Giro d’Italia. Gli appassionati delle due ruote amano, in genere, raggiungerla da Bellagio con un tratto piuttosto impegnativo in salita e un dislivello di 500 metri, ma la sfida e il panorama che si ammira dalla cima del colle ripaga della fatica.

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Cimeli della storia del ciclismo conservati all’interno del Santuario della Madonna del Ghisallo, Como ©Eugenio Bersani

All’interno del piccolo Santuario, sono conservati importanti cimeli del mondo del ciclismo, mentre all’esterno si trovano il Monumento al Ciclista e il Museo del Ciclismo, creato nel 2006 dal grande campione di ciclismo Fiorenzo Magni: disposto su tre piani, comprende un’ampia raccolta di cimeli, dalle biciclette d’epoca a quelle più moderne, foto, trofei e la più grande collezione di maglie rosa al mondo che raccontano le imprese eroiche compiute da ciclisti di ieri e di oggi.

Oltre alla salita di Ghisallo, un percorso solo per “veri” ciclisti che amano le sfide e cimentarsi con le salite più impegnative, quelle dei grandi campioni, è il Muro di Sormano. Considerata la pista ciclabile più dura del mondo, è diventata famosa negli anni Sessanta dopo essere stata inserita nel Giro di Lombardia.

Si trova in prossimità del comune comasco ed è una salita di 1,7 Km, con pendenze tra il 15,8% e il 27% e che raggiunge quota 1.107 metri. Può essere affrontata partendo da Nesso compiendo con un giro ad anello di circa 50 km e panorami davvero unici oppure attraversando il Triangolo lariano da Como, partendo da Brunate e arrivando fino a Bellagio.

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Itinerari in bici off-road in Valle d’Intelvi ©Shutterstock

Sul versante occidentale, in Valle d’Intelvi, si può seguire un percorso ad anello lungo 28 km, di media difficoltà, che permette di scoprire antichi mestieri e tradizioni locali. In sella a una due ruote, si parte da Cerano, con le sue vie artistiche e piccole opere d’arte disseminate nel borgo e la Chiesa di San Tommaso con la Torre Teodolinda, per proseguire verso Veglio dove vistare la chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, il più antico esempio di arte comacina in Valle.

Passando tra ampi pascoli e un antico rifugio per il bestiame dell’Alpe Grande, si arriva a Orimento che offre una vista spettacolare sul lago per poi proseguire verso Tre Crus e Pian delle Alpi con vista sui monti a picco sul lago. Da qui inizia la discesa che riporta a Cerano, non prima di aver fatto sosta in qualche malga per gustare i prodotti tipici montani, come il formaggio zincarlin, re indiscusso della Valle.

Sport a filo d’acqua

Con la bella stagione, le attività sull’acqua diventano grandi protagoniste del lago. Lungo il litorale si trovano diversi centri sportivi dove noleggiare l’attrezzatura adatta oppure seguire corsi per imparare un nuovo sport.

Primo fra tutti la canoa, lo sport che ha visto nascere campioni mondiali proprio qui sul lago di Como, o il SUP (Stand Up Paddle), con cui si sta in piedi su una tavola da surf e ci si sposta con una pagaia: entrambi permettono di scivolare sull’acqua lentamente e, immersi nel silenzio, andare a esplorare le spiagge incantevoli della costa.

Per chi ama l’adrenalina e la velocità, invece, può praticare lo sci nautico o il wakeboard (su tavola) trainati da un motoscafo. O, ancora, gli appassionati del mondo sommerso possono fare immersioni subacquee, singole o di gruppo, rivolgendosi ai centri specializzati.

In volo sul lago

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Volo in parapendio sul lago di Como ©Shutterstock

Voglia di emozioni forti? Ci vuole forse un po’ di coraggio ma la vista che si apre sorvolando il lago di Como in parapendio farà dimenticare tutti i timori. In molte località del lago di Como si trovano diverse associazioni o agenzie qualificate dove prenotare un volo.

Tra i luoghi di partenza più rinomati, c’è il monte Cornizzolo, cima panoramica del Triangolo Lariano e famoso tra gli appassionati di deltaplano e parapendio perché il campo di decollo, posto a 1050 mt di quota, è accessibile quasi tutto l’anno ed è spesso sede di competizioni nazionali e internazionali.

Oppure, in Valle d’Intelvi si decolla da Pigra, dove si trova uno dei balconi naturali più belli del lago o dal Monte Sertore a Blessagno.

Esperienze nella natura

La natura ancora in gran parte selvatica e incontaminata del Triangolo Lariano è alla base di una tradizione erboristica secolare. Un sapere antico che oggi è mantenuto vivo dal piccolo laboratorio Microcosmo, specializzato nella preparazione di prodotti per la salute e la bellezza a base di piante officinali.

La raccolta e la lavorazione avviene secondo l’antica arte della spagiria che rispetta i tempi della natura per ottenere il meglio dalle piante. Microcosmo offre anche l’interessante esperienza di fare una passeggiata sensoriale alla scoperta delle erbe spontanee del territorio, delle loro proprietà e benefici, rese particolarmente efficaci dal microclima del Triangolo Lariano, per poi osservare i metodi di lavorazione nel laboratorio.

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Agriturismo Le Radici in Valle d’Intelvi, Como ©Lucio Rossi

Ecco un’esperienza che piacerà tanto a piccoli e grandi. A Blessagno, in Valle d’Intelvi, si può fare una passeggiata con i lama. Un’occasione insolita e divertente proposta dall’agriturismo Le Radici, un angolo di paradiso in montagna situato a 1100 mt.di altitudine.

Da qui, dopo aver familiarizzato con i nuovi compagni di viaggio, si parte seguendo un semplice percorso lungo una vecchia mulattiera, passando tra pascoli, la natura rigogliosa della Valle e ammirando il panorama delle prealpi comasche, il Monte Generoso fino al lontano Monte Rosa.

Oltre ai simpatici e docili lama, l’agriturismo accoglie anche capre nere di Verzasca, una specie in via di estinzione, i Cavallini della Giara, una razza antichissima, suini neri delle Alpi e uno Yak che convivono pacificamente con pecore, asini e galline, liberi e felici nel pascolo dell’alpeggio.

Si chiama Passaggio al bosco ed è un modo originale per immergersi nella natura divertendosi, ideato da OltreLario e la Bottega d’arte tipografica Pratiche dello Yajè di Lasnigo. Con una semplice passeggiata da Rezzago, ci si inoltra uno fitto bosco attraversato da un torrente fino a raggiungere la selva di castagni secolari.

Sfoglia la rivista dedicata all’Oltrelario

Oltre a cercare castagne (quando è stagione), ci si messe comodi sotto uno dei grandi alberi e ci si diverte a realizzare un libretto illustrato con ciò che si trova nel bosco (erba, foglie, rametti, semi) utilizzando la tecnica del monoprinting, un metodo usato tra la fine dell’800 e inizio ‘900 e che ha la particolarità di poter realizzare una sola stampa (al contrario della stampa tradizionale che permette di ottenere un numero illimitato di immagini) utilizzando inchiostro naturale.

Infoutili

Chi vuole avere maggiori informazioni può visitare il sito di OltreLario o scaricare l’APP OltreLario disponibile su Apple Store e Play Store

Testo di Francesca Pace|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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