L’Aia, Queen City

L'Aia, Olanda
L’Aia, Olanda

God Save Den Haag. Non tutti se lo aspettano che la città sede del tribunale Penale Internazionale sia una città vivace ed eclettica, tutt’altro che austera: locali e negozietti alla moda, oasi urbane green e la spiaggia più cool della nazione. E poi c’è l’arte, che a L’Aia regna sovrana.

Fateci caso, cosa vi viene in mente pensando a L’Aia, la terza città olandese? Poco. Se non fosse sede della Corte Internazionale di Giustizia e del Tribunale Penale Internazionale, ai più sfuggirebbe. E sarebbe un peccato. Perché, questa strana città, il cui nome olandese è Den Haag, e quarta sede delle Nazioni Unite dopo New York, Vienna e Ginevra, ha tutti gli ingredienti per attrarre. Anzi, il suo guaio, per così dire, è di essere un po’ di tutto: un po’ capitale del Paese, visto che accoglie la sede del governo e quella della corte reale, città d’arte per i musei, ma anche stazione balneare e quindi luogo di vacanza. Ma con un’atmosfera tutta sua, con grandi spazi aperti e viali -che mancano, ad esempio, alla vera capitale del Paese, Amsterdam- grandi parchi e una lunghissima spiaggia, Scheveningen, che poi prosegue in Kijkduin. Scheveningen, lontana solo pochi minuti in tram dal centro, vede una fila di beach club dal design accattivante come locali alla moda o in stile playa sudamericana, che propongono cocktail interessanti e una variegata cucina a tutte le ore, con l’intento di strappare alla piazza centrale della città, het Plein, il primato di luogo più frequentato.

Non solo, è ancora su Strandweg, il viale che costeggia la spiaggia, che ha sede un museo unico nel suo genere, già nel nome: Beelden aan Zee, che significa sculture sul mare. Un museo che non si vede, nascosto in un padiglione ricoperto di verde e scavato tra le dune. Un luogo sui generis in cui le sculture, in parte anche sul lungomare, abitano spazi puri e a contatto con la luce naturale, con scorci del verde delle dune e del blu del mare.

Del resto, che l’arte a L’Aia si nutra di idee originali non è raro; basta metter piede nel Gemeentemuseum, il Museo Municipale, contenente tra l’altro la più grande collezione esistente di opere di Piet Mondrian, sito in quella parte di città cuscinetto tra centro e spiaggia occupata perlopiù da grandi polmoni verdi, per convincersene. Un lungo passaggio coperto e aperto ai lati, fiancheggiato da due stagni verdi di ninfee, ha il compito di introdurre, nel progetto del maestro olandese Hendrik Petrus Berlage autore del progetto, il visitatore all’arte allontanandolo dal caos esterno della città (pur essendo L’Aia tranquilla).

Sculture del Museum Beelden aan Zee a Scheveningen
Sculture del Museum Beelden aan Zee a Scheveningen

E l’acqua ricorre in molti altri luoghi d’arte cittadini; si è detto del rapporto del Beelden ann Zee con il mare, ma anche il Mauritshuis, la Pinacoteca Reale che accoglie capolavori del Secolo d’Oro olandese, è vicino all’acqua, al romantico Hofvijver, cioè lo Stagno di Corte. L’elemento liquido, questa volta rappresentato dai canali -che non mancano a L’Aia, da brava città olandese-, è presente anche nel delizioso quartiere delle gallerie d’arte, che ha al centro il romantico parco Paleistuin.

Lange Voorhout, L'Aia
Lange Voorhout, L’Aia

Sembra che il modello di città giardino dietro le dune con la sua architettura ariosa, sia stato esportato dal litorale al centro, in cui buona parte degli edifici, tranne la downtown di grattacieli nei pressi della stazione, sono bassi. E verso sera, quando la luce si ammorbidisce, ci pensa un tram, il 16, che attraversa tutto il centro, ad accarezzare Lange Vorhout, un luogo a metà tra parco e viale che spesso è trasformato in una galleria open air di sculture e a lambire Molenstraat.

Juni, caffè a Molenstraat, L'Aia
Juni, caffè a Molenstraat, L’Aia

Piccolo quartiere latino, quest’ultimo, con stradine talmente minuscole che sedie e tavolini del bruine cafè all’angolo tra Molenstraat e Oude Molstraat devono essere alzati (e rimessi subito) ogni volta che passa un’auto. E arrivare, sempre il tram 16, non lontano da Sweelinckplein. La piazza più borghese e con l’architettura più elegante de L’Aia; quella che farebbe esclamare a parte degli olandesi, con una smorfia sul viso, che gli abitanti de L’Aia hanno la puzza sotto il naso. Chissà se hanno ragione…

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Informazioni utili:

Ufficio Turistico de L’Aia 

Ente Nazionale Olandese per il turismo

Come arrivare:

Sebbene L’Aia divida con Rotterdam un aeroporto, vicinissimo ad entrambe le città, atterrando invece a Schiphol, l’aeroporto di Amsterdam, si hanno a disposizione molti più voli da numerose città italiane. E L’Aia si raggiunge comodamente in treno da Schiphol.

Dove dormire:

Due sono gli ottimi motivi per scegliere il Parkhotel Den Haag: il primo è che, dalle sue finestre, si ammira il bellissimo Paleistuin, un romantico parco con specchi d’acqua, fiori, sculture e una piacevole atmosfera al tramonto. L’altro è che l’hotel, che offre anche ampi spazi comuni, si trova al centro dell’Hofkwartier, il quartiere con alcuni tra i negozi più interessanti della città, e a pochi minuti a piedi dalle gallerie d’arte. Buona anche la scelta del Residenz, confortevolissima guest house de charme sull’elegante Sweelinckplein.

Dove mangiare:

Molto bello nel design quanto buono nei piatti, il vietnamita Little V è un ristorante molto curato.

Che sia colazione o lunch, Juni è un caffè colorato e  rilassante nella piacevole Molenstraat.

Catch by Simonis è un ottimo ristorante di pesce (forse il preferito dagli abitanti de L’Aia) situato nel punto più bello del porto di Scheveningen. Ristoranti e cocktail bar si trovano anche su Strandweg, la chilometrica passeggiata che costeggia la spiaggia di Scheveningen.

Cortenaer bar e ristorante dal look contemporaneo, è sicuramente un locale molto alla moda. Si trova nella zona delle gallerie d’arte.

Dove andare:

Il Beelden aan Zee è un museo unico di sculture, affascinante per la location tra le dune di Scheveningen e per gli scorci che offre sul verde e sul mare.

Il Mauritshuis, la Pinacoteca Reale, ha una collezione di ben 800 dipinti. Imperdibili La Lezione di anatomia del dottor Tulp di Rembrandt e La Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer.

Al Gemeentemuseum è conservata, tra le altre opere, la più grande collezione al mondo di opere di Piet Mondriaan.

La sabbia e la spiaggia di Scheveningen rappresentano anche il soggetto di un dipinto panoramico a dir poco unico, Panorama Mesdag, realizzato dal pittore Mesdag ed esposto in un museo ad hoc. Le dimensioni dell’opera, 14 m. di altezza e 120 di lunghezza, ne fanno il dipinto circolare più grande al mondo.

Collectiv, in Prinsestraat, è un concept store ideato da un gruppo di designer. Ci si va anche solo per prendere un caffè in un bel posto.

Dicono che Urban Farmers sia la serra più grande d’Europa, sul tetto di un palazzo, in cui si coltivi frutta e verdura. Vero o no che sia, rimane un bel posto, anche inteso solo come caffè, dal quale ammirare un panorama insolito sulla città e mangiare e acquistare prodotti coltivati a pochi metri di distanza.

Testo e foto di Arturo Di Casola|Riproduzione riservata Latitudeslife.com

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