Tel Aviv sorprendente

Dall’antico porto di Jaffa agli edifici in stile Bauhaus passando per i mercati dai mille colori, Tel Aviv è la città che non dorme mai, costruita sulla sabbia e affacciata sul Mediterraneo.

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Veduta di Tel Aviv dalla promenade ©Shutterstock

Tel Aviv, il cui nome significa “Collina della Primavera”, è la prima città ebraica moderna, cuore dell’area metropolitana più grande e popolosa di Israele e centro economico del Paese.

La prima cosa che colpisce dello skyline di Tel Aviv è il contrasto tra i grattacieli multiformi e la spiaggia dorata: un’opposizione che è anche il vanto di questa città dove ognuno è libero di essere sé stesso.

Fondata nel 1909 come sobborgo di Jaffa, Tel Aviv offre oggi un ampio ventaglio di possibilità di svago: dal mare che la accarezza con la sua spiaggia lunga 14 chilometri, alle architetture moderne, ai 4.000 edifici in stile Bauhaus costruiti a partire dagli anni ’30 e Patrimonio dell’Umanità Unesco; dalla scoperta della sua storia antica ai numerosi musei, fino alla vita notturna che non ha niente da invidiare alle mete europee più rinomate per la movida.

1. Jaffa

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La città vecchia e il porto di Jaffa ©Shutterstock

Jaffa (Yafo, “la bella” in ebraico), secondo alcuni “il più antico porto del mondo”, tramanda una storia antichissima che risale al II° millennio a.C. e che in epoca moderna si lega indissolubilmente a quella della fondazione di Tel Aviv fino a essere stata inclusa nel territorio municipale nel 1950.

Facile da raggiungere e visitabile a piedi, a Jaffa si respira un’atmosfera vivace, tra botteghe, caffè e gallerie d’arte che si snodano tra i vicoli del vecchio porto e il parco Haspiga, da dove si gode una splendida vista su Tel Aviv.

Secondo la tradizione ebraica Jaffa fu fondata da Iafet, il figlio di Noè, anche se gli scavi documentano un insediamento fin dall’Età del Bronzo. Nell’anno 1000 a. C. fu presa da Davide e acquistò importanza con Salomone che utilizzò il porto per l’importazione del legno di cedro necessario alla costruzione del Tempio di Gerusalemme.

Si susseguirono, poi assiri, persiani, greci e romani e solo nel 640 d. C. la città cadde sotto il dominio islamico fino all’epoca delle crociate, quando divenne il porto di sbarco dei pellegrini che dall’Europa si recavano a Gerusalemme.

2. Rothschild boulevard, Neve Tzedek e Florentin

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Edifici del quartiere di Neve Tzedek a Tel Aviv ©Shutterstock

Il Rothschild boulevard congiunge Neve Tzedek e Florentin con l’Habimah Theatre, il teatro nazionale d’Israele situato nell’omonima piazza. Neve Tzedek è il primo quartiere ebraico costruito fuori dalle mura di Jaffa, oggi sede di negozi di antiquariato e design d’avanguardia, bistrot chic e ristoranti di cucina europea.

Diversamente, Florentin è l’anima studentesca di Tel Aviv che sta gradualmente passando da area operaia a quartiere di artisti e hipsters, ricco di locali notturni e club underground. Il Boulevard è la prima strada della città moderna, caratterizzato da una passeggiata pedonale al centro dove si susseguono chioschi di bevande sotto gli alberi, installati dagli ebrei di Polonia fin dai primi anni dell’espansione della città.

Ai lati, sorgono eleganti ville storiche costruite tra il 1920 e il 1935 per ospitare le famiglie ricche che, in quel periodo, lasciavano l’Europa. È qui che sorge l’Independence Hall, l’edificio dove David Ben Gurion dichiarò l’indipendenza dello Stato di Israele nel 1948.

3. Le spiagge di Tel Aviv

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La spiaggia di Tel Aviv al tramonto ©Emanuela De Santis

Il lungomare Tayelet di Tel Aviv è uno dei più belli del mondo, in una posizione ideale per godersi il tramonto. Anche nei giorni feriali e fuori dai periodi di vacanza, infatti, poco prima del calar del sole la passeggiata e la spiaggia di Tel Aviv cominciano ad animarsi: coppie, sportivi, famiglie, amici, persone a passeggio… per chiunque il richiamo del tramonto è una calamita irresistibile.

La Promenade è un percorso pedonale e ciclabile che accompagna la spiaggia dal porto di Jaffa alla Marina moderna offrendo, a intervalli regolari, una serie di intrattenimenti, bar e ristoranti dotati di ombrelloni e lettini, giochi per bambini, o anche solo gradoni dove sedersi e osservare il panorama.

4. I musei di Tel Aviv

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Tel Aviv, Museum of Art ©Shutterstock

Primo museo d’arte israeliana, il Tel Aviv Museum of Art è stato fondato nel 1932 dal sindaco Meir Dizengoff, nella sua casa privata su Rothschild Boulevard. Oggi il museo si sviluppa in tre edifici principali: il padiglione per l’arte contemporanea Helena Rubinstein, costruito nel cuore della città nel 1959; l’edificio affacciato su Shaul Hamelech Boulevard aperto nel 1971 e, accanto, l’ultimo edificio Herta e Paul Amir, progettato dall’architetto americano Preston Scott Cohen e inaugurato nel 2011.

Fanno parte del percorso espositivo anche il giardino di sculture Ebner Lola Beer, il giardino di Nata e il centro di educazione artistica Joseph e Rebecca Meyerhoff.

Il Bahuhaus Center è il cuore moderno di Tel Aviv e si può definire un museo di architettura a cielo aperto. È formato, infatti, da più di 4.000 edifici, pubblici e privati, costruiti tra gli anni ’20 e gli anni ’40 dagli architetti ebrei che fuggirono dalla Germania nazista e proseguirono qui la loro attività portando gli insegnamenti della scuola del Bauhaus.

La concentrazione di edifici corrispondenti a un unico stile in una determinata zona della città ha fatto sì che il sito venisse protetto dall’Unesco. Il Bauhaus Center, fondato nel 2000 per diffondere il riconoscimento pubblico della “Città Bianca”, propone una collezione permanente e un tour nel quartiere disponibile sia con guida locale che con audioguida.

Il Design Museum Holon, fin dall’apertura nel 2010, è diventato uno dei musei più interessanti al mondo dedicato al design contemporaneo. La visita, per gli appassionati di architettura, comincia ancora prima di accedere al museo: la struttura che lo ospita, infatti, è un’opera iconica di Ron Arad, architetto e designer israeliano.

Il museo è situato a Holon, città appartenente all’area metropolitana di Tel Aviv, sede di un importante processo di trasformazione con l’obiettivo di diventare uno dei maggiori epicentri culturali del Paese. Il museo funge da hub per l’innovazione nel settore, oltre a proporre una collezione storica dedicata al design israeliano.

5. Mercati

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Negozi di alimentari, ristoranti e caffè al mercato di Sarona, moderno mercato alimentare di Tel Aviv ©Shutterstock

Il più grande mercato di Tel Aviv, il Carmel Market, è attivo dal 1920 ed è aperto dalle 8 alle 19 dalla domenica al giovedì e dalle 8 alle 16 il venerdì. È una vera e propria esplosione di sensi per la quantità di persone, banchi, articoli, colori e profumi (vi si trova ogni genere alimentare, ma anche accessori, abbigliamento, oggetti per la casa ed elettronica).

Nelle vie intorno è facile trovare piccoli locali dove fermarsi per degustare cibi locali e osservare la folla brulicante che attraversa il mercato.

Il Sarona Market, invece, è un mercato coperto dedicato al cibo e a ogni tipo di cucina. Ha una storia particolare: il quartiere, infatti, nasce come residenza di alcune famiglie emigrate dalla Germania alla fine dell’800, prima ad Haifa e poi a Tel Aviv.

Gli inglesi, però, decisero di deportare in Australia questa comunità che qui non avrebbe più avuto possibilità di convivenza. La zona fu abbandonata e completamente ristrutturata nel 2012, quando diventò una piazza urbana con un mercato alimentare.

Insomma, Tel Aviv è una città contemporanea, vivace e dinamica. Ma anche qui, come nel resto di Israele, il venerdì sera l’atmosfera cambia completamente: non si tratta di uno Shabbat immobile come quello di Gerusalemme, ma di un cambio di ritmo in cui la città resta sveglia, ma assume un aspetto diverso, rilassato e familiare. Solo un altro dei tanti volti di questa sorprendente e multiforme Tel Aviv.

Infoutili

Informazioni: sul sito del Turismo israeliano

Quando andare: Tutto l’anno.

Cosa vedere: Jaffa; Rothschild boulevard; Neve Tzedek; Florentin; Independence Hall; Lungomare Tayelet; Tel Aviv Museum of Art; Bahuhaus Center; Design Museum Holon; Carmel Market; Sarona Market.

Cosa mangiare: Falafel; Hummus; Pita; Shakshouka; Jachnun; Shawarma; Halva; Sabich; Kibbeh; Boureka.

Dove mangiare: Hummus Abu Hassan, Ha-Dolfin St 1; Popina Restaurant, Ahad Ha’Am St 3; Falafel Gabay, Bograshov St 25.

Dove dormire: Maxim Hotel Tel Aviv, HaYarkon St 86.

Vita notturna: Teder FM, Derech Jaffa 9; Speak Easy, Rothschild Blvd 24; Kuli Alma, Mikve Israel St 10.

Cosa leggere: A. Rindsberg, Tel Aviv Stories, Midnight Oil Publishing, 2011, € 11,00

Testo di Angelo Laudiero|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com