Il Luberon è il paradiso per gli amanti delle attività all’aria aperta, nella natura. Dalle escursioni a piedi o in sella a una due ruote, dalle passeggiate a cavallo a divertenti discese in canoa. Da condividere con gli amici o la famiglia

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La via Ferrata di Cavaillon, nella regione del Luberon ©destinationluberon

Passeggiate e trekking
Pedalando senza fretta
A cavallo come nel vecchio Far West

Passeggiate e trekking

Camminare nel Luberon significa immergersi nel cuore della Provenza, tra vigneti, boschi e oliveti circondati dai massicci del Luberon, Monts de Vaucluse, Alpilles e Ventoux.

Grazie alla fitta rete di sentieri, ben segnalati, che attraversa la regione, è facile e piacevole raggiungere e visitare tanti luoghi diversi, dai borghi storici alle cantine ai paesaggi più suggestivi.

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La regione del Luberon offre molte possibilità di fare attività all’aria aperta ©destinationluberon

I percorsi si possono scegliere in base al tempo a disposizione e alla difficoltà: dalle passeggiate tranquille su sentieri brevi, contrassegnati in giallo, a quelli per lunghe escursioni sportive, contrassegnati in rosso e bianco.

Con una rete di oltre1.000 km di percorsi, nel Parco naturale regionale del Lubéron non c’è che l’imbarazzo della scelta. Un territorio rurale fragile ma ricco di un patrimonio culturale e naturalistico, il Parco si estende su 1850 kmq e la sua altitudine varia fra i 70 e i 1125 m del Mourre Nègre, dalla cui cima si gode di un panorama eccezionale su tutta la Provenza.

I sentieri regionali (Grand Randonnées de Pays) si snodano per tutto il territorio e permettono di percorrere itinerari storici.

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L’abbazia di Notre-Dame de Sénanque ©destinationluberon

Tra questi il Sentiero della Peste nei Monts de Vaucluse che, a dispetto del nome, è un percorso di 7 km molto piacevole e adatto a tutti: si cammina tra i suoi muretti a secco fino a raggiungere il Mur de la Peste, un bastione costruito per contrastare la diffusione della peste che colpì Marsiglia e la sua regione tra il 1720 e il 1722.

Nei dintorni di Gordes, invece, si trovano due percorsi sul tema della resistenza: uno tra Gordes e l’Abbazia de Sénanque che attraversa la valle di Sénancole; l’altro che unisce Gordes e Joucas, passando dalle Gole de Véroncle e i suoi dintorni in un giro ad anello lungo 4 km.

Nella Valle di Calavon, invece, si può ripercorrere un tratto del Cammino di Compostela attraversando Cavaillon riprendendo l’itinerario dell’antica strada romana, la Via Domitia.

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La via Ferrata di Cavaillon ©destinationluberon

Per gli escursionisti esperti, da Cavaillon, si può anche percorrere la Via Ferrata, un percorso-avventura da affrontare con imbragature e moschettoni diviso in due itinerari ad anello immersi nell’ambiente naturale della collina di Saint Jacques con una vista unica sul Ventoux, sui Monts de Vaucluse, sul Luberon, sulla valle della Durance e sulle Alpilles.

La “Via Natura“, riservato a chi è più alto di 1m 30, permette di scoprire le falesie da terrazze di osservazione della fauna, della flora e del patrimonio; la “Via Souterrata“, invece, è un itinerario sportivo e geologico che attraversa le grotte di Colombier e le Beaumes de Combarelles.

I meno esperti ma che non vogliono rinunciare a questo percorso, possono affidarsi a una guida locale.

Pedalando senza fretta

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In bici lungo le strade del Luberon ©destinationluberon

Il Luberon è un paradiso anche per gli appassionati delle due ruote. La regione, infatti, conta su 236 km di vie ciclabili che costituiscono l’itinerario principale Autour du Luberon e attraversano il Luberon Monts de Vaucluse per 63 km, privilegiando sentieri che collegano i vecchi villaggi, piuttosto vicini tra loro, al massimo tra i 3 e 10 km.

La rete di percorsi, pensata per mountain bike, biciclette da strada o a pedalata assistita, si snoda su sentieri segnalati, in parte dedicati a mezzi non motorizzati e in parte a viabilità mista e comprende itinerari di diversi livelli di difficoltà: da quelli più impegnativi come la Grande traversata del Vaucluse, a quelli più semplici.

Ma gli scenari attraversati – tra castelli, monumenti, edifici rurali e religiosi – sono sempre incantevoli, piacevoli da vivere da soli o con la famiglia, e ripagano della fatica fatta.

Qualche idea adatta a tutti? L’Itinerario dell’ocra in bici, un circuito di 51 chilometri, che attraversa strade di campagna poco trafficate. Il percorso, facile e piacevole, è segnalato in verde e segue la direzione Apt-Gargas-Roussillon-Villars-Rustrel, lambendo i punti più panoramici e colorati della Provenza.

Oppure la pista ciclabile De la Source à la Venise Comtadine che si snoda nei dintorni dell’Isle-sur-la-Sorgue: un percorso ad anello, di circa 20 km, che dall’Isle raggiunge Fontaine de Vaucluse, passando per il villaggio arroccato di Saumane-de-Vaucluse tra paesaggi scolpiti dal fiume Sorgue.

Un altro itinerario affascinante, facile e adatto anche alle famiglie, è la Véloroute du Calavon, una strada verde che segue, per 8 km, il percorso della ex ferrovia tra Robion e Les Beaumettes e prosegue poi in direzione di Apt, per un totale di 36 km.

Ci si sposta in sicurezza su strade dedicate esclusivamente alle due ruote, passando tra distese di lavanda, filari di vigneti e paesini dall’atmosfera provenzale e facendo tappe nei punti di sosta attrezzati con acqua potabile e aree pic-nic. Ideali per riposarsi e contemplare il magnifico panorama.

A cavallo come nel vecchio Far West

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Molti ranch offrono escursioni guidate a cavallo nella campagna del Luberon ©Shutterstock

Il Parco del Luberon è noto anche come il Colorado provenzale, per i colori caldi e intensi dell’ocra che dipingono il paesaggio.

Niente di meglio, dunque, che percorrerli a cavallo come antichi pionieri del Far West.

Nella regione ci si può rivolgere ai diversi centri equestri o ranch che organizzano escursioni in varie zone e tenendo presente il livello di preparazione dei partecipanti.

Un’esperienza unica, da vivere a stretto contatto con la natura, facendo soste ristoratrici nei pressi dei borghi, nelle fattorie incontrate lungo la strada o in mezzo a un campo per un pic-nic.

Testo di Francesca Pace|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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