“Non c’è uomo che non mangi e non beva; pochi, però sono quelli che apprezzano il buon sapore” detto cinese. Situata a nord del fiume Yangtze nella parte orientale della Cina, Yangzhou è una città antica di 2500 anni. Le pagode si snodano lungo il fiume riflettendosi nelle sue acque, che si colorano d’arancione al tramonto. Le barche navigano ordinate sul calmo fiume passando sotto i bei ponti a gobba d’asino. I lussureggianti giardini ricchi di fiori colorati e dall’architettura elegante, fanno comprendere come molti scrittori e poeti abbiano dedicato a questa città odi e poesie. In perfetto stile orientale il Consiglio cittadino ha scelto, più di vent’anni fa, il fiore che sarebbe stato il simbolo di Yangzhou: la Peonia arborea. Una scelta certamente molto poetica: simbolo di saggezza è al centro di una bella leggenda. Si narra che la peonia arborea avrebbe rifiutato – unica tra i fiori – di schiudere le corolle al passaggio di una capricciosa principessa cinese, la quale, contrariata, ne ordinò il trapianto sui gelidi altipiani del Gansu. Ebbene, il cespuglio non solo tollerò il gelo invernale, ma in primavera schiuse con accresciuto splendore i magnifici fiori. Del resto l’insieme dei petali risulta sorprendentemente variato, per forme e colori, tanto da aver solleticato la fantasia dei cinesi nel denominare specie e varietà. Si dice che chi visita Yangzhou non potrà mai dimenticare la sua cucina, considerata una della quattro migliori di tutto il Paese. L’arte culinaria emerse durante la dinastia Sui, tra il 581 e il 618 DC, e vanta una storia di 1200 anni. Molti sono i piatti noti in questa zona ed io voglio proporne uno molto gustoso, proprio per farvi apprezzare il “buon sapore” di cui parla il detto cinese in testa al racconto.
Polpette di Yangzhou
Ingredienti: 500 gr carne di maiale, 100 gr gamberi sgusciati, zenzero fresco, 1 cipolla, 4 germogli di bambù interi, salsa di soia, vino da cucina cinese, brodo di verdura.
Scaldare il forno a 200 °C. Frullare la carne, i gamberi, lo zenzero, la cipolla, i germogli dai bambù e formare con il composto delle grosse polpette. Adagiarle in una pentola di terracotta e versarvi sopra a piacere la salsa di soia ed il vino da cucina cinese. Coprire le polpette con il brodo di verdura bollente, coprite con un coperchio o della stagnola, infornare abbassando la temperatura a 180 °C e lasciar cuocere per circa 2 ore. Quando aprirete il coperchio della pentola, lasciatevi avvolgere dai profumi e poi assaporate le polpette con riso bollito e verdure saltate…non ve ne pentirete.
Testo e Foto: Federica Giuliani Travel to taste
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