Il verde è uno dei colori più intensi di Valencia: rifugio naturale per sfuggire allo stress e alla routine, godendo dell’aria più pura con la famiglia o con gli amici.

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Per godere appieno di Valencia bisogna perdersi tra i suoi spazi verdi, dentro e fuori la città ©VisitValencia

La città va goduta nella pienezza dei suoi spazi verdi e della sua mobilità sostenibile: è questo il modello di sviluppo urbano scelto dalla Commissione europea come punto di riferimento per le politiche di transizione ecologica.

Valencia Capitale Verde Europea 2024

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Il murale che celebra la nomina di Valencia capitale del turismo intelligente ©VisitValencia

Valencia è un luogo perfetto per turisti responsabili dell’ambiente, in quanto offre infinite possibilità per conoscerla senza generare emissioni.

Per ottenere il titolo di Capitale Verde Europea 2024 ha dovuto superare un rigido esame sulla qualità dell’aria, del rumore, dei rifiuti, dell’acqua, della natura e biodiversità, usi del suolo, eco-innovazione, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità, efficienza energetica e governance.

Dodici indicatori che i valenciani, con il loro impegno pionieristico in tema di sostenibilità, hanno portato all’eccellenza: non a caso la città è stata nominata nel 2022 Capitale europea del turismo intelligente e nel 2017 Capitale dell’alimentazione sostenibile.

L’ambito riconoscimento della Commissione Europea premia la città con più di 100mila abitanti che è riuscita a migliorare più di tutte la qualità della vita degli abitanti e dei turisti ed a ridurre l’impatto ambientale: Valencia!

Spazi pedonali e mobilità sostenibile

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A Valencia troverete più di 160 chilometri di piste ciclabili ©VisitValencia

A Valencia potete camminare tranquilli, addirittura senza portare con voi bottigliette di plastica per l’acqua: il centro e le zone più importanti della città sono state pedonalizzate grazie alla Strategia Urbana 2030 (per fare della località una delle prime città a emissioni zero in Europa) e il consiglio comunale, per riempire la vostra eco borraccia, ha fatto installare già 22 fontane con acqua filtrata e refrigerata. Le trovate a Plaza del Ayuntamiento, nel lungomare e nella Ciudad de las Artes y las Ciencias.

A ciò, aggiungete più di 160 chilometri di piste ciclabili: pedalando, potete arrivare fino all’Huerta e all’Albufera. Camminando per Valencia, noterete poi quanto sia diffusa la mobilità sostenibile e quanto sia efficiente la gestione dei rifiuti urbani. Sorprendente è anche il recupero di spazi pubblici come la Plaza del Ayuntamiento e la Plaza de la Reina.

Spazi verdi per respirare

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Il Jardí del Turia è un parco di 110 ettari che lo rendono uno dei parchi urbani più grandi di Spagna ©VisitValencia

Valencia ha polmoni verdi ovunque. Un percorso di trenta chilometri vi attende lungo l’alveo del fiume Turia: partite da Vilamarxant – dove si trova il centro visitatori (sulla CV-50 – PK 87.200 di Pont de la Barca) – e arrivate a Valencia scoprendo le vestigia di civiltà diverse che hanno abitato lungo il fiume.

Troverete acquedotti e canali romani e arabi, resti di canali irriguicisterne e catxirulos. Qui la biodiversità è straordinaria: potete passeggiare tra pioppi bianchi e neri, salici bianchi, canneti, tipha e giunchi che formano piccole aree boschive abitate da più di 150 specie vertebrate, anfibi, rettili, pesci, uccelli e mammiferi.

Altre oasi della città sono il Parco Centrale, il Parco di Cabecera, il giardino Botanico, i Giardini de Viveros e i giardini di Monforte.  

E, poco fuori Valencia, non mancate di andare nel Parco Naturale dell’Albufera che è diventato simbolo dell’ecoturismo, di cui abbiamo già parlato per il food: al suo interno si trova l’area del Racó de l’Olla e 300 specie di animali che condividono 21mila ettari di dune naturali, boschi mediterranei, risaie e la più grande laguna della Spagna.

L’Albufera, habitat dell’airone cenerino e del fistione turco che nidificano qui e degli uccelli acquatici che ci vengono a svernare.

Più di 500 alberi monumentali

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Al Jardin de Ayora troverete alcuni tra gli alberi monumentali più grandi di Valencia ©VisitValencia

Valencia ha più di 500 alberi monumentali geolocalizzati nella APP Valencia Green Routes. Per visitarli, potete fare una passeggiata in bici nei giardini del Real (o di Viveros) dove troverete la pianta medicinale del ginko biloba, l’alloro indiano, le palme da dattero, l’albero bottiglia e il museo di Scienze Naturali.

L’albero più antico, quattrocento anni di età, è situato nel parco de la Rambleta. Da piazza Zaragoza, potete percorrere tutto il viale dell’Alameda fino ai giardini di Monforte, meravigliosi con i suoi alberi da 60 metri e le Jacaranda che rendono lilla Valencia.

Se invece andate dal giardino di Ayora fino a las Antiguas Atarazanas (Arsenali Reali), vicino alla Marina di Valencia, troverete l’araucaria sudamericana, palme californiane o la fitolacca dioica, nota con il nome di “albero patrio” degli argentini.

Valencia bike friendly

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A Valencia le piste ciclabili si trovano in tutta la città ©VisitValencia

Il turismo a Valencia si è adattato alle necessità ambientali dettate dall’ONU, dall’European Green Deal e dalla legge di transizione ecologica della Spagna. La famosa battaglia per le città 30, in corso in tante città europee, qui è già realtà: nel suo centro storico, e non solo, i veicoli a motore non possono superare la velocità di 30 km all’ora

Valencia è bike-friendly. Un percorso consigliabile e bassa difficoltà, adatto anche ai bambini, per vedere gli scoiattoli e gli aironi è il sentiero principale del Turia, 25 chilometri seguendo una qualsiasi delle due rive del fiume, con zone relax utili.

Tanti sono i percorsi per MTB che uniscono cultura e natura: si parte dal Parco di Cabecera nella città di Valencia ma, se volete, potete cominciare da Llíria, Vilamarxant o Riba-roja.

Lungo il percorso parallelo al Turia troverete ben 19 passerelle in legno che attraversano il fiume, dove vedrete le coltivazioni tradizionali della Vega Valenciana e il canale di irrigazione di Moncada, il più importante del fiume Turia, che irriga da ovest a est tutti i campi.

Valencia a cavallo

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Escursione a cavallo al Parque Fluvial Riba Roja Turia ©VisitValencia

L’itinerario a cavallo è uno dei più completi della Spagna perché si dirama su due varianti differenziate: una di 7,2 chilometri attraverso il bosco della Vallesa e l’altra di 12,8 km attraverso l’area montuosa di Les Rodanes

Cavalcando tra i suoni della natura lungo i sentieri verdi che costeggiano il fiume, apprezzerete il valore ecologico del parco, la torre araba di Felx, il villaggio fortificato ispano-visigotico di València la Vella e il sito archeologico della Lloma de Betxí, tra boschi di pioppi e olmi, sottoboschi di piante aromatiche e pino d’Aleppo.

Itinerari a piedi nella natura

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Escursione a piedi nel Parque Fluvial Riba Roja Turia ©VisitValencia

Ve ne proponiamo cinque: l’itinerario giallo, di media difficoltà, è lungo 13 chilometri percorribili in circa quattro ore e mezza. Parte dal parcheggio di Bassa Barreta, passando dalle trincee di Rodana Gran, costruite durante la Guerra Civile, da Rodana del Pic e da Caballons.

Di difficoltà media è anche l’itinerario rosso, con partenza dal parcheggio del Molino a Pedralba: 13 chilometri e mezzo dalla Peña Atrón – dove da dicembre a maggio nidificano gli uccelli rapaci – alla . diga di Pedralba, con il monte di Chucheve, il belvedere delle anse del Turia, la zona delle Cuatro Piedras (bella per fare un bagno), la centrale idroelettrica della Pea e il belvedere della Troneta

L’itinerario blu è invece un sentiero circolare di quasi dodici chilometri, anch’esso di media difficoltà: la partenza è sempre dal parcheggio del Molino a Pedralba, ma passerete dall’eremo della Virgen de Luján per vedere il monte del Palmeral, la gola e la grotta della Pedrera e il tratto del Palmeral.

Troverete cisterne, muri e i “catxirulos” (rifugi occasionali), tutti in pietra. L’itinerario viola attraversa invece nove chilometri di sentieri agricoli e piste forestali, unendo il sentiero della Pea con il Parco Fluviale del Turia, con partenza dal lavatoio comunale di Villamarxant o dal Centro visitatori.

Infine, per i più pigri, c’è l’itinerario rosa: solo tre chilometri e con un basso grado di difficoltà, con partenza dal complesso residenziale di La Vallesa, a Paterna, e attraverso il bosco.

La prima città al mondo a certificare la Carbon Footprint del turismo

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Valencia punta a essere la prima destinazione turistica al mondo a zero impatto ambientale, anche aumentando la mobilità elettrica ©VisitValencia

Valencia è stata la prima città al mondo a verificare e certificare quanto pesa l’impronta di carbonio lasciata dalle attività turistiche. Si tratta di una strategia intrapresa già da tre anni per raggiungere una attività turistica a emissioni zero nel 2025.

Obiettivo: far diventare Valencia la prima destinazione turistica del mondo a zero impatto ambientale. In che modo? Riducendo e compensando l’emissione di CO2 derivata dal turismo, dall’autogenerazione energetica con energie rinnovabili, aumentando la mobilità totalmente elettrica e la grandezza degli spazi naturali per assorbire le emissioni di CO2

E ancora: la diminuzione del consumo diretto di combustibili derivati dal petrolio e di energia da fonti non rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica, il potenziamento dell’economia locale e circolare, l’etichettatura di prossimità per rendere il turista consapevole dell’impatto del prodotto che sta acquistando. 

Ultima annotazione: Valencia è una delle cento città selezionate dall’Unione Europea per il progetto Cities Mission, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

Testo di Anna Maria De Luca|Riproduzione riservata ©Latitudeslife

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