
Tra le terme in Emilia Romagna segnatevi la Valle del Sillaro, che diventa Fitness Valley: il connubio perfetto tra natura e benessere. Del corpo e della mente.
Valle del Sillaro
Sulla cima dei Tre Poggioli, a quasi 1000 metri d’altitudine, in un luogo recondito tra l’Emilia Romagna e la Toscana, nasce un fiume speciale, il Sillaro, la cui esistenza copre una distanza di appena 73 km prima di nutrire il Reno delle sue acque. Questa breve vita tuttavia ha un significato speciale per tutto il territorio che attraversa. Il suo corso, nei millenni, ha contribuito alla formazione di un luogo speciale, la Val Sillaro, che ancora oggi è uno dei tesori nascosti di un’Italia che non ama i riflettori, e che a quei pochi viandanti che si spingono fino a qui, offre una natura ancora incontaminata e una bellezza che sembra resistere all’incedere della civiltà moderna.
La Fitness Valley

Non a caso la valle, per le sue caratteristiche ambientali, storiche, culturali ed enogastronomiche, è al centro di un progetto di valorizzazione turistica legato al benessere umano, alla ricerca del benessere legata al potenziamento della salute, al fitness inteso come “stare in forma”, senza escludere ovviamente il wellness, un benessere più emozionale e connesso al piacere.
Così la Val Sillaro, incontaminata da urbanizzazione e industrializzazione, senza smog e inquinamento, con i suoi cieli limpidi e le sue silenziose notti stellate, diventa la Fitness Valley, al cui centro troviamo il Villaggio della Salute Più, immenso anfiteatro naturale sito tra Castel San Pietro Terme e Monterenzio, organizzato per vivere a pieno i benefici della natura con un agriturismo a coltivazione biologica, un albergo diffuso, uno stabilimento termale, un grande acquapark estivo con 22 piscine scoperte e tutte le possibilità del mondo di fare attività all’aria aperta: dal golf alla pesca, dall’equitazione alla canoa, dal cicloturismo al trekking.
Storia
Per la sua localizzazione, la Val Sillaro è stata da sempre al centro di vicende storiche importanti, che hanno dato vita a un’identità culturale ben definita e lasciato tracce storiche rilevanti. Luogo di transito in epoca romana, quando da qui transitavano le carovane romane sulla Flaminia Minor, e teatro di orrori durante la seconda guerra mondiale, giacché proprio qui passava la Linea Gotica, il territorio diede i natali a tante personalità importanti, come Papa Onorio II, Caterina Sforza o Ramazzotto dei Ramazzotti.
Qua e là rocche e pievi raccontano dell’antico rapporto del territorio con il cristianesimo, castelli e fortezze, come quelli di Frassineto e Sassoleone, testimoniano di periodi difficili, in cui l’incolumità personale non era un diritto ma solo il risultato del mero esercizio della forza. E poi ancora tracce della Seconda Guerra Mondiale, dal palazzo del Calanco, sede del comando prima tedesco e poi alleato, Ca’ di Guzzo, antico casolare simbolo della battaglia tra partigiani e nazisti nel settembre del 1944, le trincee alleate vicino a Ca’ di Lucca, dalla quale si gode di una vista a 360°sulle montagne bolognesi fino al mare.
Ambiente

Nella zona che si estende dal Villaggio della Salute Più a oltre Villa Sassonero la parola d’ordine è biodiversità, una ricchezza che la Comunità Europea ha deciso di proteggere riconoscendo l’area come SIC – Sito di Interesse Comunitario. È anche da qui che il progetto della Fitness Valley vuole partire per valorizzare un territorio in cui la natura è la vera protagonista. Tragli hot spot della Val Sillaro, non lontano dal Villaggio della Salute, c’è un incredibile fenomeno pseudovulcanico, il Dragone di Sassuno, collegato a giacimenti di idrocarburi in terreni argillosi; oppure, poco più in là, la Sorgente del Vincareto, un luogo indimenticabile per il verde lussureggiante della vegetazione e per il blu di un piccolo laghetto. Gli amanti del trekking e delle viste panoramiche devono dirigersi a a sud del Villaggio della Salute, salendo fino ai 1000 metri del Monte La Fine.
Terme
C’è un tesoro nascosto che rende la Fitness Valley ancora più speciale. Stiamo parlando delle tre fonti termali riconosciute dal Ministero della Salute. Acque sulfuree e bicarbonato-solfato-calciche; e queste acque della salute rappresentano il cuore liquido proprio del Villaggio della Salute Più, un luogo dedicato totalmente al benessere, sia inteso come mantenimento della salute, sia inteso come piacevolezza del vivere.
Il Villaggio è in primis un albergo diffuso, con 6 casali, un camping e un ostello, così da permettere agli ospiti di trascorrere più giorni tra le 22 piscine scoperte dell’acqua park, le piscine termali, la sauna, il bagno turco e i fanghi del centro benessere, il percorso di green Therapy, con tanto di abbraccio degli alberi e caverna dell’urlo, e poi ancora il Ristorante Sillaro, dove mangiare specialità romagnole cucinate con ingredienti biologici.
A Zello, a 3 km dall’agriturismo, troviamo anche un’oasi termale per il naturismo. Restando in tema acque termali, al Villaggio della Salute si sono inventati un modo salutare per bere la birra: di loro produzione è infatti una birra chiara Ale, non pastorizzata e non filtrata, a rifermentazione naturale in bottiglia. Una bionda termale addizionata dell’acqua bicarbonato-solfato-calcina della fonte “Alexander” delle Terme Felsinee di Bologna, dalle proprietà diuretiche. Una birra che aiuta a prevenire l’osteoporosi, il diabete, contribuisce all’immunità intestinale e riduce il rischio d’infarto e ictus per la presenza di vitamina B6.
Come dire, anche in una vacanza salutista ci si può concedere senza sensi di colpa un bel bicchiere di birra, panacea dello spirito e, a quanto pare, anche del corpo.
Testo e foto di Ivan Burroni|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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