Merano (BZ) e i piaceri della vita

Merano. Kursaal

Incorniciato dall’incantevole contesto alpino si è svolto il Merano International Wine Festival & Gourmet. Nato nel 1992 dall’idea di Helmuth Köcher, si presenta ancora oggi come la rassegna enogastronomica più d’elite d’Europa. La manifestazione, che si è svolta all’interno dello splendido edificio liberty del Kurhaus, si è aperta con la cena di gala dal titolo “Vin et Chapeaux”, preparata ed

Merano

organizzata da un team di cuochi della Provincia di Fermo guidati dallo chef Alessandro Pazzaglia che ha messo in tavola le eccellenze culinarie del territorio. Già nel 1840 a Merano si pensò di costruire il Kurhaus, edificio tipico delle città termali in grado di accogliere i visitatori tanto per le cure quanto per i divertimenti. Nel 1874 si tenne la memorabile inaugurazione alla luce di 120 lampade a gas. Nel primo decennio del secolo successivo venne incaricato l’architetto viennese Friedrich Ohmann di avviare una ristrutturazione. Egli stesso progettò il Kursaal e la rotonda che resero il Kurhaus il più bell’edificio

Merano. La Rotonda

in stile liberty della zona alpina. Il complesso, formato da 13 stanze in grado di ospitare da 10 a 1000 persone, è tutt’ora utilizzato per eventi, concerti, balli e banchetti. L’International Wine festival ha ospitato 336 produttori italiani e 126 stranieri, tutti selezionati da apposite commissioni d’assaggio, che hanno proposto le loro eccellenze. Solo i vini che hanno ottenuto un punteggio superiore agli 85/100 possono essere ammessi alla selezione. Novità di quest anno è stata la presenza di produttori di vini “estremi”, frutto cioè della fatica e della laboriosità dell’uomo, realizzati in zone sconosciute e geograficamente impervie. Il vino ottenuto dal vigneto più alto del Mondo, a 3111 metri in Argentina. Il vigneto più ripido d’Europa situato su di una parete con 70 gradi d’inclinazione. L’esotico vino indiano. Ad affiancare il festival dedicato al vino, la Culinaria, allestita in una grande tensostruttura collegata al Kurhaus. Circa cento artigiani e piccoli produttori di prelibatezze gastronomiche hanno presentato le loro tipicità, anche queste selezionate dall’addetta commissione d’assaggio. Prosciutti che assumono diversa consistenza e sapore in baso alla stagionatura, l’aceto balsamico prodotto esclusivamente con il mosto di Trebbiano, legno e l’alternarsi delle stagioni, l’olio extra vergine d’oliva frutto di ulivi secolari situati in terra pugliese, la pasta gianduja realizzata con la nocciola tonda gentile delle Langhe, i micro ortaggi seminati su di un substrato di fibre naturali coltivati secondo i principi della lotta biologica, l’immancabile Trentingrana con varie stagionature. E poi le birre artigianali, i distillati ed i caffè. Merano però offre questo e molto altro ancora. Adagiata nel fondovalle all’inizio di quattro importanti Valli, la Val Venosta, la Val Passiria, la Val d’Adige e la Val d’Ultimo, gode di un piacevole microclima. Ricca di storia e cultura offre durante tutto l’anno eventi musicali, arte e spettacoli di vario genere. Una vacanza in questa zona non è mai banale o uguale a se stessa. Sentieri boscosi e prati verdi dove poter camminare e fare escursioni in bicicletta in estate. Divertimento con le avventurose discese in rafting. Montagne innevate con lunghe ed assolate piste da sci o cristallini patinoire in inverno. Imperdibile è il giardino labirinto nella Tenuta Kränzel a Cermes. Un luogo dove divertimento, arte e vino si fondono in un unico momento di piacere. Il giardino, infatti, ospita esposizioni temporanee accessibili a tutti, non solo agli intenditori e dal 2008 è sede di una mostra collettiva di artisti locali più un’ospite che cambia ogni anno, dal titolo “L’identità degli opposti”. Il Conte Pfeil, il proprietario della Tenuta, organizza degustazioni di vini di propria produzione in un’accogliente e tradizionale sala interamente realizzata in legno. Da non dimenticare è che Merano è anche Città termale. L’attenzione che hanno gli altoatesini per il benessere è nota; cibo salutare, materie prime eccellenti, vino di ottima qualità, molto sport e rilassamento. La prima pubblicazione scientifica che ha analizzato le particolari caratteristiche climatiche di Merano risale al 1836 dove, il medico che si era occupato delle ricerche, aveva concluso che l’aria della zona e le sue uve possedevano proprietà altamente benefiche. Così nella seconda metà del secolo la nobiltà ha iniziato a darsi appuntamento qui sulla scia dell’Imperatrice Sissi e di molti artisti che vi avevano soggiornato. Nel 1933 venne poi scoperta una sorgente di acqua contenente radon, particolarmente salutare per problemi respiratori e circolatori, da allora quindi la località divenne nota come termale. Gli arredamenti del moderno Centro Termale si devono all’architetto Matteo Thun, il quale ha fatto in maniera che tutto all’interno riflettesse la natura e la geografia del Sud Tirolo. I componenti maggiormente utilizzati sono il legno e le pietre che per secoli sono stati solcati dall’acqua, elemento caratterizzante del Centro. Infine, non si può non ricordare che tra qualche giorno avrà inizio il tradizionale Mercato natalizio. Decine di piccole case in legno arrederanno il centro cittadino illuminandolo di mille luci e colori. Un’occasione per acquistare deliziosi oggetti di artigianato ma anche per degustare specialità locali. I canederli, l’Apfelstrudel, gli spätzle e la trota affumicata. Pensate sia un piatto singolare per un paese di montagna? Prima di giudicare, andate a Merano ed assaggiatelo.

Testo di Federica Giuliani Foto di Federica Giuliani e di Marketinggesellschaft Meran/Frieder Blickle

Link utili: Mercato di Natale