Una mostra a Milano per ricordare una figura straordinaria di “mediatrice culturale”
È certamente impresa ardua riuscire a trasferire la ricchezza e complessità di un’esistenza lunga quasi un secolo quale è stata quella di Fernanda Pivano, attraverso una mostra. Ma è proprio ciò che si propone la mostra “Fernanda Pivano. Viaggi, cose, persone” allestita fino al 18 luglio 2011 a Milano, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, nel Refettorio delle Stelline.
Fernanda Pivano (Genova 1917- Milano 2009) giornalista, saggista e traduttrice fu tra le donne protagoniste del Novecento, “ragazza” curiosa e appassionata alle più diverse forme artistiche. Per sessant’anni è stata un vero e proprio “ponte culturale” tra Italia e Stati Uniti, avendo tradotto e fatto conoscere numerosi autori della letteratura d’Oltreoceano. Ernest Hemingway, Sherwood Anderson, Francis Scott Fitzgerald, William Faulkner, Gertrude Stein, Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Gregory Corso, William Burroughs, autori diventati a noi familiari grazie all’opera infaticabile di “Nanda”.
La sua carriera letteraria inizia nel 1943 quando per Einaudi pubblica la prima traduzione italiana di Spoon River sotto la guida di Cesare Pavese e quella di Addio alle armi, libro all’epoca proibito dal regime per il quale finì in carcere. Non appena riuscì ad ottenere il visto, Fernanda andò in America per conoscere di persona quei grandi autori che le avevano fatto crescere la passione per la libertà; quegli autori che lei stessa ha contribuito a rendere “classici” così come negli anni ha fatto anche con Henry Miller e Charles Bukowski, Erica Jong, Jay McInerney e Breat Easton Ellis, autori da lei “adottati”.
Durante i suoi viaggi ha incontrato e conosciuto cantautori americani come Bob Dylan, Patti Smith, Lou Reed. Ma importante sarà soprattutto l’incontro con Fabrizio De André che le farà dire «i cantautori sono i poeti di oggi». In mostra documenti originali (in parte inediti), immagini fotografiche, dattiloscritti e testi autografi degli scrittori da lei tradotti o conosciuti. Ma anche diversi gioielli etnici raccolti in giro per il mondo, dal Nord Europa agli Stati Uniti d’America, dal Giappone ai mari del Sud, dal Nord Africa a Cuba, insieme a quelli disegnati per lei da Ettore Sottsass e da Arnaldo Pomodoro.
La mostra, ideata da Michele Concina e curata da Ida Castiglioni con Francesca Carabelli e la consulenza di Enrico Rotelli, raccoglie una famiglia variopinta di oggetti diversi che, insieme, aiutano a far cogliere la ricchezza di una personalità libera, curiosa, amata, sempre alla ricerca di nuove sfide.
A cura di Licia Zuzzaro
Dove: Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Corso Magenta n. 59. Milano.
Quando: Dal 6 aprile al 18 luglio 2011.
Orari : da martedì a domenica 12.00 – 19.30, chiuso il lunedì. Ingresso libero. Apertura straordinaria lunedì 25 aprile
Ingresso: Libero
Informazioni: t. 0248.008.015. Studio Esseci
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