L’azzurro del mare che si fonde con il verde dei boschi, la storia che si confonde con antiche leggende. È la Bretagna, terra poeticamente selvaggia, deliziosamente incantata e romanticamente struggente.

Terra di miti e leggende, di una natura spettacolare e selvaggia e di piccoli borghi e caratteristici villaggi di pescatori dove il tempo sembra essere fermato. Sono queste alcune caratteristiche che rendono suggestiva la Bretagna, la regione nord-occidentale della Francia protesta verso le inquiete acque dell’Atlantico profondamente legata alle tradizioni celtiche.
Qui mare e terra si fondono in un unico elemento che dona al territorio un’atmosfera magica e surreale, poetica e struggente. Scogliere battute dalle tempeste e fari indomiti che proteggono le coste si alternano a verdi paesaggi caratterizzati da boschi e foreste, la più celebre delle quali è Brocéliande, legata indissolubilmente alla figura di Re Artù.
Di motivi per visitare la Bretagna ce ne sono tanti. Ogni stagione è perfetta per un viaggio in questa terra che, pur non essendo troppo lontana dall’Italia, appare essere un mondo a parte.
A ciascuno il suo filo conduttore: fermarsi su una spiaggia a guardare il mare, andare alla scoperta dei fari, seguire il corso bizzarro di un canale, inoltrarsi in un sentiero immerso tra la fitta vegetazione o ancora visitare castelli da sogno.
Si gironzola con grande piacere e con la certezza che il tempo e le tensioni si dissolvono senza quasi lasciare traccia.
Non ci sono grandi difficoltà per realizzare un intenso ed emozionante itinerario di 3 giorni alla scoperta dei luoghi più suggestivi della Bretagna.
Giorno 1- La magia di Saint-Malo

Prima tappa non può che essere la suggestiva Saint-Malo. Raggiungere questa località da Parigi è piuttosto semplice grazie ai treni dell’alta velocità. La relativa vicinanza della capitale francese non ha influito sulle atmosfere poetiche e a tratti irreali che avvolgono ogni angolo di Saint-Malo.
Qui si viene per passeggiare negli stretti vicoletti acciottolati che richiamano alla memoria i fasti medievali. Di grande suggestione sono le mura che circondano la città. La possente struttura comprende i bastioni dai quali si gode di un panorama magnifico su spiagge, porto e forti.

Forti emozioni le si provano ammirando la marea che gioca con la spiaggia in un balletto quasi mistico. Quando il mare si ritira la sabbia si asciuga fino alle isole del Grand Bé e del Petit Bé.
Solo allora, con la grande spiaggia del Sillon che si estende quasi fino all’orizzonte, che si può raggiungere a piedi il castello.
La seconda parte della giornata può essere dedicata ala scoperta di Intra-Muros, la cittadella fortificata, dove ci si perde nelle tante viuzze alla scoperta degli scorci più suggestivi e dove sorgono i lussuosi palazzi dei mercanti, come la Maison de Corsaire e la Cattedrale.
Giorno 2- Tra mare e atmosfere medievali

In circa un’ora di auto si può raggiungere Dinan, incantevole cittadina di impronta medievale caratterizzata da viuzze acciottolate e piazzette abbracciate da edifici a graticcio dalle pareti inclinate.
Circondata da quasi tre chilometri di bastioni, la località e il suo castello del XIV secolo dominano maestosi la Rance. Ci si può immergere nelle atmosfere del passato percorrendo la ripida Rue de Jerzual, costeggiata da case in legno, che conduce al Vieux Pont, o Vecchio Ponte, e si estende fino al porticciolo turistico, punto di partenza per piacevoli gite lungo l’estuario.
La basilica Saint-Sauveur, costruita nel XII secolo, mescola influenze bizantine, persiane e romaniche. Qui è custodito il cuore di Bertrand Du Guesclin si distinse durante la Guerra dei Cento Anni liberando, una dopo l’altra, la Normandia e la Bretagna.
Chi ama ammirare paesaggi assaggiando può partire dal porto di Dinan e costeggiare l’estuario in direzione di Taden. Il villaggio ha conservato antiche dimore e un delizioso maniero del XVI secolo. Il percorso prosegue lungo l’antica strada alzaia.

Il pomeriggio si può raggiungere la vicina Josselin, piccolo ma pittoresco villaggio che sorge sulle rive del fiume Oust. La cittadina è una tappa importante della strada dei Duchi.
La storia di questa località è fortemente legata a quella del suo castello costruito in stile gotico. Edificato all’inizio dell’XI secolo, la fortezza è ancor oggi abitata dai discendenti dei suoi fondatori, la famiglia Rohan. Assolutamente da vedere è il quartiere Sainte-Croix.

Costruito attorno alla bella cappella che porta lo stesso nome, presenta delle suggestive case a graticcio (in francese pan de bois), la più antica delle quali risale al 1538. Passeggiare nei vicoletti pieni di fascino per poi visitare la Basilica è una di quelle esperienze che si ricorderanno per sempre.
Giorno 3- Nelle terre dei miti

Giornata all’insegna delle leggende e della grande storia. L’antica e misteriosa foresta di Paimpont (o Brocéliande), a 30 km a sud-ovest di Rennes, è intrisa di leggende che ruotano attorno alle mitologiche figure di Merlino, Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda.
La foresta è caratterizzata da una grande diversità di paesaggi (brughiera, sottobosco di querce e faggi, stagni) ed ospita una fauna variegata dove vivono in tranquillità diverse specie di animali come cervi, caprioli, cinghiali e uccelli migratori.
Boschi, laghetti, ruscelli, rocce ricoperte di muschio e pietre dalle forme curiose fanno da cornice ai racconti magici che da sempre fanno di questo territorio una meta di pellegrinaggio per gli amanti del genere.
Molti vanno alla ricerca di luoghi legati a personaggi leggendari la Fontana della Gioventù e la Valle del Non Ritorno. Lungo il cammino si noterà una grande pietra eretta che, si dice, sia la tomba di Merlino.
Ai margini di uno stagno si erge il castello di Comper, trasformato in un centro dell’immaginario arturiano. La foresta custodisce anche siti megalitici come la tomba del Gigante o i menhir di Monteneuf.
In quest’area sorgono, inoltre, una delle più antiche cappelle della Bretagna, quella del priorato di Saint-Etienne de Guer, e il castello di Trécesson, costruito nel XV secolo.
Chi ha tempo può dirigersi anche al villaggio di Paimpont, e qui ammirare la chiesa abbaziale del XIII secolo che confina con lo stagno.

Nel pomeriggio si viaggia alla volta di Carnac, sito con la più alta concentrazione di siti megalitici, circa 3mila al mondo. Gli allineamenti più imponenti sono quelli di Menec Kerlescan e Kermario. Di grande suggestione il tumulo di Saint-Michel e il Géant du Manio, un menhir di 6,50 m di altezza.
La loro funzione è spesso associata all’astronomia. Più antico di Stonehenge, Carnac è formata da 3 siti. Oltre ai campi di megaliti vi è il borgo, luogo di incontro nei giorni di mercato, e Carnac-plage, composta da sontuose ville, alberi di pino e sabbia fine.
Il nome Carnac deriva dal celtico Karn che significa pietra o roccia, che si trova anche nel termine Cairn indicato per descrivere un tumulo di pietra. Nel borgo si può visitare il portico della chiesa di Saint-Cornély, del XVII secolo, adornato da un particolare baldacchino perforato.
All’interno, lo sguardo viene attirato dal pulpito, imponente struttura in ferro battuto. Cala la sera. Il piccolo tour ha termine. Ma altri tesori sono in attesa di essere scoperti.
Per info su un viaggio in Bretagna potete visitare il sito del Turismo della Bretagna oppure il sito del Turismo francese
Per informazioni su viaggi in Francia: Explore France
Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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