Stamattina ero seduta nel mio studio alla scrivania che guarda la finestra e là, sugli alti pini che sovrastano gli alberi da frutta, un’agile scoiattolino ha scalato senza apparente fatica il fusto nodoso per poi sparire nella sua tana. Subito ho abbinato la scena ad una molto simile vista a Londra, nei giardini di Buckingham Palace. In Primavera, infatti, decine e decine di scoiattoli circolano per il Parco in cerca di cibo e carezze, non essendo affatto spaventati dalle persone o dai bambini che li inseguono per giocare. Londra è una città che amo e che ho scoperto tardi. Quando ero ragazzina i miei genitori avrebbero voluto mandarmi nella Capitale del Regno Unito per studiare l’inglese ma io scioccamente, mi sono resa conto poi, non ho mai voluto approfittare dell’occasione. La lingua l’ho comunque imparata bene e ho sempre creduto di non aver perso nulla di importante. Quando però ho visitato Londra per la prima volta, ne sono rimasta letteralmente folgorata. I verdi parchi, le case vittoriane ben tenute e, in molti casi, dai colori sgargianti, i classici taxi che circolano pubblicizzando uno dei numerosi musical in scena in città fanno dimenticare il cielo plumbeo e la sottile pioggia. E’ una città vivace, allegra, piena di eventi interessanti. Una cosa che spesso dico è che sedersi su un muretto qualsiasi a Londra e guardare la gente che passa è molto meglio che guardare la tv: il lord con la bombetta e l’ombrello, il punk con la cresta colorata, ragazze in camicia da notte e calzini colorati…Se anche voi siete tra quelli che considerano gli inglesi un popolo freddo e poco incline alla giovialità, non vi è mai capitato di passeggiare per la City nel week end, quando gli uomini d’affari sciolgono le cravatte e si siedono fuori dai pub con gli amici e, dopo qualche birra, iniziano a cantare cercando di coinvolgere anche voi, ignari passanti. Non vi è certo mai capitato di farvi attirare da una soave melodia che proviene da una Chiesa anglicana, sedervi in uno dei banchi di legno ed assistere alle prove di un concerto di musica classica chiacchierando a bassa voce con la vostra vicina. Uno dei mercati che preferisco è quello di Portobello; la lunga strada che lo ospita è disseminata di negozi dove trovare abiti vintage, pasticcerie con meravigliosi muffins dalle colorate glasse, bancarelle con oggetti di ogni genere: lenti d’ingrandimento con il manico in corno, sestanti in ottone e targhe in metallo che ricordano tempi antichi. Al di là dei monumenti canonici da visitare, Londra è un luogo dove è bello vagare, a caso e senza meta, lasciandosi trasportare dalla curiosità per una città antica ma modernamente briosa.La ricetta che me la ricorda è il Crumble, che in inglese significa “briciola”.
Crumble di fragole e mele
ingredienti: 200 gr di fragole, 2 mele, 100 gr farina, 60 gr zucchero, 120 gr burro a temperatura ambiente
Pulire le fragole e le mele, tagliarle e disporle in una pirofila di terracotta. Preparare il crumble mescolando la farina, lo zucchero ed il burro lavorandoli con le mani fino ad ottenere delle “briciole” ben divise tra loro. Sistemare l’impasto sopra la frutta e mettere nel forno già caldo a 200°C per circa 30 minuti, o fino a quando non si sarà formata una bella crosta dal colore bruno.
Servire tiepido con panna semi montata o del gelato alla crema.
Testo e foto Federica Giuliani
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