Città sostenibile per eccellenza, di mare e di arte, dinamica e facilmente raggiungibile: un viaggio nell’anno di Sorolla, il suo pittore della luce, tra spiagge urbane, musei, paella ed esmorzaret.

Il clima fa la sua parte – trecento giorni di sole l’anno e una temperatura media di 19 gradi – ma sono state le scelte intelligenti a fare di Valencia una delle città più amate dai turisti in cerca di arte e di natura, lontano dalle stereotipie e dalle omologazioni della globalizzazione.
Un viaggio nell’anno ponte
Se cercate un periodo giusto per andare a Valencia, sappiate che quest’anno è proprio l’ideale: siamo in un 2023 che traghetta la città dal titolo di Capitale Mondiale del Design, nel 2022, a quello di Capitale Verde d’Europa nel 2024, deciso dalla Commissione Europea per premiare l’ecosostenibilità della città.
Di Valencia si conoscono molti aspetti, in particolare la futuristica Città delle Arti e della Scienza, ma è solo vivendola che si può comprendere perché sia la migliore città del mondo per vivere da expat, sentire la sua atmosfera sempre frizzante e vitale, sperimentare come tutte le attrazioni siano a portata di mano grazie ai 160 km di piste ciclabili ed ai collegamenti pubblici.
Avete mai visto un fiume trasformato in giardino?

Valencia è un perfetto connubio di natura e città. Avete mai visto un fiume trasformato in un giardino? I valenciani continuano a chiamare “fiume” il Giardino del Turia.
Se vi dicono che dovete attraversare il fiume non stupitevi: è proprio cosi da quando, dopo le alluvioni della fine degli anni Cinquanta, il corso d’acqua è stato deviato verso sud ed il suo letto è diventato un giardino di nove chilometri che attraversa la città da ovest a est, con campi da gioco, caffè, piste ciclabili e da corsa, aree picnic, boschi, aree verdi e piste da rugby, calcio, atletica, baseball e pattinaggio.
Visitare Valencia significa scoprire i suoi parchi, i suoi prodotti a chilometro zero che arrivano dalla Huerta, i suoi 35 musei, incluso il nuovo Centro d’arte Hortensia Herrero che aprirà a novembre, i suoi duemila anni di storia, raccontati in un tracciato urbano d’eccellenza che equilibra monumenti di tutte le epoche con le architetture d’avanguardia.
La luce di Sorolla lungo le spiagge urbane

Le spiagge di Valencia sono note ovunque perché ritratte da uno dei suoi più illustri cittadini, il “pittore della luce” Joaquin Sorolla, scomparso giusto un secolo fa.
Una data importante che Valencia, città che ha ispirato Sorolla più di ogni altra, commemora con mostre e iniziative turistico culturali: per l’occasione sono arrivati da ogni angolo della Spagna tele vibranti dei riverberi della luce di Valencia, per la più grande collezione mai esposta nel museo delle Belle Arti.
La luce magica dei dipinti di Sorolla è lì ad attendervi, sulle spiagge urbane, da La Malvarrosa, el Cabanyal e la Patacona, collegate al centro e all’aeroporto. Su tutte sventola la bandiera blu che certifica la qualità delle spiagge.
Quartieri cool e chicche storiche

Valencia offre poi moltissimo per divertirsi. Sul lungomare che collega il litorale urbano troverete ristoranti e locali di ogni tipo, alcuni diventati piccoli hotel a gestione familiare con vista mare.
In questi mesi troverete persino un menù ispirato a Sorolla: quattordici piatti ideati dal Jorge de Andrés, il prestigioso chef del ristorante Vertical Valencia in omaggio alle opere del pittore.
Tra i quartieri da visitare a Valencia, vi segnaliamo il Cabanyal, definito dal Guardian tra i dieci quartieri più cool d’Europa, un dedalo di stradine che divide le facciate di mattonelle, ricco di trattorie, e l’antico quartiere del Carmen.
Per gli amanti dello shopping, il quartiere di Ruzafa è considerato il “Soho” valenciano: instagrammato a go go, qui si trovano bar molto cool, negozi di fiori, teatri, vintage, librerie, cocktail, discoteche e grandi chicche moderniste. A poco distanza non può mancare una visita al Mercado de Colón.
Il Mediterraneo in città

A tutto ciò, aggiungete che Valencia è una destinazione facile da raggiungere, sorprendente e dinamica, dove potervi godere il Mediterraneo in città: non perdetevi i tramonti del Parco Naturale de L’Albufera, autentico paradiso ecologico a soli 10 chilometri dalla città, dove potete fare un’escursione nelle tipiche barche di pescatori e degustare la paella valenciana per poi tornare in città e passare il pomeriggio nella savana africana del Bioparc di Valencia e godervi uno dei centri storici più grandi d’Europa, con i suoi tanti musei.
Ed a proposito di musei, oltre alla grande mostra su Sorolla, Valencia ospita quest’anno, dal 9 marzo al 4 giugno, la serie completa di 80 incisioni dei “Caprichos” di Francisco de Goya, stampate dalla Calcografía Nacional nel 1868, donate al Museo nel maggio del 2022 da Ángel López García-Molins, collezione acquisita dal nonno, Antonio García Molins, a Monaco negli anni Trenta.
È la serie di incisioni in cui Goya sviluppò la sua visione più personale della realtà che lo circondava e che proseguì nei primi decenni del XIX secolo con “I disastri della guerra” (1810-1815), “La tauromachia” (1816) e “Disparati” (1816-1820).
Testo di Anna Maria De Luca|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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