Trento. La valle dei Mocheni



Non tutti sanno che per entrare nella Valle Incantata e’ sufficiente allontanarsi da Trento di pochi km.

In meno di mezzora e’ infatti possibile raggiungere la Valle dei Mocheni (attenzione, nessun richiamo all’ultimo degli indiani, qui l’accento va rigorosamente sulla o) e ritrovarsi proiettati un angolo di Trentino lontano dal turismo di massa,  che mantiene ancora intatto il fascino di una cultura antica e di una natura splendida e incontaminata.

I Mocheni sono i discendenti dei primi coloni bavaresi che si insediarono in questa valle a partire dal medioevo; oggi poche migliaia di persone sparse tra i vari paesi della valle che ancora parlano un dialetto rimasto uguale da secoli (una sorta di tedesco medievale) e che oggi è oggetto di studio e recupero da parte delle nuove generazioni, orgogliose di mantenere e tramandare questa inestimabile eredità culturale ed etnica.

La valle è circondata da una corona di montagne che la rendono luogo ideale per escursioni e camminate in ogni stagione. In inverno sono particolarmente popolari le passeggiate con ciaspole sia durante il giorno che in notturna, mentre in altre stagioni è possibile scegliere tra passeggiate in mountain bike e trekking, valorizzate oltre che dalla splendida cornice naturale, anche dalla presenza di siti di interesse storico come le trincee della prima guerra, o di interesse archeologico come l’area Acqua Fredda.

Un itinerario ideale in questo periodo potrebbe diventare ottima occasione oltre che per camminate e relax, anche per un percorso di degustazioni di prodotti tipici tra malghe e rifugi. Consigliata ad esempio una sosta alla Malga Pletzn, situata a 1700 mt in una posizione molto panoramica, raggiungibile in auto ma dalla quale si diramano diversi sentieri. La malga produce ottimi formaggi ed ha a disposizione alcune camere.

A Sant Orsola Terme è inoltre possibile avventurarsi tra i segreti sorprendenti di miniere e rocce millenarie visitando il Museo della Pietra Viva, o quelli altrettanto sorprendenti della gastronomia mochena, con una sosta alla Miniera dei Sapori, piccolo ma fornitissimo spaccio di specialita alimentari e artigianali locali.

La valle si percorre attraverso una strada ad anello che congiunge Canezza, Palu’ del Fersina (Palai en Bernstol in mocheno) e poi Mala e Fierozzo/Vlarotz, poi le frazioni di San Felice e San Francesco, infine Roveda-Oachlait e Frassilongo-Garait, da cui si completa l’anello, giungendo di nuovo a Canezza.

Info utili

Dove dormire: il Rifugio Aquila Nera in localita’ Kamauvrunt, a Frassilongo/Garait, la cui fama si estende ben oltre i confini della valle, è una tappa vivamente consigliata, non solo per la squisita accoglienza e la rinomata e abbondante cucina casalinga, ma anche perche si trova in posizione ottimale per passeggiate ed escursioni.

Dove mangiare: Ristorante Aquila Nera. Frassilongo-GaraitLoc. Kamauvrunt t. 0461-549090;  Malga Pletzn. Loc. Valcava – Fierozzo/Vlarotz. t. 0461-550029

Testo e foto Elisa Bosco

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