Fantasmagorica e scenografica, stupefacente ma estenuante ‘Moros y Cristianos’ ad Alcoy in provincia di Alicante è una fiesta tra le più esplosive della tradizione popolare spagnola al pari di las Fallas a Valencia e la Feria de Avril a Siviglia.

Tutto si svolge in tre interminabili giorni, l’ultimo fine settimana di aprile – quest’anno dal 22 al 24 e senza i limiti delle norme anticovid. Al centro di una dolina, la Hoya di Alcoy, circoscritta dalle montagne della Sierra de Mariola.
Centro storico di Alcoy

La città di Alcoy ha un centro storico sontuoso: dietro le facciate degli edifici Art Nouveau, come la Casa del Pavo e la Casa d’Escalò, si celano piazze salottiere, ad esempio Plaça de Dins, in origine il chiostro di un convento del XIV secolo.
Ma l’atmosfera sorniona della città di provincia si risveglia di botto alle sei di mattina del primo giorno di festa, il cosiddetto ‘dia de la entrada’ quando iniziano a sfilare i carri con i vari gruppi rivestiti con i costumi più appariscenti.
San Giorgio

Una parata spumeggiante che impegna tutte le strade intorno alla spianata di Plaza de España dove per l’occasione viene eretto ogni anno un castello di metallo. La festa è dedicata a San Giorgio che con il suo intervento decise le sorti della battaglia combattuta nel 1276 quando le truppe arabe di AL-Azraq presero d’assalto la città.
Divisi in Bando (schieramento) Moro e Bando Cristiano i gruppi detti ‘fila’ a loro volta sono capeggiati da un re moro e un re cristiano. Mudejares, Realistes, Berberiscos, Llana tra i Mori; Cruzados, Navarros, Asturianos e Andaluces tra i Cristiani.
Come in un loop, danzatori, cantanti e acrobati, si alternano ai personaggi in uno spettacolo senza fine mentre nei locali sedi delle ‘fila’ si sfamano i partecipanti con pentoloni di olleta alcoiana (zuppa di maiale e fagioli) e teglie di peperoni farciti.
La grande processione

Il secondo giorno è quello della commozione: accolto dalla fanfara e da un diluvio di petali di rose sfila San Giorgio, un ragazzino sofferente sotto le pesanti vesti da antico romano, mentre ci si prepara al clou della giornata, la grande processione che porta per la città la reliquia del santo.
Un finale scoppiettante

Ma è ‘el dia de l’alardo’, il terzo, che la festa di Alcoy sfoggia il suo profilo più sensazionale: la sveglia data degli spari che fin dall’alba scoppiettano nei vicoli, mortaretti e archibugi tonanti fanno precipitare la città in una frenesia da guerriglia urbana che culmina con l’inevitabile scontro tra il re moro e il re cristiano.
E al tramonto, sui merli del Castello, apparirà il bambino San Giorgio, in sella al suo destriero bianco. Per chi non sopporta i botti il consiglio è di rifugiarsi nella galleria dell’antico cimitero di Sant’Antonio, ultima tappa di un circuito turistico alternativo della città.
Informazioni utili
Oficina de Turismo de Alcoy, Tourist Info, Plaza d’Espanya, 14,
03801 Alcoy, Alicante (Comunità Valenciana), E-mail:alcoi@touristinfo.net
Tel.:+34 965537155
Come Arrivare
Voli low cost dall’Italia su Valencia o Alicante con Vueling (www.vueling.com ). Da Valencia ad Alcoy sono circa due ore di treno dalla stazione Valencia-Estacio Del Nord, invece da Alicante 1 ora e 45 minuti di bus della compagnia Vectalia – Grupo Subus dalla Loring-Estación Autobuses.
Dormire
Hotel La Reconquista, Av. Pont de Sant Jordi, 1, Tel: +34 96 533 09 00
Hotel Sercotel Ciutat de Alcoi, C/ Colón, 1, Tel: +34 96 533 36 06
Hostal Savoy, C/ Casablanca, 9, Tel: + 34 96 554 72 72
Mangiare
Rest. La Gruta, C/ Sant Nicolau, 19, Tel: + 34 96 554 54 04
Rest. Arroceria El Caragol, C/ Capella Belloch 11, tel. Tel: + 34 96 554 06 56
https://es-es.facebook.com/caragolarroceria/
Bar La Pericana, C/ Joan Cantó, 6, Tel. +34 96 599 63 20
https://es-es.facebook.com/restaurantelapericana
Testo e foto di Emanuela De Santis|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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