Il viaggio attraverso Napoli di un gruppo di giovani uniti dalla passione per ogni tipo di arte: la città vista dagli occhi dei personaggi storici che l’hanno abitata nel corso dei secoli
Testo di Erika Quercia Foto di Vittorio Sciosia

Passeggiare per Napoli e accorgersi di tutta la bellezza che l’attraversa è complicato anche per chi la abita. Partenope è stratificata, perché tra i vicoli e i palazzi che si affastellano, ci sono epoche storiche e popoli che si rincorrono senza sosta. Inizia così il viaggio di un gruppo di giovani storici dell’arte che nel 2007 fonda NarteA, associazione culturale impegnata nella creazione di format teatrali per valorizzare i luoghi storici di Napoli. I giovani professionisti di questa realtà comprendono che per conoscere la città non basta una semplice visita guidata: c’è una complessità data dalle pagine degli scrittori così come dalle leggende e dalla sua musica, che deve essere restituita se si vuole penetrare il segreto più profondo di Napoli.
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Santa Chiara in fabula e Il Testamento di Pietra
Leggende, storia e musica che attraversano i vicoli del centro storico sono condensati nel format Santa Chiara in fabula, ambientato presso il Complesso Monumentale di Santa Chiara. Siamo nel 1656: Napoli fu messa in ginocchio dalla peste. Il Monastero di Santa Chiara col suo splendido chiostro maiolicato era considerato un’isola sana dove molte persone si rifugiavano per sfuggire al morbo. Per trascorrere i giorni, alcuni ragazzi decidono di ispirarsi al Decameron di Boccaccio. Così fiabe, storie, pettegolezzi tessono un racconto che ha un’unica protagonista: Napoli.
Da Via Benedetto Croce si prosegue verso Piazza San Domenico e da lì salendo verso Via Francesco de Sanctis, si trova uno dei gioielli della Città esoterica, Cappella Sansevero. Tra storia, alchimia, leggende e studi scientifici, NarteA ambienta la visita teatralizzata Il Testamento di Pietra, in cui si fa luce sulla figura del principe Raimondo di Sangro, che si intreccia a quella dello scultore napoletano Giuseppe Sammartino e del medico palermitano Giuseppe Salerno. Qui si possono ammirare il Cristo Velato, la Pudicizia, il Disinganno e la cavea sotterranea, concepita dal principe di Sansevero come tempietto sepolcrale destinato ai suoi discendenti, dove oggi sono conservate le famose Macchine Anatomiche.
Fantasmi ed altre storie, Merisi e Anime negli edifici di Napoli
Ancora nel cuore della Napoli esoterica, presso il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore — uno dei vertici magici della città — frutto di una lunga stratificazione storica, NarteA realizza la visita teatralizzata Napoli, fantasmi ed altre storie. Un viaggio nel tempo nella Neapolis sotterrata, in cui il pubblico incontra Maria D’Avalos e Fabrizio Carafa con il loro amore ricoperto di sangue; Eleonora Pimentel Fonseca, eroina della resistenza repubblicana e illuminista; e ancora, la figura carismatica e trascinatrice di Masaniello, il pescivendolo rivoluzionario.
Proseguendo verso via dei Tribunali, sul decumano maggiore, si incrocia il Pio Monte della Misericordia, dove sono conservate le Sette Opere di Misericordia del Caravaggio. NarteA con il format “Time circle”, Merisi – Le verità dal buio, catapulta il pubblico faccia a faccia con il più grande pittore del Seicento.
A pochi passi c’è Palazzo Ricca, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, vicino alla sede del tribunale di Castel Capuano, dove ambienta Anime – Ombre e segreti della Vicaria, un viaggio sensoriale, in cui il pubblico incontra gli spiriti che aleggiano, tra le strade della città, assetate di giustizia. Le interpretazioni degli attori qui si incrociano con le suggestioni multimediali di Kaleidos di Stefano Gargiulo – Kaos Produzioni.
Le case chiuse di via Toledo e la città Sub Urbe
Percorrendo tutto il decumano si arriva su via Toledo. Al civico 55 di quella che un tempo era l’antica strada dei bordelli, in un palazzo storico, per molti anni dimora della famiglia de’ Medici, oggi sede del Club55, NarteA ha risvegliato storie e personaggi di una Napoli scabrosa, quella delle veneri operanti nelle case chiuse prima della legge Merlin.
Non tutti sanno che Napoli oltre la sua caratteristica estensione orizzontale, si estende su tre livelli di profondità: nella cava tufacea degli antichi rifugi antiaerei della Galleria Borbonica, NarteA ambienta Noi vivi, dedicato alle Quattro Giornate di Napoli e Sub Urbe, spettacolo che conduce gli spettatori al cospetto di colui che per primo esplorò la “città di sotto”, Melisurgo, per percorrere in sua compagnia i cunicoli che hanno permesso ai napoletani di salvarsi durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale.
Questa città-teatro può essere restituita solo recuperandone l’anima creativa, quella capace di comporre e scomporre i suoi innumerevoli volti, restituendo corpo, voce e anima a quel respiro magico che l’attraversa.
Informazioni
Su Nartea:
web: nartea.com
email: nartea@gmail.com
tel: 3397020849- 3333152415
fb: Associazione Culturale NarteA
NarteA è un’associazione culturale che offre Visite guidate, percorsi didattici, itinerari, cene teatralizzate, concerti della tradizione classica napoletana e tutto ciò che unisce l’intrattenimento alla cultura
Dove dormire: Non lontano dal Complesso Monumentale di Santa Chiara, teatro del format Santa Chiara in fabula, si trova il b&b “Dante’s suites” (Piazza Dante, Vico Carceri S. Felice, 13, 80135 Napoli NA)
Su via Toledo si trova il b&b “Le 4 stagioni“ (Via Toledo, 16, 80134 Napoli NA)
Dove mangiare: ottimi consigli sono:
“Trattoria Medina” (Via Medina, 43, 80133 Napoli NA)
“Pizzeria Imperatore 1906” (Via Duomo, 218, 80138 Napoli NA)
“Pizzeria Da Attilio” (via Pignasecca, 17, 80134 Napoli NA)
Ristorante “Januarius” (Via Duomo, 146/148, 80138 Napoli NA)
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