3 In cerca di avventure al Wildpark di Bad Mergentheim
4: L’invenzione delle bambole, il Puppenmuseum a Donaüworth
5: Falconieri e rapaci nel castello di Schillingsfürst
6: Augusta e il suo vivace mercato
7: Aggirarsi tra le antiche locomotive del Bayerisches Eisenbahnmuseum
8: Fare scorta di formaggi bavaresi nella malga Schöneggar Käsealm
9: Rottenbuch, un meraviglioso monastero barocco
10 Wieskirche, un tesoro Unesco in mezzo ai prati
Ecco qualche prezioso suggerimento sulle cose da fare e da vedere durante un viaggio lungo la Strada Romantica in Germania.
1- Il Brückenschoppen a Wὕrzburg
Attorno alla città di Wὕrzburg, sui fianchi della Fortezza e ai lati del grande Meno, filari e filari di vitigni esposti al sole testimoniano che qui si beve e si bene benissimo.
Grandi vini, soprattutto bianchi, Sylvaner, Riesling, Müller Thurgau, prodotti dagli 87 ettari esposti a sud da cui arrivano 1.000.000 di bottiglie all’anno.
Piacere e orgoglio enologico si traducono in un rito dal nome di Brückenschoppen. Ogni sera sull’antico ponte del Meno, sui suoi bastioni e sotto gli sguardi quieti delle statue dei Santi, migliaia di persone bevono, chiacchierano e ridono.
Il vino che si mesce arriva dalle tre cantine storiche della città e intreccia locali e visitatori in un unico abbraccio; sarà perché le dosi sono piuttosto generose- il Brückenschoppen, bere un bicchiere di vino sul ponte, prevede calici colmi da 250 cc, ripetibili- ma ci si sente benissimo, ci si sente subito accolti, cittadini anche noi che siamo di passaggio.
Sotto scorre placido il Meno, il tramonto avanza e gli animi si alleggeriscono. E quindi in alto i calici e che si levi il brindisi riservato al vino. Zum Wohl!
2- Beckstein, andar per vino
Vino, capitolo secondo. Ancora una volta dobbiamo uscire dalla nostra ignoranza e inchinarci davanti al pregio dei vini tedeschi e della Franconia, in particolare.
Eccoci nella piccola Beckstein, felice villaggio a totale dedizione vinicola. Altra sorpresa della Romantische strasse che improvvisamente si circonda di vigneti che rivestono intere dolci colline. È stupendo. Ebbene, qui a Beckstein ha sede la “Tauberfränkische Winzergenossenschaft”, nome difficilissimo che significa “Cooperativa di Viticoltori del Tauber-Franconia”.
La sede della cooperativa è moderna e accogliente. Qui gruppi e singoli accorrono per acquistare i grandi vini locali, per visitare le antiche cantine e degustare ottimi calici.
Sono le 10 del mattino ma il Sylvaner fresco con il bretzel al burro scende in gola senza freni. Sono molto accoglienti qui alla cantina, tra le più antiche del Baden con 250 soci attivi. Un vignaiolo molto loquace ci tiene anche una breve lezione sui raccolti tirando fuori come per magia un tralcio antico di vite.
Per saperne di più si può consultare il sito.
3- In cerca di avventure al Wildpark di Bad Mergentheim
Fate una sosta selvaggia, varcate senza timore i cancelli del Wilpark di Bad Mergentheim. Prima di entrare un schiera di totem incisi nel legno, rappresentano la fauna selvatica che vi sta aspettando.
Il parco è molto vasto: ben 35 ettari di verde in cui sono stati ricostruiti glia habitat naturali di 50 specie animali. La cosa più divertente è l’avvistamento. Le zone in cui abita la fauna sono immerse tra alberi, laghetti e cespugli.
Cervi, rapaci, alci, un orso bruno, avvoltoi e lupi vivono qui, si nascondono ed è divertentissimo cercarli. Forse la parte più emozionante riguarda i lupi, un branco, in verità. Circa 30 esemplari che si possono avvistare all’interno di speciali casette di avvistamento.
Non manca un grande parco giochi nella zona dell’ingresso e un ristorante. Ci si va con la scusa di far divertire i bambini ma gli adulti sono anche più entusiasti. All’ingresso sono a disposizione dei carrettini su ruote che si possono caricare di cibo e bevande per il picnic o di bambini stanchi. Una geniale trovata.
4- L’invenzione delle bambole, il Puppenmuseum a Donauwörth
Omaggio ad una geniale signora, Käthe Kruse che nel 1912 iniziò a costruire bambole di pezza per i suoi bambini e creò poi un’azienda florida. Al tempo le uniche bambole sul mercato erano quelle preziose in ceramica inutilizzabili dai più piccoli.
Il museo racconta la storia di una imprenditrice e il percorso dalle prime bambole grezze ai tesori che uscirono dalla suo laboratorio a qualche anno di distanza. Un percorso affascinante: bambole stupende dai volti dipinti a mano con capelli veri inseriti ciocca per ciocca.
Nelle vetrine si segue il percorso e lo sviluppo dell’attività della geniale Käthe che arrivò ad esporre e vincere premi a Parigi e Berlino. Una piccola storia vincente che affascina grandi e piccini.
Per saperne di più si può consultare il sito.
5- Falconieri e rapaci nel Castello di Schillingsfürst
Non scordate questo appuntamento: ore 11 e ore 15 ( ogni giorno a parte il lunedì) sotto gli spalti del castello Schillingsfürst il falconiere reale libera i rapaci. Aquile, falchi, grandi gufi bianchi e avvoltoi vengono fatti volare sulla valle.
Lo spettacolo è affascinante: vedere questi grandi uccelli librarsi e poi tornare al braccio del falconiere è un’esperienza incredibile. Se passate fuori dagli orari dell’esibizione, potete, senza disturbare e in silenzio, vedere gli splendidi rapaci nelle loro voliere: i grandi falchi timidi, il gufo impassibile, l’aquila portentosa e immobile.
6- Augusta e il suo vivace mercato
Augsburg, la città imperiale, vanta un magnifico mercato cittadino, in parte coperto e in parte all’aperto. Dietro la piazza principale del Municipio, vi viene incontro con l’animazione tipica di tutti mercati.
Si vendono tutti prodotti locali, molti etnici, si può pranzare con pochi euro o prendere cibo da strada e frutta magnifica. Aggirarsi tra le bancarelle e i negozietti permette di tastare il polso della città.
Nell’angolo in fondo a sinistra un ristorantino italiano inusuale. La cuoca, una vivace signora di Salsomaggiore piombata qui anni or sono, offre una cucina onesta e vera.
Niente pasticci, niente concessione al gusto locale. Abbiamo assaggiato vitello tonnato e bruschette e sembrava di stare in Piemonte. Esperienza interessante.
7- Aggirarsi tra le antiche locomotive del Bayerische Eisenbahnmuseum
Ciuff, ciuff… sembra di sentirle ancora sbuffare le splendide locomotive parcheggiate sui binari del Museo bavarese delle Ferrovia.
Esemplari molto rari, la più antica una locomotiva a vapore del 1914, insieme ad altre che funzionavano a diesel o ad elettricità. Ben 250 esemplari posizionati tra capannoni e binari al di là della stazione di Nördlingen.
Il museo è privato e alcuni volontari accompagnano i visitatori tra le locomotive e i binari sui 35.000 mq del museo, raccontandone la storia.
Si può anche salire a bordo di una delle antiche carrozze tutte in legno per vedere come si viaggiava qualche decennio fa. Una visita che piacerà a tutti, non solo ai trainspotter.
8- Fare scorta di formaggi bavaresi nella malga Schönegger Käse-Alm
Heidi abita qui. Tra stalle, mucche, caprette e conigli e sullo sfondo le alpi bavaresi. La malga è frequentatissima, soprattutto di gente della zona che viene ad acquistare i buonissimi formaggi e i salumi.
Si fa la coda e si ordinano fette più o meno grandi di ogni ben di dio. In vendita anche salumi locali e torte degne di nonna papera.
Si può anche optare per una degustazione sui tavoli esterni con vista incantevole. I bambini giocano e sono a vista. Approfittarne per portarsi a casa una fetta di Baviera.
9- Rottenbuch, un meraviglioso monastero barocco
Andando verso sud, qui siamo al km 424, si cominciano a intravedere i profili azzurrini della Alpi Bavaresi. Al centro di questo incantevole paesaggio, in piena campagna, si incontra l’imponente convento dei Canonici Agostiniani, fondato nell’Alto Medioevo attorno alla fine dell’anno 1000, al centro del complesso brilla la grandiosa chiesa Conventuale della Natività di Maria con il suo campanile.
Tutto l’interno risplende di stuccature e affreschi barocchi ricchissimi. Tutto questo sfarzo è opera di Franz Xaver Schmädl, artista locale che nel 1760 provvide a colmare di putti, angeli, riccioli e decori la grande chiesa.
Anche la facciata barocca dell’organo è di sua mano. Veramente pregevole il grandioso altare maggiore, una vera esplosione di decori barocchi. A lato del coro, sulla destra, è conservata una madonna con bambino di fattezze tardo gotiche che risale al 1483.
10- Wieskirche, un tesoro Unesco in mezzo ai prati
Davanti al vastissimo orizzonte della basilica di Wieskirche, il profilo delle alpi si fa sempre più vicino e reale. Il luogo è splendido: vastissimi prati, colline e boschi circondano il grande complesso rococò inserito tra i siti Unesco.
Già dal 1700 il luogo era meta di pellegrinaggi da vicino e lontano: una statua del Cristo flagellato venne trovata lacrimante e in seguito si decise di costruire, era il 1745, un grande santuario.
Ritorna un nome celebre, quel Dominikus Zimmermann cui si deve la facciata del Rathaus di Landsberg. Erano passati decenni da allora e qui Zimmermann, architetto ormai maturo, dette il meglio di sé disegnando il suo capolavoro.
In effetti il tutto risolta molto armonico e organico al paesaggio. Zimmermann aveva anche un fratello, Johan Baptist, che dipinse gli affreschi del soffitto, un infinito cielo cobalto abitato da angeli, considerati un capolavoro del genere rococò.
All’interno domina la luce grazie alle tante e grandi finestre, luce che stempera gli eccessi del barocco e lo impreziosisce. Spesso in basilica si tengono ottimi concerti di musica classica con musicisti celebri.
Testo di Lucia Giglio Foto di Eugenio Bersani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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