Istria slovena, una terra tutta da scoprire

Sono numerosi gli elementi che rendono speciale l’Istria slovena. Ecco le località più affascinanti da scoprire lungo la costa.

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Una veduta al tramonto della costa istriana ©Jaka Ivancic

Non lontano da Trieste c’è un territorio che racchiude numerosi tesori naturali, storico-culturali, artistici ed enogastronomici: l’Istria slovena.

Un’area, questa, dove ancora oggi risplende l’eredità che deriva dall’esser stata crocevia tra Venezia e Vienna. L’Istria è stata un punto di partenza per le conquiste della Serenissima e una riviera strategica e mondana per gli Asburgo.

Non è un caso, quindi, che qui ci siano tracce del passato veneziano che si fondano alla perfezione con quelle della Mitteleuropa.

L’Istria slovena vanta località costiere di immenso fascino come, solo per citarne alcune, Portorose, Pirano, Isola, la Baia della Luna e Capodistria e suggestivi borghi dell’interno tra cui spiccano Padna, Nova Vas o Sveti Peter famosi per la natura, la storia e le tradizioni.

Ecco alcune delle più affascinanti località dell’Istria slovena facili da raggiungere dall’Italia.

Portorose

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Il lungomare di Portorose, Slovenia ©Marco Carulli

Portorose è da secoli una rinomata destinazione per le vacanze dedicate al benessere. Una caratteristica dovuta alla presenza nella zona di saline, preziosa fonte di sostanze naturali per i trattamenti .

Il lungomare, le terme, la riserva naturalistica delle Saline di Sicciole, i lounge-bar lungo la riva sono solo alcuni degli elementi che rendono Portorose una meta adatta a quanti desiderano divertirsi, rilassarsi e rigenerarsi.

Può sembrare strano ma tracce del passato le si possono scoprire anche al 5 stelle superior Kempimski Palace Portorož. Si tratta di una delle strutture più prestigiose di quella che un tempo era la Riviera Austro-Ungarica, oggi parte del patrimonio culturale del Paese. Qui all’inizio del XX secolo si effettuavano terapie con salamoia e fanghi.

Altrettanto importanti da un punto di vista storico sono i due edifici che ospitavano i magazzini del sale Grando e Monfort.

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Le saline di Sicciole, Istria ©Marco Carulli

Queste costruzioni furono edificate nel 1858 e 1859 per custodire l’oro bianco proveniente da Pirano. E il sale è l’elemento protagonista, come è ovvio che sia, anche delle meravigliose Saline di Sicciole, oggi vero e proprio museo a cielo aperto, dotato di centro visitatori e sentieri da percorrere in bicicletta o a piedi. In quest’area ci sono fedeli ricostruzioni come l’ambientazione di una casa degli antichi salinai.

Chi visita questo territorio per rigenerare corpo e anima possono visitare anche Strugnano, area conosciuta principalmente per la falesia di flysch e per la Baia della Luna, una affascinante insenatura marina.

Proprio qui sorge Talaso Strunjan,un centro termale e di talassoterapia che offre ai suoi ospiti piscine d’acqua marina, trattamenti di bellezza, fanghi e saune.

Un viaggio a Portorose non sarebbe completo se non si dedica del tempo  alla scoperta della cultura enogastronomica. Molti dei ristoranti e dei locali  presenti in città propongono piatti realizzati con la valorizzazione delle eccellenze locali, come i tartufi e il pescato freschissimo. Il tutto accompagnato dal vino.

Il ristorante Sol Priveé, solo per citarne uno, fa parte del 5 stelle Remisens Hotel Metropol: la sua brigata di chef crea piatti speciali e saporiti sfruttando le bontà a km0.

Pirano

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Barche a vela di fronte a Pirano ©Shutterstock

Altra città da non perdere durante una visita dell’Istria slovena è Pirano. Questa località è un piccolo gioiello dove la vita scorre tranquilla. Per andare alla sua scoperta si può partire da Piazza Tartini, dedicata al celebre musicista piranese. 

Una piazza che sembra immensa se paragonata al fitto reticolo di vicoletti e stradine che la incorniciano. Da un lato lo sguardo viene catturato dal mare mentre dall’altro dagli imponenti palazzi ottocenteschi, come quello del Municipio.

Passo dopo passo si sale verso la parte più alta della città, circondata da antiche mura. Meraviglioso il panorama che si può ammirare sul centro abitato che, seppur piccolo, è decisamente vivace.

Lungo il cammino si raggiunge la seicentesca chiesa di San Giorgio, patrono di Pirano, il cui campanile è la perfetta copia in scala di quello ben più conosciuto di San Marco a Venezia.

Nei mesi estivi in città sono organizzati importanti festival musicali come il Tartini Festival e le serate musicali Piranesi, omaggio alla musica classica a cui prendono parte musicisti di fama internazionale.

Ovviamente anche il palato vuole la sua parte. Il ristorante Rostelin propone una cucina creativa e territoriale che sa soddisfare anche gli ospiti più esigenti.

Isola

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il pittoresco porto Mandracchio di Isola©Jaka Ivancic

Il suo nome deriva dalla conformazione che aveva una volta questo territorio. Il legame dei suoi abitanti con il mare è profondo. Non è un caso che da secoli il centro della cittadina è il pittoresco porto mandracchio, il porticciolo per le barche più piccole.

Isola ha un’anima veneziana ben marcata. Le stradine tortuose e i ristoranti e bar dove si può assaporare la cucina di mare, rendono la città estremamente piacevole da visitare.

Il punto migliore dal quale ammirare il reticolo medievale delle vie è il campanile della chiesa di San Mauro. Per saperne di più su questa località, tappa imperdibile è l’Isolana – La Casa del Mare: questa struttura è un interessante museo che espone una serie di fotografie, videoclip e oggetti vari che permettono di scoprire l’anima marittima della città.

Tra i più affascinanti edifici del centro c’è palazzo Besenghi degli Ughi, una struttura a tre piani che risale al tardo barocco. Altro luogo da visitare è il Parco archeologico di San Simone, dove un tempo sorgeva una residenza patrizia dell’antica Roma dotata di un porto.

Chi vuole vivere un’esperienza culinaria con vista può recarsi da Kamin: qui piatti di pesce basati sui sapori tradizionali istriani (come il carpaccio di branzino di Pirano o lo scampo con fior di sale delle saline di Sicciole) sono esaltati dall’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva biologico istriano

Capodistria

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Capodistria, Slovenia, un piatto di fusi con tartufi ©Jaka Ivancic

Continuando con l’itinerario lungo la costa si raggiunge Capodistria, ponte tra mondo carsico e submediterraneo. Il meraviglioso centro storico conserva elementi che ricordano il suo glorioso passato. 

Tracce dei 5 secoli di appartenenza alla Serenissima le si possono individuare nei gioielli architettonici come il Palazzo Pretorio, in stile gotico veneziano, e il Palazzo della Loggia, altro pregevole esempio di gotico veneziano.

Del ricco patrimonio storico-architettonico fanno parte anche il campanile, alto 54 metri, e l’annessa cattedrale romanica dell’Assunta e di San Nazario, dove sono custoditi opere di Vittore Carpaccio.

Anche a Capodistria sono numerosi i locali dove mangiare. Tra questi spicca il Savor, ristorante e wine bar con un dehors finemente arredato che dà sul mare. Da provare il pescato del giorno alla griglia e il brodet di seppie, una saporita zuppa di pesce locale.

Ancarano

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Parco Paesaggistico Punta Grossa ©Jaka Ivancic

La penisola di Ancarano è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e da un patrimonio storico-culturale decisamente variegato.

Uno dei luoghi assolutamente da non perdere sono i giardini del Monastero Benedettino, ora divenuto una struttura ricettiva (Hotel Convent), e il Parco Termale dell’ex Sanatorio.

Un’area da visitare camminando lentamente sul sentiero circolare Bebler, che collega il centro di Ancarano con il Monte del Sanatorio, o lungo i percorsi didattici che si snodano tra i vigneti.

Imperdibile una visita a Punta Grossa, una delle poche aree marine della costa slovena rimaste incontaminate. Qui sorgono l’unica fattoria antica interamente conservata sulla costa slovena, un forno comunitario per la cottura del pane, bunker e due postazioni da cannone della Seconda Guerra Mondiale e la torre di vedetta. Diverse le attività all’aria aperta che si possono fare nel Parco Paesaggistico Punta Grossa.

Informazioni utili:

Per saperne di più si possono consultare i siti Love Istria, Portorose e Pirano, Isola, Capodistria, Ancarano e Slovenia.

Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com