Il Luberon è una terra di sapori autentici e genuini. E lo si capisce dal paesaggio, disegnato da vigneti, uliveti secolari e campi coltivati a lavanda che rivestono le morbide colline baciate dal sole.
Un territorio da cui attingono anche rinomati chef per preparare specialità tipiche e piatti rivisitati secondo la loro fantasia da accompagnare con vini di alta qualità.
Mercati locali, tutta la ricchezza del terroir provenzale
Per farsi un’idea della ricchezza gastronomica del Luberon, basta visitare i mercati contadini che si tengono periodicamente nei borghi, con le loro bancarelle colme di ingredienti e prodotti colorati e profumati: olio d’oliva, miele, frutta, ortaggi e vini provenienti direttamente dalle fattorie e cantine locali. I più importanti si tengono da aprile a fine dicembre.

Come il mercato di Coustellet, dove ogni domenica mattina espongono i propri prodotti ben 420 aziende selezionate a non più di cinquanta chilometri di distanza dal paese, garantendo una spesa freschissima e a km 0 tra frutta o verdura di stagione, specialità agroalimentari, spezie e prodotti al profumo di lavanda.
Oppure l’affascinante mercato di Lourmarin che anima il borgo tutti i venerdì mattina dell’anno proponendo frutta e verdure, formaggi artigianali e salumi dai profumi unici.
Al martedì sera, invece, si tiene il mercato contadino, più piccolo e raccolto, ma sempre ricco di tante prelibatezze dei produttori locali.
Olio d’oliva, una tradizione secolare

Grazie al clima favorevole e al sole, nel Luberon si trovano frutta e verdura in abbondanza e di ottima qualità, sempre freschissime. A queste si aggiungono alcuni prodotti tipici che arricchiscono di profumi e sapori tante ricette della cucina locale.
A cominciare dall’olio d’oliva, una produzione che vanta una tradizione secolare per varietà degli alberi e tecniche di raccolta e di estrazione. Oltre a insaporire tante ricette è anche un ingrediente importante per la salute da cui nascono tanti prodotti cosmetici, come saponi, gel doccia, trattamenti per il corpo e per il viso.
Visitando il Luberon sarà facile incontrare sulla strada diversi produttori che saranno entusiasti di raccontarne la storia, il gusto e la cultura dell’olio provenzale. Alcune, poi, hanno unito la produzione all’ospitalità per offrire vere e proprie esperienze di soggiorno all’insegna dei sapori genuini.

Come la Ferme les Callis, a Gordes, che accoglie i visitatori all’interno di un elegante casale rinnovato affacciato sulla campagna disegnata da filari di ulivi, dove fare anche degustazioni guidate da una sommelier professionista.
Oppure la Mas Honorat, a Cavaillon, nel parco naturale regionale del Luberon, circondato da platani secolari e un campo di 300 ulivi: un luogo di pace, che coniuga il fascino dell’antico con il comfort moderno per condividere i piaceri della buona tavola e andare alla scoperta di questo territorio fertile e generoso.
Il tartufo, diamante nero della Vaucluse

Tra i profumi decisi e intensi del Luberon, si trova anche quello del tartufo nero. Un’eccellenza assoluta che caratterizza la regione e, in particolare, la zona intorno a Gordes dove diversi tartufai portano avanti con impegno la sua produzione anche grazie a una associazione che ne garantisce la qualità, genuinità e promozione.
Tra le diverse varietà, il Luberon vanta un tartufo estivo, chiamato appunto Tuber Aestivum, meno raro, meno profumato e anche meno costoso ma non meno gustoso.
Che siate intenditori o semplici estimatori di questo tubero, alcuni produttori locali propongono esperienze insolite e gustose come il cavage party nei Monts de Vaucluse del tartufaio Robert Florent: al seguito del suo cane esperto, si cammina nelle tartufaie intorno a Gordes e Venasque alla ricerca dei rinomati tuberi per poi gustare il prezioso raccolto in prelibate ricette tutti insieme.
I vini del Luberon

Dai vitigni del Luberon nascono alcuni dei vini più pregiati di Francia, espressione della natura fertile e soleggiata di questa regione che conferisce bouquet dagli aromi fruttati e floreali.
Tra rossi (Syrah, Grenache Noir, Mourvèdre, Cinsault), rosé (Syrah, Grenache Noir, Mourvèdre, Cinsault) e bianchi (Grenache Blanc, Clairette, Vermentino, Bourboulenc, Roussanne, Marsanne, Ugni Blanc, Viognier) con classificazioni AOP Luberon, AOP Ventoux, IGP Vaucluse, Côtes du Rhône.
Il Luberon vanta, inoltre, il marchio Vignobles & Découvertes, un riconoscimento nazionale assegnato a una destinazione turistica e vinicola per un periodo di 3 anni: oltre a garantire la qualità dei vini, ha permesso di creare una rete di cantine, i ristoranti e attività a tema.

A cominciare da escursioni facili e adatte a tutti, seguendo la segnaletica di nove sentieri creati appositamente e che, dai principali borghi, passano tra i vigneti delle aziende vitivinicole regalando anche magnifici punti panorami sul massiccio di Vaucluse e del Luberon.
Esperienze suggestive sono anche quelle proposte dal Sunsets Vignerons Luberon, un evento promosso da 29 viticultori locali e che si svolge ogni martedì al tramonto per fare una passeggiata nei vigneti con visita alle cantine e una degustazione di vini per accompagnare una cena a tema.
Testo di Francesca Pace|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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